Il giorno seguente mi svegliai presto per andare a trovare peter, ero nella strada quando vedo sara parlare con un volto famigliare, un volto che nella mia mente aveva già visto, ma dove?.
Questo mi faceva mettere in dubbio una sola cosa ovvero la mia amica stava tramando qualcosa..... Mi diressi velocemente con le lacrime agli occhi a casa hale, dovevo dirglielo, bussai con malincuore lui mi apri aveva un sorriso stampato sulle labra ma svani quando mi vide abbattuta. Entrai e non sapendo da dove incominciare, lui si avvicinò e mi disse:
Peter: cosa hai?
Alessia:... temo, presumo che la mia amica mi stia tradendo mettendo in pericolo tu.
Peter: perché dovrebbe mettermi in pericolo?
Alessia: prima quando ero in camino per venire qui ho visto la mia amica parlare con un tizio, quest'ultimo mi sembrava di averlo già visto qui.
Peter: quando?
Alessia: quando ero venuta per la prima volta quando sono entrati quelli con il fucile.
Peter: i cacciatori, prova a Descrivermelo.
Alessia: bhe non mi sono fermata a vedere come era, l'unica cosa che mi ricordo e che indossava un jeans una maglia, occhiali da sole e un giubbotto abbastanza crande di colore nero aveva capelli corti di colore nocciola.
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Peter: la tua intuizione è giusta, colui che mi hai descritto è uno dei cacciatori, tu quando io ero scappato chi ta riportato a casa?
Alessia: non ho un ricordo nitido perché ero svenuta ma l'unico ricordo offuscato che la mia mente rimenbra era una sagoma famigl....o c***o!!
Peter: che succede?!
Alessia: era.. Era sara.
Peter: chi è?
Alessia: l'amica che to deto poco fa.
Smisi di parlare e iniziai a piangere dal dolore che provavo non pensavo che un amica che sembrava legata a me, mi ha mentito e tradito la mia amicizia, la mia fiducia e questo mi spezzava il cuore.
I miei occhi erano gonfi d' acqua che iniziava a sgorgare come un fiume in piena, lui per consolarmi si avvicinò e ci chiudemmo in un caldo abbraccio....
