Lottare Per Vivere

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Mi sono chiesta dove portava quella porta così misteriosa.
nel silenzio si sentii un urlo, credo sia stato  peter, non riuscivo a capire cosa aveva urlato e nemeno sapevo il misterioso discorso che doveva fare quel tipo.
Avevo paura le mie gambe incominciarono a tremare, mi dovetti sedere sul divano poi udii mobili che si sfracellavano urla mischiate a ringhi, il caos, non sapevo se aprire la porta avevo paura.
Presi fiato e coraggio, appoggiaii la mano sulla maniglia e poi silenzio dall'altra parte della porta, la aprii delicatamente è vidi inanzi ame una scena orribilante peter a terra ricoperto di sangue e tagli.
ero immobile lui l'essere che doveva solo parlare con peter si avvicinò a me con aria minacciosa, si puli le labbra con il braccio,  indietreggiai il più velocemente possibile ma nel mio andare in dietro sbatei contro qualcosa, ricordai che dietro di me non ci Poteva essere nulla voltai lo sguardo vidi un uomo alto e molto grosso, I miei occhi erano gonfi di lacrime, volevo piangere, ma in me sapevo che se mi facevo vedere debole era finita,
deucalion venne avanti più velocemente ma peter lo prese e lo mando a terra, ero bloccata da una mano dell'uomo alto che la mise sulla bocca, con difficoltà gli tirai una gomitata allo stomaco che gli fece mollare la presa.
Dianzi ame vi era peter che urlo

Peter: SCAPPA!!

cercai di schivare tutti gli uomini,  era dura, gli scaraventaii addosso tutto quello che era alla mia portata di mano fino a raggiungere l'uscita dove vi era lei e i suoi due uomini alti e ricoperti di ossa a sbararmi l'uscita principale, ricordai che peter mi aveva fatto vedere un uscita secondaria dunque Mi voltaii e iniziai a correre il più velocemente possibile, dietro di me sentivo che i due scagnozzi di lei erano al mio inseguimento aumentai la corsa raggiungendo un piccolo anfratto da cui poter uscire, dopo esser passata da lì continuai a corere pensando dove potevo andare, con le lacrime agli occhi e l'energia scarsa continuai inpertutamente a corere verso la clinica, era l'unico posto più vicino, arrivata mi sfiondaii sulla porta e sul cancelletto e caddi a terra.

un alfa come amico - Un'amicizia o di PiùDove le storie prendono vita. Scoprilo ora