Capitolo 3

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Il giorno dopo.
Mi sveglio con un dolore lancinante alla testa "se il buongiorno si vede dal mattino beh  direi che la giornata è iniziata proprio benissimo", mi alzo ,scendo giù in cucina per fare colazione e trovo mia mamma, improvvisamente i ricordi della sera precendente  ritornano  come un secchio d'acqua gelata   nella mia mente,quasi non pensavo più alla discussione avuta con mia mamma, la vedo li, seduta, davanti al suo solito caffè: "buongiorno mamma" le dico quasi con la paura ed il timore  che potesse di nuovo riprendere  il discorso  di ieri .
"Buongiorno hailey " mi rispose con aria stranamente tranquilla.
"Mi dispiace per ieri" continuò quasi dispiaciuta da ciò. Senti una sensazione strana propagarsi per tutto il mio corpo ed improvvisamente l'abbracciai, fu un gesto cosi spontaneo che iniziai a piangere senza  accorgermene,mi tiro di più a sé e mi strinse forte, e li per la prima volta nella mia vita mi  senti protetta ed amata davvero"mi dispiace davvero tanto mamma, perdonami " dissi tra un singhiozzo e l'altro.
"Shh tranquilla bambina mia  perdonami tu, non dovevo arrabbiarmi così tanto per una sciocchezza", sapevo di aver sbagliato io ma nonostante tutto non mi aspettavo questa reazione da parte sua  così mi acoccolai di più tra le sue braccia e rimanemmo così per non so quanto tempo.
 
Da li la mia giornata prosegui benissimo, avevo quella sensazione di felicità che non so spiegare, ero felice  perché lei era felice  e pensai tra me e me " cosa si può volere di più dalla vita se non questo ?" Una famiglia unita dall'amore," non ho bisogno di nient'altro" ma il senso di tristezza ritorno di punto in bianco , una famiglia è composta da due genitori e dei figli che si vogliono bene ma a me è sempre mancato  l'affetto di un padre, una cosa che non ho mai provato e forse mai proverò. Decido di salire in camera immersa nei miei pensieri  , apro la porta e vedo il computer, mi ritorna in mente la notifica ricevuta ieri, così decido di accenderlo  per controllare, ed improvvisamente mi metto ad urlare "Cavolo siii"  non ci credo : "mammaa corriii" gridai così forte che sicuramente anche i vicini dell altra parte della strada mi sentirono
"Che è successo? " disse mia mamma  correndo nella  mia stanza preoccupata
"Mi hanno accettata mamma, cavoloooo" non riuscivo ancora a credere di aver ricevuto l'email di ammissione ad Harvard , ma lo sguardo di mia madre cambiò ,divento triste e cupo ma nello stesso tempo anche felice, cercava di nascondere la sua tristezza, ma io la conoscevo troppo bene."che succede mamma non sei felice per me ?" Mi diete un abbraccio enorme e inizio a piangere"mamma perché piangi ?" Chiesi preoccupata, stavo cominciando a pensare di rimanere con lei  non volevo deluderla ne rattristirla.
"Sono così felice figlia mia" mi disse.
" e allora perché piangi mamma?"chiesi.
" sono lacrime di felicità figlia mia, finalmente il tuo sogno si avvererà"
Sapevo che c'era qualcosa che la faceva stare male
Cosi gli dissi " se non vuoi rimango con te mamma,non voglio vederti stare male , lo vedo nel tuo sguardo che qualcosa non va "
Francisca:"sono solo preoccupata tesoro mio  tutto qua, ma devi andare , è sempre stato uno dei tuoi  sogni più grandi  frequentare un college e non sarò di certo io a impedirti di seguire i tuoi sogni ma promettimi che starai attenta "
Nel mio cuore sentivo di averla delusa ma sapevo che se volevo iniziare a vivere davvero dovevo  fare questo passo prima o poi
"Grazie mille davvero mamma ti voglio bene " le dissi con le lacrime agli occhi , mise le sue mani sulle mie guance e disse : " ti voglio bene anch'io tesoro mio e qualsiasi cosa avrai di bisogno  puoi contare su di me " e mi abbracciò".
Usci dalla mia camera e rimasi da sola con la certezza che finalmente sarei davvero stata libera da ogni  ostacolo e imposizione.
Rilessi più volte l'email  per essere sicura che non fosse  solo un sogno  e solo li mi accorsi che   il tempo che avevo a disposizione prima di partire era limitato, avevo solo 3 giorni a disposizione. L'ansia cominciò a salire, e nella mia testa  comparve la confusione totale " come farò  a preparare tutto l'occorrente in 3 giorni?" Sarò pronta psicologicamente per affrontare questo nuovo inizio ?"

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