Capitolo 5

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Sono passate 10 ore da quando sono salita su quest'aereo, e finalmente  dagli altoparlanti  si sente il suono di una voce femminile che ci avverte che siamo arrivati e l'aereo sta per atterrare" signori e signore vi preghiamo di allacciare le cinture   e prepararvi all'atterraggio nell'aeroporto di Boston, vi ringraziamo per aver scelto la nostra linea aerea ,e vi auguriamo un  buon proseguimento in questa meravigliosa città".
Dopo 1 ora  di attesa  riesco finalmente a mettere i piedi fuori dall'aeroporto di boston  e rimango incantata alla vista di  questa città,ci sono negozi  dappertutto, locali, pub, una miriade di persone che chiacchierano e camminano per strada , si vede già da qui che la vita e  molto movimentata  e la  voglia di far parte di questa movida cresce in me  ogni secondo sempre di più.
Guardo l'orario sono le 21.00 di sera "devo sbrigarmi a  salire sull'autobus se non voglio rimanere per strada stanotte ".
Mi incamminò verso in mezzo di trasporto che mi porterà alla south station . Dopo 15 minuti siamo già arrivati alla stazione, così scendo e mi avvio verso il tabellone  che rappresenta i colori delle linee della metro per le varie destinazioni , " la rossa mi porterà ad Harvard", mi incamminò verso la linea rossa e finalmente salgo sulla metro.
Esattamente 18 minuti dopo mi ritrovo davanti l'università  di Harvard  illuminata dalle luci dei dormitori e dai lampioni sui marciapiedi e rimango a bocca aperta dalla grandezza di quest'edificio e dal grande cortile/ giardino che mi ritrovo davanti.
"Non ci credo ancora che sono qui" improvvisamente  lo squillo del mio cellulare mi distoglie dal mio stato di trance, prendo il cellulare e rispondo alla chiamata" Eii mamma ciao , sisi sono  appena arrivata davanti l'università, tranquilla starò attenta, vabbene ti chiamo domani il viaggio e stato lunghissimo e sono stanca , ti voglio bene un bacio " chiudo la chiamata e mi avvio verso l'ingresso, ad accogliermi  c'è  una signora dietro una scrivania che si volta verso di me  e mi chiede: "prego mi dica signorina ? "
Hailey:" Garçia, hailey Garcia" la vedo digitare qualcosa sul computer mentre continuo a  parlare "Sono appena arrivata dal messico , ho fatto domanda per Harvard e mi hanno presa , quindi"non mi da neanche il tempo di finire la frase  che subito mi pone la chiave della mia stanza  e dice " 2 piano  corridoio  A , le valigie puoi metterle dentro l'ascensore, le scale da quella parte , puoi andare".
" grazie mille " dico con gentilezza anche se non la meritava visto come mi ha trattata ma vabbene infondo sono qui per studiare e vivere la mia vita.  Metto le valigie nell'ascensore e mi dirigo verso le scale" non capisco perché non abbia potuto usare l'ascensore pure io, uff quante sono queste scale" arrivo  finalmente al 2 piano distrutta , ovviamente dopo una giornata  così stancante non poteva mancare qualcosa per completarla in meglio, prendo le valigie, mi avvio verso il corridoio A e comincio a cercare la stanza  numero 315. Dopo 5 porte finalmente la trovo e senza pensarci infilo la chiave nella serratura ed apro la porta  con la delicatezza di un elefante, accendo la luce chiudo la porta alle mie spalle e ad un tratto sento  una voce femminile dire " e tu chi sei ?"...

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