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T/N POV.

Mi svegliai confusa a causa di un rumore violento ed insistente che rimbombava per tutta la casa e mi tirai su con i gomiti rimanendo in ascolto per cercare di capire cosa fosse; sembrava provenire dalla porta d'ingresso e non potei fare a meno di chiedermi chi fosse a quell'ora del mattino, dato il fatto che non fossero neanche le 6.30.

Mi alzai ed aprii la porta della mia stanza in tempo per vedere Akaashi uscire dalla sua, per poi salutarmi e dirigersi al piano di sotto.

"Buongiorno..." risposi stropicciandomi gli occhi per poi seguirlo. "Ma chi è a quest'ora?"

"Chi vuoi che sia..." disse aprendo la porta con uno sbadiglio.

"BUONGIORNO!!"

Bokuto più euforico che mai entrò in casa con un enorme sorriso sbattendo con forza la porta e gettando il suo borsone al lato dell'ingresso, mentre Akaashi si recò stancamente in cucina per iniziare a preparare la colazione.

"Ciao T/N!" mi salutò avvicinandosi.

"B-bokuto, che ci fai qui così presto?" domandai alzando gli occhi per poterlo guardare.

"Oggi c'è l'amichevole con il Karasuno e per l'adrenalina non riuscivo a dormire, così sono andato a correre prima di venire qui da voi, ma credo di essere uscito di casa troppo presto eheh." ammise grattandosi la nuca.

"A che ora ti sei svegliato?" gli domandò Akaashi.

"Oh" esclamò. "Non ho mai dormito." disse con un sorriso per poi accomodarsi a tavola.

"E non sei stanco?"

"Assolutamente no, anzi. Dopo la corsetta all'alba mi sento ancora più energico!"

Lo guardai sorpresa per qualche secondo prima di tornare al piano di sopra per lavarmi e prepararmi velocemente, dopodiché mi unii ai due ragazzi per la colazione tra una chiacchiera e l'altra.





Una volta arrivati a scuola Bokuto insistette per accompagnarmi fino alla mia aula nonostante la sua classe fosse su un piano diverso dal mio. Non sapevo a cosa collegare quel suo gesto ma decisi di non pensarci troppo e godermi il più possibile la sua compagnia.

Una volta arrivati ci salutammo e ci demmo appuntamento direttamente in palestra non appena le lezioni fossero finite. Mi sentivo gli sguardi di tutti i miei compagni addosso, ma cercai di non mostrarmi infastidita dalla cosa. Quelle teorie erano ancora in giro e non potevo negare che mi sarebbe piaciuto farle avverare, ma la cosa stava diventando sempre più opprimente. Cosa ci sarebbe stato di male se fossimo stati insieme? Forse perché ero straniera e tutti mi vedevano come una persona da evitare? Scossi la testa per liberarmi da quei pensieri non graditi e tornare con i piedi per terra non appena il professore fece il suo ingresso.

Durante la lezione, la quale durò più lentamente di quanto avessi sperato, percepii addosso una strana sensazione di stanchezza e avvertii dei leggeri giramenti di testa, ma cercai di non darci troppo peso attribuendoli solo all'essermi svegliata presto e di soprassalto quella mattina.

La campanella annunciò la fine della giornata scolastica. Iniziai a raccattare i miei effetti personali quando la mia attenzione venne catturata da una conversazione di alcune ragazze che stanziavano nel corridoio davanti alla mia aula, il quale oggetto di dialogo ero proprio io.

"Stai scherzando? Come potrebbe Bokuto essere interessato a una come quella?" sentii dire.

"Mi sembra impossibile!"

"Lo so vero?" prese a parlare una terza persona. "Ma ho un amico nella sezione di Bokuto e dice che non fa altro che parlare di lei."

A quelle parole trovai impossibile non sorprendermi.

Hand in hand - Bokuto Koutarou x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora