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T/N'S POV.

Camminavo tra i corridoi pullulanti di ragazzi e ragazze in compagnia di due compagne di classe chiacchierando riguardo ai compiti di matematica da svolgere per la settimana successiva e inveendo contro il professore che sembrava non avesse nessuna intenzione di aiutarci a comprendere ciò che stavamo facendo.

Erano due ragazze simpatiche e sempre disponibili, le uniche che avevano cercato di integrarmi nel loro gruppo ma ahimè non riuscivo proprio ad instaurare un rapporto con loro probabilmente a causa degli interessi completamente opposti che avevamo, ma fare due chiacchiere con loro ogni tanto non mi dispiaceva affatto, almeno per avere un minimo di contatto con qualcuno della mia classe.

Le salutai una volta arrivata al piano terra per poi uscire dalla porta che collegava direttamente l'edificio scolastico alla palestra attraverso un piccolo corridoio all'aperto, quando ad un tratto vidi delle persone davanti alla porta scorrevole intente a sbirciare all'interno.

Non mi ci volle molto per comprendere che quelle tre ragazze fossero Aiko e le sue lecchine. Percepii una specie di irritazione crescere in me così senza pensarci troppo mi avvicinai facendo sobbalzare queste ultime quando iniziai a parlare.

"Non riesci proprio a non pensare ai ragazzi già occupati, vero?" dissi incrociando le braccia ed intuendo, senza scervellarmi troppo, che fosse lì per il mio ragazzo.

Aiko si girò mostrandomi un sorriso strafottente che le avrei volentieri tolto dalla faccia con una pallonata. "Non tutti, solo Bokuto."

"Senti perché non la smetti di andargli dietro? Mi sembra ovvio che non ti voglia dopo tutti i pali che ti ha dato."

Mi sentii soddisfatta nel vedere la sua strafottenza sparire per un attimo dal suo volto dopo averla ferita nell'orgoglio, ma si riprese quasi subito indossando di nuovo la maschera della stronza.

"E allora? Nessuno mi vieta di provarci lo stesso."

"Wow, la solidarietà femminile non è proprio cosa per te eh? Non mi stupisce che tu non abbia altre amiche oltre a queste due." le indicai con un cenno della testa senza neanche guardarle.

Aiko mi si avvicinò cercando di intimidirmi, ma senza successo.

"Credi davvero che me ne importi qualcosa della solidarietà femminile?" ribatté convinta. "Non mi interessa assolutamente niente di come possano sentirsi le altre vedendo il proprio ragazzo essere corteggiato da me, men che meno essere dispiaciuta quando quello le lascerà per potersi infilare nel mio letto. In quel caso è solo colpa loro per non essere riuscite a tenerselo stretto."

"Non ti vergogni neanche un po' per ciò che stai dicendo? Fai davvero ribrezzo." pronunciai disgustata e scioccata da ciò che avevano sentito le mie orecchie, convinta di ogni parola che in quel momento uscì dalla mia bocca.

Scosse la testa. "Neanche un po'. E sta pur certa che anche il tuo caro Bokuto cederà prima o poi, nessuno mi ha mai resistito a lungo."

"Resistito a darti un pugno in faccia? Perché in quel caso ci credo, immagino sia il desiderio di tutti." la stuzzicai vedendola ribollire dalla rabbia.

Era la prima volta che mi capitava di essere così audace e non mi dispiacque per niente, ero così stufa di vederla gironzolare intorno a Koutaro ogni volta che ne aveva l'occasione che non ero riuscita in alcun modo a trattenermi.

Le passai accanto, superandola senza neanche degnarla di uno sguardo per poi girarmi verso di lei. "Ora perché non te ne vai a prendere il palo da qualcun altro, ho sentito che sei abituata."

La sua faccia diventò quasi viola dalla rabbia mentre le altre due, che fino a quel momento avevano seguito il diverbio in silenzio, si portarono la mano alla bocca per cercare di trattenere una risata, il che fece incavolare Aiko ancora di più.

Hand in hand - Bokuto Koutarou x readerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora