Un incontro speciale

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Mi ritrovo faccia a faccia con un ragazzo, probabilmente della mia stessa età, forse un anno più grande di me, negli occhi vedo quello che ho anche io nei miei: vedo una fiamma verde in entrambi gli occhi, ci fissiamo per poco tempo finche lui non mi tira con sè e corriamo oltrepassando la piazza e andando in una via più grande della prima, piena di negozi, fruttivendoli che si fanno concorrenza e bambini che giocano, insomma una via animata. Al primo edificio che incontriamo attraversiamo una "porta" per così dire, perché al posto della porta c'è una tenda strappata e un po' sudicia, ma non ci faccio molto caso visto che il mio stile di vita non è elevato. È per lo più uno stanzino scuro: le pareti scrostate e il pavimento di pietra come quello che costituisce la strada, all'interno ci sono ragazzi e ragazze della mia età chi più grandi, chi un po' più piccoli, però hanno tutti la stessa caratteristica, quegli occhi...... chi verdi, chi rossi, chi viola, chi neri perfino bianchi con dentro la stessa fiamma, in alcuni è più piccola, in altri più grande, ma mai come quella che ho io. Il ragazzo che poco prima mi aveva portato in quel luogo guardò attraverso la tenda per guardare la strada e in quel momento passarono i poliziotti che corsero oltre, ero salva, almeno per il momento. -Will controllale gli occhi -come controllale gli occhi?? Erano anche loro delle sotto specie di agenti che catturano quelli come me?? -Sì- e si avvicinò a me piano, come se non avesse paura che potessi scappare da un momento all' altro. Mi fissò negli occhi a lungo, i suoi erano viola e la fiamma, che era molto piccola, al loro interno ondeggiava come il fuoco che avevo accesso ieri sera. Alla fine spalancò gli occhi, aveva visto quello da cui sto tentando di scappare, ma come si fa a scappare se quella cosa è dentro di te? Aveva visto quello per cui scienziati e altri genii malvagi pagherebbero oro per avere sotto mano, alla fine esclamò -Ha gli occhi rossi- si fermò per prendere un bel respiro - e ha una fiamma più grande di tante altre, la più grande di tutte quelle che ho mai visto e sai Eric che....- finalmente il ragazzo che mi aveva "salvata" ha un nome -Sì sì Will sappiamo quanto hai viaggiato e quante fiamme hai visto non occorre- si avvicinò a me e mi disse con un sorriso amichevole e non più con la voce fredda e autorevole con cui aveva parlato fino ad adesso -Come ti chiami?- -Alexis- dico fredda, perché non mi fido di chi non conosco, soprattutto di chi sa del mio "potenziale". Guardo gli altri per un attimo giusto per notare che una ragazza mora, rapata da una parte della testa e con gli occhi gialli mi guardava con odio, io queste cose le noto subito, come ho notato negli sguardi degli altri paura, ammirazione, desiderio o anche la semplice curiosità di conoscermi. -Okay Alexis vieni con noi ti portiamo in un posto speciale.- -Posto speciale?- chiedo contrariata, ogni volta che mi dicevano "ti porto in un posto speciale" finivo in uno studio pieno di gente come me, pieno di scienziati che mi facevano prelievi e altri esami strani, finche non mi rinchiudevano e rimanevo là per un po', fintanto che tutta la rabbia che avevo nel corpo non scoppiava come una bomba, riuscivo a distruggere le sbarre, con un solo pugno riuscivo a stendere guardie forzute e scienziati e scappavo, scappavo il più lontano possibile, sperando di essere al sicuro, ma non lo ero mai. -Sì un posto speciale, dove viviamo tutti noi- fa un cenno veloce con la mano indicando i ragazzi e le ragazze dietro di me, in totale una decina più o meno, ma sempre e comunque troppa gente per me.

Le fiamme negli occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora