'Provando a cambiare'

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Arrivo giù nel seminterrato dove ritrovo solo Carl che gira in tondo, mi stava aspettando da un po' probabilmente-Eccomi- si gira verso di me sorridente come sempre-cosa vuoi?- -Ti ricordi dell'addestramento speciale di cui ti avevo parlato?- annuisco-Bene vieni qua- e mi porta dove tengono varie attrezzature per allenarsi, armi e altro-A terra voglio 50 flessioni- -Stai scherzando?!- -Ne vuoi fare 100?- scuoto la testa e mi metto a terra dove inizio a fare 50 flessioni sotto lo sguardo attento di Carl. Per il resto della giornata fino all'ora di pranzo non ho fatto altro che flessioni e riscaldamento dei muscoli-Bene abbiamo finito, ci si vede domani stessa ora, sempre qua- -Okay....- esco dal seminterrato e mi distendo sul divano del soggiorno-Alexis ti vedo distrutta-apro gli occhi e vedo Eric -Sì non ne posso più- ride e si siede accanto a me-Abbiamo anche noi allenamento dopo pranzo- -Di nuovo?!- spalanco gli occhi-Nono tu no- ride -Ah bene- si alza e mi tende la mano-Vieni andiamo a mangiare- -Okay- mi alzo prendendogli la mano e ci avviamo in sala da pranzo dove gli altri stanno mangiando.

-Eccovi finalmente- sbotta Emily -Ti dà fastidio Emily il nostro ritardo?- le dico sedendomi lontana da lei -C'è un orario per mangiare- dice secca -Siamo qua ora basta- e inizio a mangiare guardando a intervalli regolari Eric e Emily , che sono chini sui loro piatti, poco dopo fa la sua entrata Carl -Bene ragazzi avete finito di mangiare? Andiamo di sotto, tu no Alexis- scendono tutti lasciandomi da sola in sala da pranzo, mi alzo ed esco in giardino.

Mi siedo sui gradini che portano alla porta principale della casa, cosa fisso? Non lo so bene neanche io, fisso quello che mi circonda in cerca di una risposta a tutto questa situazione, a quello che mi è successo in tutti questi anni, tornare indietro non si può, per cui continuare a vivere e tentare di dimenticare sembra l'opzione giusta, invece non lo è, perché ogni giorno vedo quello che mi è successo e quello che mi porterò avanti finché non morirò, in America o anche qua, il punto è che dopotutto vorrei qualcuno da amare, con cui divertirmi, fare delle cose normali, come fanno gli altri, come fa Will, Rosie, Emily, Sam ed Eric. Loro vivono come persone normali e io non ci riesco, potrei provarci, sì perché no, almeno un po'.

Sono sola, perfino Louis è andato a fare l'addestramento, per cui mi alzo dai gradini freddi e mi avvio giù verso il cancello. Esco dalla residenza e gironzolo per la cittadina senza una meta precisa, arrivo nella piazza principale e mi siedo su una panchina da cui ho la visuale migliore di tutto quello che mi circonda.

Verso le cinque del pomeriggio decido di tornare indietro, quando mi trovavo nei boschi non avevo mai dei momenti morti, come questi, nei boschi avevo sempre qualcosa da fare, oltre che a scappare dall'agenzia, mi procuravo il cibo, mi trovavo un rifugio, ma sinceramente non tornerei indietro soprattutto ora che molto presto l'agenzia entrerà in Francia.

Entro nella residenza e li trovo tutti in giardino che parlano tra loro, Eric mi si avvicina -Ehi Alexis eccoti qua dove sei stata?- -Oh sono andata a farmi un giretto, come è stato l'allenamento?- fa spallucce-Pesante, Carl ci dà dentro con quelle flessioni- sorrido-Ne so qualcosa- sorride anche lui -Il giro ti ha fatto bene- -Cosa intendi?-alzo un sopracciglio -Bhe, sorridi- faccio un sorrisetto abbassando la testa -Li noti i dettagli eh?- dico andando avanti -Bhe...- mi si avvicina all'orecchio -noto i tuoi di dettagli- sorride e io ricambio. -Cosa succede tra voi due?- dice sorridendo Will -Niente Will - dico sorridendo -..cose tra amici- mi giro verso Eric -Vero?- lui annuisce sorridendo -Sì, vieni Alexis- -Dove?- mi fa segno di fare silenzio, mi prende per mano e andiamo sul tetto.

-Glialtri non vengono mai qua, è praticamente nostro questo posto- -Oh sono felice-dico sarcastica -Eddai- -Okay okay..- sorrido e mi distendo -Allora Alexis acosa è dovuto il tuo "cambiamento"- rimango con gli occhi chiusi -Cambiamento?!--Sì, sorridi, scherzi, parli, prima non facevi così- -Ah.... Bhe diciamo cheavevo voglia di vivere come una persona normale- si distende accanto a me -Mipiaci così comunque, non che prima non fossi una persona interessante.. ecco-mi giro verso di lui con un sorriso stampato -Ho capito, grazie, lo prendo comeun complimento- chiudo gli occhi e mi godo il sole pomeridiano sulla pelle.

Le fiamme negli occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora