Il volto dietro la maschera

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– Terra! Terra! Si vede l'isola! – Le urla di Usopp raggiunsero anche la palestra dove Zoro era impegnato nei suoi allenamenti. Interruppe la sua serie di pesi, li ripose sulla rastrelliera e si avvicinò alla finestra per vedere che, sì, effettivamente erano in procinto di raggiungere un'isola, sarebbe stata l'ultima tappa prima di arrivare a Dressorosa. Dalla sua posizione sopraelevata vide tutta la ciurma affollarsi a prua della Sunny, come a voler raggiungere più in fretta quel lembo di terra ancora lontana; ne mancavano solo due all'appello, il cuoco e il chirurgo.

Arrivarono entrambi dopo pochi minuti. Insieme.

Zoro a mala pena tollerava la presenza di Trafalgar sulla loro nave, tollerava ancora meno il fatto che Rufy gli desse così tanta fiducia, ma più di ogni altra cosa non sopportava di vederlo sempre insieme al cuoco, e che quest'ultimo per giunta non sembrava dispiaciuto della sua compagnia.

I rapporti col cuoco erano andati completamente a rotoli dopo la sera della rottura. Quando decise di interrompere la loro relazione, si autoconvinse che i contatti che sarebbero avvenuti durante le loro continue litigate gli sarebbero bastati, invece il cuoco lo aveva del tutto escluso dalla sua vita. Non si parlavano più, nemmeno per insultarsi, e le liti erano diventate sempre più sporadiche. Ogni qualvolta Zoro provasse ad intavolare una rissa, forse per abitudine, il cuoco reagiva come al solito cominciando a tirargli calci, ma subito dopo i primi contatti, gli occhi gli si vuotavano di ogni emozione e l'espressione diventava fredda e distante; le liti che nascevano finivano ben presto con il cuoco che biascicava un "stupido Marimo" carico di amarezza, per poi ignorarlo e andarsene.

L'aveva perso.

Non aveva solo perso il suo amante, aveva perso anche il suo rivale, aveva perso tutto di Sanji.

Lentamente Zoro cominciò a farsene una ragione, d'altra parte era stato proprio lui l'artefice di quella situazione. Col tempo i suoi sentimenti si sarebbero affievoliti, e poi sarebbero diventati solo un ricordo. Zoro era un uomo paziente, avrebbe aspettato il momento in cui il cuore avrebbe smesso di fare male ogni volta che gli stava accanto senza poterlo nemmeno sfiorare, ma da un paio di giorni a quella parte aveva notato che il cuoco e il chirurgo passavano insieme quasi ogni momento della giornata. La cosa lo faceva imbestialire e contribuiva a mantenere sempre viva quella fiamma che non voleva affievolirsi.

Era geloso.

Si riscosse da quelle inquietudini e scese dalla coffa per raggiungere il resto del gruppo, tenendosi distante da quei due, ma senza perderli di vista. L'isola era ormai quasi raggiunta, si sarebbero fermati lì per un paio di giorni e alla proposta di Nami di sbarcare ed alloggiare sulla terra ferma, Rufy approvò con entusiasmo, avrebbe fatto bene a tutti svagarsi un po' prima dell'attacco a Doflamingo.

Arrivarono al porto nel primo pomeriggio, la città portuale che li accolse era davvero grande, si estendeva per un lungo tratto di costa e anche nell'entroterra, le abitazioni terminavano dove cominciava una fitta foresta che proseguiva per il resto dell'isola, fin sopra il promontorio che si vedeva in lontananza. Sulla Sunny rimasero solo Brook, Kinemon e Momonosuke che erano stati estratti a sorte per tenere d'occhio il loro prigioniero Caesar, il resto della ciurma sbarcò andando ognuno verso il quartiere della città che più gli interessava.

Zoro e Franky si diressero insieme verso il quartiere artigianale, il primo in cerca di qualche armeria dove poter trovare accessori per la cura delle sue katana, il secondo in cerca di qualunque negozio avesse potuto vendergli strumenti per le sue invenzioni. Ben presto però Zoro si ritrovò da solo, Franky aveva trovato una bottega piena di materiale interessante e aveva informato Zoro che circa 200 metri più avanti sulla destra poteva trovare un'armeria, ma evidentemente si era sbagliato a dargli indicazioni perché lì non c'era alcuna armeria, anzi, sembrava non trovarsi neanche più nel quartiere artigianale.

Le parole non detteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora