-Capitolo 11-

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T/N's pov

Tornai in casa, e notai che c'era un biglietto sulla scrivania, come avevo fatto a non notarlo prima?

Lo presi, e quando lo lessi, sorrisi.

"Ti amo, prometto che quando tornerò la prima cosa che farò sarò sposarti e ti porterò in giro per il mondo!"

Che scemo, mi piace quando dice queste cose surreali, è adorabile a parer mio.

Restai a riposarmi in casa, visto che aveva di recente iniziato a piovere, ed io odiavo a morte la pioggia.

Sentii però bussare alla porta, quindi andai ad aprire la porta.

C'era Floch, come al solito, ma non può farsi una vita?!

<<posso fare qualcosa?>> chiesi nonostante fosse una domanda retorica, non avrei fatto nulla.

<<Senti, mi dispiace se tra noi due le cose non sono andate tanto bene all'inizio, però d'ora in poi non sarò più invadente>> affermó, ma non mi convinceva poi così tanto.

<<e per quale ragione al mondo dovrei crederti?>> chiesi incrociando le braccia.

<<dai, dammi una chance, potremmo essere amici>> disse ed io lo guardai dall'alto in basso.

<<Immagino che vada bene>> risposi in imbarazzo, anzi, più che altro ero a disagio.

Smise di piovere cinque minuti dopo circa, perciò mi fece una proposta.

<<che ne dici se andiamo al lago, so che ti piace lì >> disse, ma non aveva detto che dovevamo essere amici? Sa bene che io lì ci vado solo con Levi.

Insomma, avevamo trovato un posto in riva al lago, che era anche abbastanza romantico, e non ci sarei di sicuro andata con Floch.

<<No, adesso c'è il fango, mi sporco il vestito e ne ho pochi di ricambio>> dissi, era per metà vero e per metà falso.

<<Scusa?>> chiese una voce familiare dietro di lui, era Mikasa.

<<Mikasa!>> esclamai sollevata di vederla, molto meglio di vedere quella faccia orribile di Floch.

<<Che vuoi?>> chiese seccato.

Mikasa non gli era mai piaciuta, in realtà era bellissima e tutto il resto, però per lui il carattere lasciava a desiderare.

Anche perché Levi non permetteva a Floch di avvicinarsi a Mikasa, perché aveva sempre odiato Floch.

Poi quando gli è passata la "fase Mikasa" è passato ad avere una fissa su di me, e Levi era ancora più infastidito.

<<Voglio che tu te ne vada, subito>> rispose la corvina puntandogli un dito contro.

<<Questi Ackerman sono così fastidiosi>> disse il rosso per poi andarsene ed io trattenni una risata.

<<di che avevi bisogno?>> chiesi girandomi nella sua direzione.

<<Niente, mi sembravi a disagio perciò sono arrivata>> rispose accennando un sorriso ed io ricambiai.

<<Mi annoio in questi giorni, non ho nulla da fare>> ammisi incrociando le braccia.

<<Beh, io vado da Armin, se vuoi venire dimmelo>> affermó.

<<no ma grazie. Anzi forse dormo, stanotte non ho praticamente dormito, sono stata sveglia con Levi>> dissi.

<<Ok, ma se cambi idea tanto sai dove abita Armin>> disse per poi andarsene dopo avermi salutata.

Anche io la salutai, e me ne andai in casa nuovamente, più precisamente in camera da letto.

Misi un nuovo lenzuolo e nuove coperte, per poi sdraiarmi nel letto, morivo praticamente di sonno.

Chiusi gli occhi e mi addormentai dopo poco, almeno così non dovevo pensare a nulla.

Mi svegliai tardi, circa sei orette dopo, era già pomeriggio appunto.

Andai fuori, era bellissimo il pomeriggio estivo, potevo stare fuori quanto volevo, anche se il sole che mi andava negli occhi era probabilmente la cosa più fastidiosa.

Presi il cavallo che mi aveva lasciato Levi, ed andai al lago.

Quando scesi, mi sporcai le scarpe di fango, ma non mi importò davvero.

Restai lì per un pó, anche se non era poi così bello venirci da sola.

Mi accasciai, mettendo una mano in acqua.

Ad un certo punto caddi dentro il lago, e mi presi un colpo.

Uscii dall'acqua e vidi Gabi, mia cugina, e in quel momento avevo un forte istinto omicida.

Insomma, le volevo bene, ma questa mocciosa da essere davvero insopportabile.

<<Gabi io ti uccido! >> esclamai uscendo dall'acqua completamente fradicia.

<<Ops... Vabbè ti sei fatta una doccia, ringraziami>> disse facendo spallucce.

<<Gabi! >> esclamò Falco arrivando.

Avevano tredici anni, ma erano crudeli, specialmente Gabi.

Anzi, Falco non così tanto, penso solo Gabi, però le voglio comunque bene.

<<Gabi non fare domande inopportune>> la supplicò Falco.

<<Quindi Levi è andato in guerra?>> chiese sorridendo emozionata.

La guerra l'aveva sempre emozionata, ma che insegnano ai bambini in questi anni non lo so.

<<Già... Purtroppo>> affermai sospirando.

<<Come purtroppo! Ha avuto fortuna anzi! Immagina che forte usare tutte quelle armi! Ah e poi essere famoso! È fortunato!>> esclamò la castana.

Ho sempre cercato di non dirle com'era brutta la guerra in realtà, perché era solo una bambina e l'ho lasciata fare.

Peccato però che continua ad insistere, spero che un giorno capisca da sola che la guerra è una cosa orribile.

Angolo atroce

FLOCH, DEVI SMETTERLA DI ROMPERE SEMPRE LE BALLS NELLE STORIE, PERFAVORE TACI E VIA

COMUNQUE SPERIAMO CHE LEVI E EREN STARANNO BENE!

Le lettere ❤︎Levi x reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora