-Capitolo 24-

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Levi's pov

Il tempo passava sempre più velocemente, tanto che erano passati due anni e qualche giorno, chissà se T/N stava ancora male come mi aveva detto nell'ultima lettera.

In breve aveva scritto che le mancavo, e che le cose andavano sempre peggio in Gran Bretagna, soprattutto perché si era diffusa la povertà.

Ricevetti finalmente un'altra lettera, e fui sollevato, non riuscivo praticamente più ad aspettare.

Hey Levi...

Già, è proprio passato praticamente più di due anni, e devo dirti che sono stanca emotivamente.

Non voglio girarci troppo attorno, so che a te piacciono le persone schiette, quindi arriverò dritto al punto.

Non riesco più ad aspettarti.

Non ce la faccio, mi dispiace, non posso continuare a vivere così per ancora, la guerra come hai detto continuerà per due anni o addirittura tre, ed io non posso.

Più continuo a ricevere le tue lettere, più perdo la speranza.

Mi manchi, ti amo da morire, non pensare il contrario, ti prego, ma non so quanto riuscirò a resistere.

Ti amo, ti prego, perdonami, e ti prego, non pensare a me durante la guerra, soffriremo di meno entrambi.

-T/N

Strinsi la lettera, e scoppiai a piangere, dovevo per forza aver letto male.

Rilessi almeno quattro volte, ma niente, era proprio così.

Non avevo capito, non voleva che ci scrivessimo più quindi? Vuole frequentare altre persone? Non vuole più sposarmi? Non capisco.

<<Incredibile, ho capito essere commossi ma così è troppo->> disse Eren.

<<Stai zitto! >> esclamai buttando la lettera per terra.

<<Non pensavo reagissi così... Che c'era scritto nella lettera di così grave? Per caso è incinta?>> domandò cercando di sdrammatizzare.

<<Prendi e leggila>> risposi, mentre ancora cercavo di capire.

Le lacrime mi scendevano sul volto, e strinsi i pugni, per aver scritto una lettera del genere deve aver già trovato qualcun'altro.

Non mento, neanche io sarei riuscito ad aspettare al posto suo.

Però fa comunque così male, non è giusto.

<<dai, magari intende che non vuole scriverti per un pó perché ha bisogno di imparare a stare da sola>> cercò di tranquillizzarmi, ma secondo me non voleva più stare con me e basta.

<<Non credo proprio>> risposi.

<<Perché sono venuto in guerra? Dovevo restare con lei a casa, avrei dovuto sposarla e vivere normalmente>> dissi.

Restammo lì in silenzio, Eren aveva paura di dire qualcosa di sbagliato, ed io non volevo parlare e basta.

<<Forza! Che aspettate, i tedeschi non si battono da soli!>> esclamò un soldato.

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