Jimin.
Era ormai da qualche giorno che Jungkook si sedeva al mio fianco. Alcune volte parlavamo di cosa avevamo fatto durante la giornata, altre di cosa avevamo mangiato. Alcune volte invece lo vedevo sedersi con le cuffie alle orecchie, mi faceva un breve cenno con la testa e un lieve sorriso e poi disegnava. Disegnava sempre e scriveva su quel suo diario colorato e bizzarro dal quale svolazzavano pezzetti di carta colorata dai bordi delle pagine.
-"Hai fame?"
"Come?"
-"Ti ho chiesto se hai fame. Mia madre mi ha dato un po' di cibo, ti va di mangiarlo con me? Ho portato anche delle bacchette in più."
"Mhh, dovrei pensare che fosse tutto programmato quindi."
-"Si, una specie. È che ti vedo un bel po' magro, non vorrei che mi morissi davanti uno di questi giorni."
"Davvero spirito sai? Faccio danza moderna quindi devo mantenere una certa linea."
-"Quindi è questo che fai tutti giorni, vai a ballare."
"Esatto, vado a ballare. Tu invece?"
-"Io dipingo. Faccio un corso di pittura. Mi piace molto."
"Davvero? Che bello."
-"È l'unico desiderio che ho prima che questa vita giunga al termine."
"Come scusa?"
-"No nulla, fantasticavo."
È così dipinge eh? Chi se lo sarebbe mai aspettato. Un pittore. Chissà cosa gli passa per la testa, cosa dipinge.
-"Quindi, vuoi mangiare si o no?"
"Oh si scusa, mi ero distratto."
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Il tuo volto in un dipinto. [jikook]
RomanceShort story. Jimin e Jungkook prendono tutti i giorni lo stesso treno, cosa succederà se un giorno inizieranno a parlare? Capitoli brevi.