Anche tu sei bello

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Jimin.
Correvo come un pazzo. Il maestro mi aveva fatto ripassare la coreografia da solo ed ero in ritardo. Arrivai alla stazione quasi alle cinque. Iniziai a cercarlo tra la gente, sulle panchine. Fin quando lo vidi appoggiato ad una colonna, con il suo zaino, una tela ed un cavalletto.
-"Finalmente sei arrivato. Pensavo avessi cambiato idea e te ne fossi andato."
"No scusa, è che sono uscito dieci minuti più tardi da lezione."
-"Ti scusi sempre, perché lo fai?"
"È solo che mi dispiace, quindi mi scuso."
-"E ti dispiace sempre?"
"Non è questo il punto, vabbè dai andiamo."
-"Okay. Seguimi."
Iniziammo a camminare per una decina di minuti. Dopo poco arrivammo ad una salita, le mie gambe andavano a fuoco, dopo l'allenamento non riuscivo nemmeno ad arrivare a casa di solito.
-"Confettino."
"Mmh?"
-"Vieni ti porto in spalla."
"Nono ce la faccio. Poi hai un sacco di roba pesante da portare."
-"Dai vieni, insisto. Non accetto un no come risposta e se continueremo di questo passo arriveremo domani."
"Okay ora vengo. Ma se ti vedo affaticato scendo subito."
Così saltai sulle sue spalle, da un lato portavo il borsone, dall'altro la tela. Sulle spalle invece avevo il suo zaino. Continuammo per altri dieci minuti.
-"Eccoci qui. Va a sederti sotto quell'albero, io intanto sistemo il cavalletto e la tela. Se hai fame, nello zaino ci sono dei panini."
"Oh okay, e scusami per prima."
-"Ancora con le scuse? Non devi scusarti di nulla, sta tranquillo."
Andai sotto l'albero e mi distesi al fresco. Le temperature erano davvero alte di questi tempi, ma comunque sopportabili. Il brontolio del mio stomaco mi portò ad alzarmi. Andai vicino al tronco e iniziai a rovistare nello zaino di Jungkook per prendere un panino per me e per lui. Sul fondo dello zaino vidi il suo strano diario. Così lo aprii

"Caro diario, stamattina mia madre mi ha svegliato davvero presto, mi ha detto che non sarei andato a scuola per un po'. Ero felice, non avrei più rivisto quei bambini cattivi che mi prendono sempre in giro. Mamma mi ha detto che oggi andiamo in...."

-"Confettino, potresti portarmi la tavolozza con le tempere?"
"Certo Jungkook. Te li porto subito."

Sono passati quarantacinque minuti da quando sto seduto su questi sassi. Immerso nella natura, con le farfalle e le api a farmi compagnia. Questo campo è pieno di fiori. Sono anche quarantacinque minuti che penso a quel diario, avrei davvero voluto finire di leggerlo.

-"A cosa pensa il mio modello così intensamente?"
"Nulla di particolare. Mi piace questo posto."
-"A me piaci tu in questo posto. Il biondo con la luce sembra bianco e i riflessi del sole nei tuoi occhi li rendono più belli."
"Grazie Jungkook. Anche tu sei bello."

Fu la prima volta che lo vidi arrossire

Fu la prima volta che lo vidi arrossire

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Il tuo volto in un dipinto. [jikook]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora