Il tuo volto in un dipinto. [jikook]

Non lasciarmi.

Jimin.
Era ormai un mese che stavo da Jungkook. Mi sono ufficialmente trasferito qui. Farei davvero di tutto per lui. È diventato essenziale per me. Ho deciso. È da un po' in realtà che voglio dirglielo. Lo amo, voglio fare l'amore con lui. Voglio sentirlo mio, e voglio che lui mi senta suo.

È da un paio di giorni che sta male, gli sono stato accanto sempre. Ora dorme. È bellissimo. È così tenero. Non l'avrei mai detto la prima volta che l'ho visto che sarebbe diventato così importante per me. Con la sua aria da duro, appassionato d'arte. Un ragazzo misterioso.

Quando ride, mio dio quando ride è stupendo.

Una sera, mentre stavamo abbracciati sotto le lenzuola mi ha detto di leggere il suo diario. Partendo dall'ultima pagina. Ma solo quando sarebbe morto. Non posso davvero immaginare di doverlo lasciare.

-"Jimin. Andresti a svegliare Jungkook? È tardi."
"Oh certo, vado subito."

"Kook svegliaaaa."
Mi avvicino al suo viso e lascio un leggero bacio sul suo naso. È freddo. Prendo le coperte e lo copro. Deve stare davvero male.

"Jungkook svegliati dai. Sei freddissimo."
Metto una mano sul suo viso e l'accarezzo. Sembra una statua. È immobile.

"Jungkook mi stai facendo preoccupare, alzati."
Lascio scivolare una mano sul suo petto, fino al cuore. Nessun battito.

"Jungkook per favore, Jungkook svegliati. Non lasciarmi. Jungkook! Cazzo."