Indubbiamente il futuro di quel Bucky aveva messo mano negativamente sul suo carattere e sul suo essere.
Da ragazzo giovane di strada, era diventato un soldato e poi una vera e propria arma.
Perciò Peggy era contenta di conoscerlo per come era prima.
Si misero in fila per entrare e a Peggy sembrò di trovarsi in una normale discoteca con il buttafuori.
-Allora sergente, perché ti sei arruolato?- esordì Peggy.
James divenne improvvisamente serio.- Non l'ho scelto. Non in fondo, direi. Una parte di me pensa di voler rimanere qui, vivere una vita da ragazzo normale, innamorarmi, baciare una donna e creare una famiglia. Ma l'altra crede che sia giusto dare la vita per il proprio paese, fare parte di qualcosa che cambierà il mondo.-
-E hai paura?-
-Sarei stupido se ti dicessi che non ne ho, tutti abbiamo paura. Ma sai cosa mi spaventa veramente? Dover uccidere. E' l'unica cosa che non mi fa dormire la notte. Io non voglio essere un assassino.-
Peggy lo guardò negli occhi e lui fece altrettanto.- Lo so...-
Quando il tipo all'entrata gli diede il via libera per accomodarsi, entrambi abbassarono lo sguardo imbarazzati e si andarono a sedere al bancone.
-Una birra e...-
-Una coca cola con ghiaccio, grazie.- intervenne Peggy, guardandolo curiosa.- Perciò non hai mai baciato una ragazza?-
L'altro arrossì.- Per questo avevo invitato quelle ragazze stasera, volevo almeno farlo prima di morire.-
A Peggy venne la pelle d'oca nel pensare che sarebbe quasi morto davvero.
-E com'erano?- chiese, sorseggiando la bibita.
-Abbastanza carine, so che a Steve piacciono le scure, perciò una era mora, secca come le preferisce lui, sai, minute, basse, dato che il povero mascalzone è basso di natura. L'altra era rossa e non le trovi facilmente a New York.- raccontò James.
Peggy ripensò al suo racconto e si stranì.- Un momento, non ce n'era una bionda?-
Bucky scosse la testa.- Nessuna bionda, perché?-
D'un tratto il cuore della ragazza iniziò a battere a mille: Bucky non si sarebbe dovuto vedere con nessuna ragazza bionda.
Per un attimo, nella sua mente, balenò l'idea che in realtà fosse lei la famosa ragazza bionda.
Però non era possibile, almeno che, in un altro universo parallelo, Peggy non avesse già fatto tutto quello che stava facendo ora.
Scosse la testa, scacciando quel pensiero: magari lei era solo arrivata per prima e James non aveva incontrato quella donna.
Al contempo, Peggy iniziò a pensare che se davvero fosse così, allora sarebbe stato destino che andasse male con Peter, perché lei sarebbe dovuta finire nella New York degli anni '40, proprio lì, con James.
Allora tutto d'un tratto le cose si fecero diverse.
E se fosse stato sempre James?
Fin dall'inizio.
La seconda chance di cui parlava Mobius.
Il fatto di trovarsi nella stessa stanza dalla psicologa e l'aver affrontato tutta la faccenda dello scudo insieme, fino a diventare migliori amici.
James notò il suo sguardo turbato.- Ti senti bene?-
Peggy strizzò gli occhi, tornando al presente.- Sì, scusa.-