* Ventunesimo Capitolo *

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Matt rimase sdraiato accanto a me cercando di riprendere il fiato.

Mi alzai velocemente e mi infilai i leggings posandomi una mano sul viso realizzando solo in quel momento ciò che era appena accaduto.

«Senti, non so esattamente quale sia il tuo piano diabolico per rendermi la vita impossibile ad ogni modo smettila.. - mi voltai verso di lui - questa situazione sta andando un pò oltre non credi? Cosa pensi di ottenere eh?» dissi sedendomi sul bordo del letto.

«Non voglio dire ciò che penso veramente perché tanto non mi crederesti però non posso farne a meno.. ti giuro che mi sto sforzando per non farlo accadere, ma ogni volta non riesco a controllarmi..» disse alzandosi a sedere e appoggiando le braccia sulle ginocchia.

La testa di Matt era china tra le braccia fissando il pavimento. Che cosa gli prendeva? Non lo avevo mai visto in questo stato e per quanto io non mi fidi di lui, questa volta sembrava essere sincero.

«Ci siamo sempre odiati e presi in giro a vicenda perché ora deve cambiare tutto me lo spieghi? Io non riesco proprio a capirti» dissi al ragazzo che molto lentamente alzò la testa guardandomi dritto negli occhi.

Si alzò da terra piazzandosi in piedi davanti a me.

«Non so cosa mi stia succedendo ma ti assicuro che non riesco a fare a meno di pensarti..» confessò Matt prendendomi il viso con le mani costringendomi ad alzare la testa e a guardarlo dritto negli occhi.

Paura. Solo questo riuscivo a leggere attraverso i suoi occhi. Per la prima volta riuscii a leggere un'emozione che non fosse la solita arroganza.

«Perché mi stai facendo questo? Cosa ti ho fatto di male per meritarmi questa tortura infinita? Sono stanca, esausta, sfinita.» dissi lasciando uscire una lacrima.

Questa storia si stava spingendo oltre il limite immaginabile e doveva assolutamente finire.

«Mi dispiace averti fatto star male per tutto questo tempo, avevo così tanta rabbia dentro di me che l'unica persona con cui riuscivo a sfogarla eri tu.. Era l'unico modo che avevo per parlarti e per starti vicino, era l'unico modo che avevo per creare qualcosa di diverso con te, qualcosa che ero sicuro non avresti mai creato con nessun altro.. Lo facevo senza rendermene conto che ti facevo stare male e me ne sono accorto soltanto qualche giorno fa quando ti ho visto con Josh.. Ma sai, non provavo rabbia in quel momento ma paura, una fottutissima paura di perderti.» disse lasciandosi cadere a sedere sul pavimento di fronte a me.

Ero completamente pietrificata. Mi sentivo la testa girare e le gambe di gelatina. 

Mi ha appena confessato in un modo tutto suo che prova qualcosa di forte per me. Tutte le volte che mi ha urlato addosso è stato solo perché provava qualcosa per me. Come diavolo è possibile?

Per quanto lo odiassi vederlo in quello stato mi spezzava il cuore. Non ho mai visto una persona così forte essere così fragile.

«Ehi.. - dissi prendendogli il viso tra le mani - mi hai fatto davvero male in passato, mi hai ferita, umiliata e fatta sentire davvero piccola.. ma in questo momento sento tutta la tua sincerità ed è per questo che con tutta la forza di volontà che ho ti dico che sarò sempre qui se avrai bisogno di qualcuno per parlare.. » dissi facendo un bel respiro profondo.

Forse non era la cosa giusta da fare. Forse avrei dovuto lasciarlo lì a riflettere da solo, forse non avrei dovuto perdonarlo per tutto il male che mi ha provocato, ma so bene cosa si prova ad avere amici accanto ma sentirsi comunque soli. Magari questo lo avrebbe fatto smettere di darmi fastidio in maniera così insistente.

Mi sedetti sulle punte e lo abbracciai.

«me lo prometti?» sussurrò tra i miei capelli.
Feci si con la testa, non credo sarei stata in grado di aggiungere altro.

Rimanemmo abbracciati fino a quando la porta della stanza non si aprí e Josh entrò guardando quella che probabilmente era una delle cose che avrebbe voluto vedere da tanto tempo, ovvero me e Matt che ci abbracciamo stringendo un patto per essere finalmente amici, ma che in quel momento in qualche modo gli fece perdere la testa.

«che diavolo sta succedendo qui?» disse prendendo Matteo per la maglietta per poi schiacciarlo contro il muro.

«hey! Ci stavamo solo abbrac.. » Matt non riuscì a finire la frase, un pugno dritto sulla bocca lo fece accasciare a terra.

Matt lo guardó per un momento, sapevo che avrebbe risposto al suo gesto quindi anticipai la sua mossa e mi misi tra i due.

«smettetela ok? Ci sono anche io qui, non credi che sia più logico se ne parliamo con calma?» dissi a Josh cercando di tranquillizzarlo mettendogli una mano sul petto.
Non riusciva a staccare gli occhi da Matt, il suo respiro era in affanno e credo che se non fossi intervenuta io lo avrebbe massacrato.

Mi abbassai davanti a Matt mettendo un dito sul lato della bocca dove il sangue non la smetteva di uscire.

Per un attimo staccó gli occhi da Josh per poi posarli sui miei. Il suo sguardo era triste, aveva gli occhi lucidi e mi guardava come un cagnolino smarrito.

Che gli sta prendendo ora? Perché è cambiato tutto insieme? Lo sta facendo per farsi vedere bene ai miei occhi o sta facendo semplicemente la vittima?

«Vieni con me - dissi a Matt prendendolo per mano e aiutandolo ad alzarsi da terra - tu aspettami qui, torno subito» accennai a Josh allontanandomi dalla stanza e dirigendomi verso il bagno. 

Dico a Matt di appoggiarsi al lavandino per poi cercare la cassetta dei medicinali in uno dei cassetti. 

Presi un cotton fioc e lo impregnai di disinfettante, mi avvicinai a Matt e lo appoggiai delicatamente sul lato della bocca.

«Hey! Mi fai male» si lamentò lui prendendomi il polso.

«Stai fermo e fammi finire, deve essere disinfettato altrimenti il sangue non la smetterà di uscire» dissi togliendo la sua mano e riprendendo a tamponare.

Matt cercava di guardare altrove per non pensare al dolore quando si girò verso di me.

«Che c'è? Perché mi guardi così?» dissi guardandolo negli occhi senza accorgermi che molto lentamente si era avvicinato a me. 

«Perché ti stai prendendo cura di me? Non mi odi?» disse continuando a fissarmi e accennando quel dannatissimo sorrisetto malizioso.

La situazione mi creava abbastanza imbarazzo tanto da farmi distogliere lo sguardo dal suo.

«Sono contro la violenza. Se ci fosse stata un'altra persona al tuo posto l'avrei fatto comunque non crederci troppo. Lui ha sbagliato a darti un pugno ma ammetto che sia io che te lo stiamo pugnalando alle spalle e lui non se lo merita affatto, perciò prima concludiamo questa storia meglio è. Non voglio continuare a stare con un piede in due scarpe, non è da me.» dissi sistemando la cassetta dei medicinali.

Aprii la porta del bagno quando Matt mi prese per un braccio e mi avvicinò a lui lasciando cadere le sue mani sui miei fianchi. 

«sul serio mi stai dicendo che non ti importa nulla di me e che prima non hai sentito proprio nulla?» disse mettendo una mano sulla mia guancia.

Non volevo rispondere. Iniziai a fare resistenza cercando di togliermi dal suo abbraccio.

«Ascolta, non so cosa succede tra di noi in ogni caso non mi interessa, non voglio scoprirlo, non voglio buttarmi a capofitto su qualcosa che mi porterebbe solo guai e tanto dolore. Non voglio iniziare niente di niente con te se non una buona amicizia per quel che si può fare.» dissi allontanandomi definitivamente da lui.


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Hooolaaaa! Scusate l'assenza ma sono stata impegnata, ad ogni modo ecco a voi il 21° capitolo, spero sia di vostro gradimento.

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A presto, Marzia♥

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 28, 2022 ⏰

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