*Terzo Capitolo*

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Apro la porta. Il moro mi oltrepassa ed entra in casa.

«Si può sapere che razza di problemi hai?» dissi chiudendo, anzi sbattendo la porta di casa.

«Io invece posso sapere perchè sei sempre così scontrosa con me?» disse lui sedendosi sul divano.

Prego, fa come se fosse casa tua.

«Secondo te? Se non te ne fossi accorto sono le 4 del mattino! Non so se lo sai ma a quest'ora la gente normale dorme!» continuo atteggiandomi con le mani.

Se non mi do una calmata credo che stasera gli metterò le mani addosso.

«Ah sono le 4? davvero?» disse guardando l'orologio al polso facendomi innervosire ancora di più.

«Non sei affatto divertente! E ora se vuoi scusarmi vorrei tornare a dormire per cui ti chiedo gentilmente di uscire da casa mia e di tornare da dove sei venuto!» continuo indicando la porta di casa.

«Hey calmati! Che fretta c'è? Volevi che mi scusassi di persona ed eccomi qui!» disse il ragazzo mettendo le mani dietro la nuca e stendendosi lungo il divano.

Giuro che se non si alza entro cinque minuti mi metto ad urlare.

«Quindi? Dove sono le tue scuse?» chiedo avvicinandomi e incrociando le braccia.

«Beh in realtà non sono pentito, credo che tu te lo sia meritato.. quindi credo proprio che non mi scuserò affatto» accenna una risatina odiosa, poi si alza e si avvia verso la cucina.

Faccio un respiro profondo cercando di tranquillizzarmi, è incredibile come anche solo la sua presenza mi faccia salire i nervi.

Lo seguo in cucina ed eccolo lì appoggiato al bancone con un bicchiere di acqua in mano.

«Pensi di andartene da casa mia o vuoi restare anche per la notte?» dissi sarcastica.

«Mmm.. Interessante come idea.. Quindi mi stai dicendo che vuoi dormire con me?» disse avvicinandosi tanto da farmi indietreggiare e mettere le mani avanti.

Portai le mani avanti toccando la maglietta e quello che c'è al di sotto di essa.

«Ti piace quello che senti?» disse a bassa voce avvicinandosi a me e alzandomi il mento costringendolo a guardarlo prima sulle labbra e poi negli occhi.

«Dio smettila! Voglio solo tornare a dormire, discuteremo domani ok? - esco dalla cucina, mi avvicino alla porta e la apro - ora ti prego te ne vai?» dissi guardandolo facendogli cenno di andarsene.

«Uff.. Quanto sei antipatica» fa per uscire ma rientra subito in casa «Credo di voler stare ancora un pò qui, non è cambiata di una virgola questa casa, è rimasto tutto come la ricordo» disse avvicinandosi alle cornici appese sulle pareti scrutandole attentamente.

«Visto che te la ricordi bene non credo tu abbia bisogno di fare un giro turistico no? Quindi adesso gentilmente vattene da casa mia!» aggiungo alzando la voce, forse un pò troppo, mi avranno sentito anche i vicini.

«Shh non alzare la voce, sono le 4 di mattina ricordi? La gente normale a quest'ora dorme!» disse imitando la mia voce e mettendo una mano sulla mia bocca.

E' troppo vicino e per quanto possa odiarlo quando si avvicina a me il mio cuore perde di un battito. Il fiato si fa più corto e sento il sudore formarsi nella parte bassa della schiena. 

Si avvicina ancora di più. Il suo pollice seguito dal suo labbro inferiore mi sfiorano le labbra. L'istinto mi fa chiudere gli occhi e il mio cervello ormai in tilt non dà più segni di vita.

BASTA Mar! Che diavolo ti prende? Ricomponiti!

Cerco di togliermi quegli assurdi pensieri dalla testa, scrollandola e ritornando alla realtà.

«Lasciami stare!» spingo via la sua mano dalla mia bocca lo prendo per il polso e lo trascino verso la porta di casa, la apro e lo spingo fuori

«Buonanotte» dissi per poi chiudere dietro di me la porta con tutta la forza che avevo.

Ma come gli salta in mente di presentarsi a casa mia a quest'ora! Un pò di rispetto che cavolo! Ovviamente stiamo parlando di Eun-Ho, quello non sa neanche cosa significhi quella parola.

Mi avvio verso la camera spengo la luce e mi rimetto a dormire.

La sveglia suona e sono indecisa se alzarmi o rimanere tutto il giorno nel letto a non fare nulla. Ho riposato poco e male dato che Eun è piombato in casa in piena notte facendomi perdere la voglia di dormire.

Vengo svegliata definitivamente dal telefono che squilla. Dio fa che non sia ancora lui o giuro che stavolta lo mando a quel paese.

MAMMA.

«Mamma, tutto bene?» dissi con voce roca

«hey tesoro tutto bene, tu? Ma ti sei svegliata ora?» chiede

Non credo sia importante raccontarle quello che è successo stanotte per cui credo che mi limiterò ad un semplice "si"

«Emh.. si mamma, ieri mi sono dimenticata di mettere la sveglia.. Tu che mi dici? come va il lavoro?» aggiungo cambiando discorso, non sono brava a mentirle ma stavolta sembra non essersene accorta

«Si amore, il lavoro sta andando alla grande e credo che se continua in questo modo, un altro paio di settimane e sono di ritorno! Non vedo l'ora di rivederti, mi manchi» disse con tono malinconico

«Mi manchi tanto anche tu.. pensa che presto ci rivedremo e andremo a cena fuori solo io e te, una serata tra ragazze!» continuo cercando di tirarla su di morale

Accenna una risata, mi saluta dopodiché riattacca.

Sento davvero tanto la sua mancanza. Mi sono abituata a stare senza di lei per diverse settimane ma in questo periodo la sua permanenza si è prolungata di un mese e ci sono momenti in cui ho davvero bisogno di confidarmi con lei.

Lei non è solo mia madre, lei è la mia migliore amica, l'unica persona che mi è rimasta accanto anche nei momenti difficili. Non ho mai conosciuto mio padre, siamo sempre state io e lei, ci siamo sempre fatte forza e siamo riuscite ad andare avanti insieme; non mi ha mai abbandonata, neanche nei periodi in cui è fuori per lavoro, nonostante la distanza è sempre disponibile ad ascoltarmi e a starmi vicino. E' la persona che amo di più al mondo e sono davvero felice ed orgogliosa di averla accanto.


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Ciao lettori! Come state? Sto cercando di postare i capitoli giorno per giorno e spero vi piacciano! Lasciate commenti e ci vediamo al prossimo capitolo!

UN ABBRACCIO SHOPIE♥

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