* Secondo Capitolo *

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Acqua ossigenata e un'infinità di ovatta sporca di sangue dominava sul lavandino del bagno. 

Aprii il mobile sotto il lavandino ed estrassi un cerotto abbastanza grande da coprire la ferita. Pulii tutto e tornai in camera.

Per fortuna mia madre starà via per un bel pò, se avesse visto tutto questo avrebbe iniziato a fare una miriade di domande alle quali probabilmente avrei dovuto mentire. Il cerotto occupa quasi l'intera guancia ed è praticamente impossibile non notarlo. 

Prendo il cellulare dallo zaino, due messaggi di Josh.

Josh è il mio migliore amico da ormai 6 anni. Da quando ci siamo conosciuti non ci siamo mai separati. E' un ottimo amico, è sempre pronto ad allungare la mano per aiutarmi; spesso viene a casa da me quando mia madre è via per lavoro, è di ottima compagnia e riesce sempre a farmi spuntare un sorriso. Con lui riesco a parlare di qualunque cosa, sia perchè so che non mi giudicherebbe mai sia perchè è in grado di tenere i miei segreti al sicuro.

Primo messaggio.

*Ehy Mar, tutto bene? Prima ho avuto modo di parlare con Eun e ho cercato di farlo ragionare.. Credo che non volesse davvero fare quello che ha fatto, ad ogni modo gli ho chiesto di chiederti scusa, credo che domani in mattinata faccia un salto da te prima di andare in palestra, per favore cercate di non ammazzarvi. un abbraccio Josh*

Domani passa Eun e io non credo che andrà a finire bene, abbiamo due caratteri abbastanza forti, siamo entrambi testardi e questa situazione che si è creata purtroppo non è la prima. Ci conosciamo da quando siamo piccoli e questa sorta di love/hate  c'è sempre stata tra di noi. Lui è quel tipo di ragazzo con il quale riesci a ridere e scherzare il giorno prima e litigare e sfotterti il giorno dopo. E' abbastanza lunatico e viziato, ottiene sempre ciò che vuole e se non ci riesce, beh è praticamente impossibile.

Secondo messaggio.

*Ah quasi dimenticavo, nel prossimo week-end pensavo di andare nella mia casa sul lago, l'ho già proposto anche agli altri, se vuoi venire fammi sapere così mi organizzo per le cose da portare. Poi non so... potresti sentire le ragazze.. insomma decidi e fammi sapere. xx Josh*

La casa sul lago di Josh è qualcosa di meraviglioso, un piccolo paradiso di fiori e profumi, lontano dal caos della città, lontano dalle persone, lontano dal resto del mondo. L'idea non è affatto male, avrei proprio bisogno di un pò di relax, questi ultimi mesi sono stati abbastanza stressanti, mia madre è partita per lavoro lasciando le redini della casa nelle mie mani. Ormai mi sono quasi abituata alla sua assenza, ha sempre viaggiato fin da quando ero piccola, molto spesso mi portava con lei, altre volte mi lasciava con miei nonni, ma dopo la loro morte, mi sono dovuta abituare a vivere in questa casa da sola. 

Bloccai il cellulare e andai in cucina. Presi un bicchiere d'acqua e tornai in camera. 

Accesi il mio portatile e diedi un'occhiata alle mie ultime bozze della storia d'amore che sto scrivendo. Sono un'amante dei libri e amo scrivere, anche se devo ammettere che non sono poi così brava, o meglio, non ho molta fantasia, però mi piace sognare e grazie a questo riesco a scrivere tutto ciò che mi passa per la testa. 

La storia che sto scrivendo parla di un amore folle, un amore malato; due persone che si odiano tanto quanto si amano. Si odiano ma non riescono a stare lontani l'uno dall'altra. Maddy è una ragazza italo/maltese,  ed è follemente innamorata di Simone un ragazzo italiano, il quale ama la ragazza in un modo tutto suo. L'unica cosa che hanno in comune e grazie alla quale sono così uniti è la musica. Amano entrambi cantare e grazie a questo passano molto tempo insieme per sperimentare e creare nuove canzoni.

Continuo il mio romanzo quando sento squillare il telefono.

EUN-HO.

Non rispondo, dopo oggi credo che parlarci peggiorerebbe ulteriormente la situazione.

Il telefono smette di squillare, poi ricomincia.

Decido di rispondere.

 «Cosa vuoi?» dissi con tono abbastanza calmo 

«Siamo nervosi stasera eh?» rispose accennando una risatina odiosa

Faccio un respiro profondo.

«Perchè mi hai chiamata?» continuo

«Volevo chiederti scusa per oggi, davvero mi dispiace per come siano andate le cose.. emh..stai bene?» disse cercando di sembrare comprensivo e quasi dispiaciuto.

Eun-ho Young che si preoccupa per me? Mi crede così stupida da aspettarsi che io gli creda? Vorrei attaccargli il telefono in faccia ma credo di poter assecondare il suo stesso gioco.

«Già, anche a me... comunque pensavo che venissi a chiedermi scusa di persona, ma forse il tuo orgoglio come sempre prevale sull'unico briciolo di gentilezza che hai.. detto ciò scusami ma ho da fare, addio.» chiudo la chiamata senza aspettare una sua risposta.

Decido di pubblicare un capitolo del romanzo, fortunatamente senza interruzioni, poi chiudo il pc e mi infilo sotto le coperte. Do un'ultima occhiata al telefono, imposto la sveglia e mi metto a dormire.

Un boato proveniente dal salotto mi fa sobbalzare dal letto, qualcuno o qualcosa sta sbattendo contro la porta. Prendo il telefono e controllo l'orario. Sono le 4 del mattino, chi diavolo è a quest'ora? Scendo dal letto e mi avvio verso il salotto. 

Apro la porta ed ecco Eun.

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Ciao a tutti lettori! Mi dispiace essere stata assente per tutto questo tempo ma ho avuto degli impegni e pochissimo tempo per dedicarmi a questa storia. Fatemi sapere se questo capitolo è di vostro gradimento qui sotto nei commenti. 

UN ABBRACCIO SOPHIE.♥

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