* Nono Capitolo *

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Restai immobile per qualche secondo, feci un bel respiro dopodiché mi voltai cercando la forza di rispondergli senza urlargli addosso

«Scusami, non volevo farti arrabbiare, stamattina, quando..quando la macchina ha sbandato, non volevo davvero, scusami..» disse tenendomi ancora la mano e accarezzandomi una guancia con l'altra

Aprii la bocca ma non riuscii a dire nulla.

Che diavolo sta succedendo? Perchè si comporta cosi adesso? Lo sta facendo apposta perchè sa che effetto mi fa quando si comporta così. Un momento come fa a saperlo? Cioè non credo si noti poi così tanto questo modo che ho nei suoi confronti, insomma stiamo sempre a litigare, se da quello è arrivato ad intuire questo, beh complimenti Matt per il tuo sesto senso. 

«Emh..io..» riuscii a malapena a dire cercando in tutti i modi di staccargli gli occhi di dosso 

«Lo so che sei scontrosa con me perchè in fondo io ti piaccio ma non vuoi ammetterlo, insomma sono il fidanzato della tua migliore amica, cosa penserebbe se lo venisse a sapere? Non è forse questo che tieni segreto più o meno da quando mi conosci?» aggiunse continuando a tenermi la mano e guardandomi dritto negli occhi

Quello che aveva detto mi fece tornare nella realtà.

«Sul serio Matt? Tu pensi di piacermi? Io ti odio perchè sei Matt, odio tutto di te da una vita praticamente, secondo te se mi piacevi ti avrei sempre risposto così?  Beh, sono lieta di informarti che non mi conosci affatto Matteo Esposito!» dissi cercando di essere il più convincente possibile aggiungendo una risatina.

In realtà non pensavo mi conoscesse così bene e lo odiavo non perchè non mi piacesse, semplicemente perchè ha sempre avuto quel modo arrogante di dirmi le cose, quel modo aggressivo che mi faceva salire i nervi ogni volta che apriva quella dannatissima bocca.

«E allora perchè sei ancora qui e mi tieni la mano come se non volessi lasciarmi andare?» disse alzando su le nostre mani ancora perfettamente incrociate

Mi piaceva il modo in cui mi teneva la mano, e ad essere sincera mi piaceva quella situazione cosi "intima" anche se sapevo benissimo che lo faceva soltanto per farmi innervosire

«Ti odio da morire lo sai questo vero? Sei sempre così insopportabile, chissà che passa per quella testolina che ti ritrovi, anzi no non me lo dire non lo voglio sapere» dissi lasciando cadere la sua mano e aprendo la porta dietro di me per poi andarmene da quella stanza.

Mentre scendevo le scale parlando tra me e me per quanto successo poco prima mi sento chiamare da Carlotta.

«Hey Mar, non ti ho vista salire prima, Matt era con te di sopra?» chiese senza neanche guardarmi continuando a scorrere le immagini di instagram.

«emh no, non lo visto, era di sopra anche lui? Ad ogni modo non era con me, perchè doveva essere con me?» dissi cercando di sembrare meno nervosa possibile.

«Mh ok, allora forse era in bagno, che hai? perchè sei così nervosa?» disse staccando per un secondo gli occhi dal suo telefono.

Ora si che mi sentivo sotto i riflettori. Carlotta ha questo potere innaturale di guardarti ed è come se ti leggesse nella mente.

«Io? Nervosa? Perchè dovrei esserlo? Ho solo sceso le scale di corsa e non sono più abituata allo sforzo fisico, sai non sono un'amante della palestra, dovrei riprendere  un pò di allentamento» risposi sperando che avesse finito di farmi il terzo grado.

Mi avvicinai all'angolo cottura poco più dietro del tavolo da pranzo, dove c'era Josh intento a cucinare qualcosa di commestibile.

«Hey, credo che ti sia salvata in calcio d'angolo con Miss Perfettina» disse il ragazzo sorridendo.

𝓘𝓷 𝓶𝔂 𝓱𝓮𝓪𝓭 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora