"uscite dalla mia stanza" borbottò mantenendo la calma avevo paura, così non ribattei e uscì seguito da Jake in sacro silenzio, lui non sembrava tanto terrorizzato, così pensai che fossi impazzito solo io. Chi non era pazzo in quel college? tornai a studiare economia aziendale eliminando la scena dei suoi occhi rossi, mentre Jake cominciava a preparare il pranzo con tranquillità. "Felix giuro che se non mangi ti faccio dormire all'ingresso" mi rimproverò, ridacchiai, hyunjin uscì dalla sua stanza con uno zaino dirigendosi vicino l'uscita "dove vai?" domandai "non ti interessa" borbottò sbattendo la porta. Ti odio hyunjin. "lascialo stare, si calmerà" mi rassicurò servendomi della semplice ma profumata zuppa di pollo che mangiai in sua compagnia nella più totale tranquillità. "sono felice che ti piaccia qualcuno" commentai "io non sono innamorato, e non mi piace, sono pazzo di sunghoon. Cazzo, ogni volta che sorride o è vicino a me mi vengono le farfalle nello stomaco" puntualizzò sorridendo "jakie innamorato" cantilenai sentendolo ridere coprendosi il viso dall'imbarazzo
passai il pomeriggio e gran parte della serata a studiare e leggere uno dei miei romanzi preferiti. Jake era uscito verso le venti, ormai era passata quasi un'ora e ancora non era tornato, neanche hyunjin. Non avevo intenzione di chiamare quell'odiota per chiedergli se stesse bene, cazzi suoi. A distrarmi da quei pensieri furono gli scricchiolio delle foglie secche del giardino, seguito da un lamento. qualcuno era lì fuori. oppure qualcosa. guardai dalla finestra della mia stanza chi fosse, vidi hyunjin seduto spalle al muro, sembrava non stare bene. Fanculo l'idea di ignorarlo, indossai le scarpe e più veloce della luce andai da lui.
nonostante la leggera lontananza e la nebbia intorno a noi, vedevo che respirava a fatica, si lamentava, cercava di calmarsi con scarsi risultati. "hyun..." lo chiamai più vicino "Felix allontanati" esclamò in un lamento "hyunjin, che cos'hai?" domandai "Felix, ti prego, allontanati da me" ribatté non mi allontanai, era arrabbiato con me e non voleva avermi vicino.
mi sbagliavo. tossì più volte, e in un lampo i suoi occhi divennero di nuovo rossi, come poco tempo prima, io respiro era affannato, gli occhi rossi e spalancati. si manteneva al terreno come per bloccarsi da qualcosa "allontanati ora!" esclamò con voce spezzata. non so perché lo lasciai lì, tornai in camera, ma la mia curiosità era più forte, mi affacciai dalla finestra. Lui non c'era più.
erano le tre di notte, o forse le quattro. non riuscivo a dormire così andai nella sala prove dove tentai di stimolare il sonno ballando e provando a stancarmi ma c'era qualcosa che non andava, mi sentivo particolarmente in soggezione eppure ero solo. non ci feci molto caso e continuai a ballare.
balla, balla, balla più che puoi, balla finché il corpo non cede a terra, balla finché non ti gira la testa, balla finché i capelli sono in tutt'uno con il sudore, balla finché esiste la musica balla finché riesci, balla fino a quando non collassi a terra, balla, balla.
𝘣𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘧𝘪𝘯𝘤𝘩𝘦̀ 𝘱𝘶𝘰𝘪...
quelle due ore passate in sala prove furono utili per riuscire ad addormentarmi, il problema fu la mattina seguente "Felix! svegliati!" mi richiamò hyunjin, mugugnai. "Felix, dai il tempo scorre" ribbatè lasciando la stanza. Malavoglia mi alzai stropicciandomi gli occhi.
"buongiorno" salutò per primo hyunjin seguito da Jake che mi sorrise "buongiorno" borbottai. "hyun ha preparato il porridge" disse Jake, sembrava che nulla fosse successo ieri sera, che strano. siete tutti così strani. "non mi fido molto a mangiarlo se l'ha cucinato lui" commentai sentendolo ridere. "mh, noioso. Assaggialo, è buono" accennò e così l'ho assaggiai. Era buono ma volevo fingere che facesse schifo solo per sentirlo ridere ancora una volta.
"siete pronti?" domandai aspettando i miei due coinquilini ormai per andare a lezione. "giorno!" esclamò jisung "ehi Felix" mi salutò Minho abbracciando per i fianchi il suo ragazzo innamorato perso aggiungerei "siamo pronti" avvisò hyunjin, "oh! ehi, ciao ragazzi" salutò sorridendo. Cristo è così bello. entrai nella sala prove dove stranamente ritrovai la professoressa Mackenzie con il suo solito bastone per sorreggersi dal peso della vecchiai e dell'agilità ormai persa. "buongiorno, hwang, han e Lee" ci salutò la donna che ricambiammo con un leggero inchino. "oggi ho da sbrigare alcune cose e non potrò stare qui con voi. dato che siete ormai adulti sapete come comportarvi. Farete potenziamento del corpo, in coppia, sapete già le disposizioni. Buon lavoro" spiegò la donna lasciando successivamente la sala. odiavo le giornate di potenziamento, era solo dolore.
Insieme a Hyunjin cominciai a scaldare i muscoli mentre chiacchieravamo. Prima le braccia, poi le caviglie, la schiena e la parte più dolorosa arrivò. odiavo quell'esercizio già da bambino.
aprimmo le gambe in modo parallelo, cercando di aprirle il più possibile. l'esercizio consisteva nel tirare a turni la persona davanti cercando di sbloccargli il bacino a allargare l'ampiezza delle gambe. "hyun, non mi stai tirando" puntualizzai "non voglio farti male" borbottò lasciandomi i polsi, ci trovammo a pochi centimetri di distanza- che avrei potuto annullare- Mi guardava nell'animo, ma i suoi occhi da smeraldo divennero pian piano fuoco.
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in poche parole è questo l'esercizio di coppia
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