𝑭𝑨𝑰𝑵𝑻𝑰𝑵𝑮

811 57 12
                                    

"se solo tu mi amassi veramente capiresti che non sto mentendo" esclamò con una freddezza che non avevo sentito neanche il primo giorno che ci eravamo rivolti la parola per poi alzarsi ed uscire dalla mensa senza neanche salutare minho che lo aveva seguito con lo sguardo in cerca di spiegazioni rivolgendo lo stesso sguardo su di me che lo guardavo andare via con il cuore probabilmente diviso in due parti che con lui erano complete

𝘴𝘦 𝘴𝘰𝘭𝘰 𝘵𝘶 𝘮𝘪 𝘢𝘮𝘢𝘴𝘴𝘪 𝘷𝘦𝘳𝘢𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘤𝘢𝘱𝘪𝘳𝘦𝘴𝘵𝘪 𝘤𝘩𝘦 𝘯𝘰𝘯 𝘴𝘵𝘰 𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦𝘯𝘥𝘰

ammetto sentirselo dire aveva fatto male, ma non posso negare che la nostra era la mia prima relazione nonostante avessi soltanto diciotto anni e metà dei miei coetanei avevano perso la verginità con una persona a caso tra tanti in una delle solite e affollate discoteche in cui io non avevo mai messo piede. Il mio disagio a volte lo sentivo, quando mi stringeva a sé, ma mi sentivo al sicuro, ma qualcosa mi diceva che era lui nella foto nonostante aveva tentato di farmi cambiare idea. Io l'ho amato più di quanto riuscissi a dimostrare.

mi ritrovai davanti minho forse un po'nervoso per il comportamento dell'amico "cosa è successo?" domandò con fermezza

spiegai l'accaduto, si prese un momento osservando la foto, tirò un sospiro
"questo non è hyunjin" commentò, "non ha l'anello, i più i suoi capelli sono completamente lisci, qui sono leggermente ondulati. Hyunjin metterebbe le converse anche al suo matrimonio, odia profondamente  quei mocassini orrendi" commentò, cavolo, lo conosceva benissimo. Non risposi a quelle sue spiegazioni "che c'è? non parli? Felix ferisci più di così hyunjin e te ne pentirai" sbottò puntandomi il dito "minho! ti proibisco di parlargli così!" esclamò jisung "e allora se mi proibisci anche di difendere il mio migliore amico sparisci dalla mia vita!" urlò, jisung si bloccò, non respirava bene dopo quelle parole,  lo guardava con sguardo perso, minho si allontanò, han stava per svenire e cadere a terra, fortunatamente Jay e jungwon erano rimasti lì e mi aiutarono a tenerlo in piedi. Quel minho non mi piaceva sin dall'inizio, io lo sapevo che non era affidabile.
jisung aveva gli occhi chiusi le lezioni erano cominciate da un po' e la mensa era vuota
"jis svegliati" esclamai ma uscì più come una supplica "jisung ti prego" era la persona più importante della mia vita mi è sempre stato accanto, sapevo che la sua salute non era il massimo. "lix, vieni qui non piangere" esclamò Jay invitandomi in un abbraccio che accettai, mi strinsi forte e lui, non mi feci problemi, jungwon non era geloso, non perché non tenesse a Jay ma sapeva che era un ragazzo puro e in una buona relazione la gelosia c'era ma non al punto di non vedere il proprio ragazzo abbracciare altre persone.

jisung si si svegliò dopo svariati minuti chiedendoci cosa fosse successo, gli spiegai cercando di evitare il discorso "Lee minho" tanto se lo ricordava benissimo.
Gli offrì dell'acqua e il suo viso riprese ad avere il solito colorito della sua pelle

𝐃𝐚𝐧𝐜𝐞 𝐖𝐢𝐭𝐡 𝐌𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora