𝑷𝑨𝑵𝑰𝑪 𝑶𝑭 𝑳𝑶𝑽𝑬

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hyunjin
Durante buona parte della mattina e tutto il pomeriggio ci allenammo dato che la nostra esibizione era alle porte e ancora non si sapevano i ruoli.
tornai al dormitorio da solo dato che Felix finì un paio di minuti prima
"lix?" lo chiamai chiudendomi la porta alle spalle, nessuna risposta
"Felix!" lo richiamai con tono più alto, ancora nulla.
Andai nella sua stanza, nella mia e addirittura in quella di Jake che non c'era quasi mai.
Guardai in bagno e lo trovai inginocchiato a terra, in preda a un attacco di panico.
piangeva, tremava e respirava a fatica, sapevo come si sentiva.
"Felix, guardami, va tutto bene, calmati" dissi stringendogli le mani.
"Elimina tutto dalla tua testa, ci siamo io e te qui, guardami. Solo noi due, ti prego" continuai e pian piano si calmava.
"hyunjin..." disse con voce spezzata
"shh, sono qui, non pensare a nulla, solo noi due. Io e te" continuai.
Si calmò definitivamente, gli asciugai le lacrime.
"ti va di dirmi cos'è successo?" dissi con una voce dolce, fece di no con la testa
"va bene, è okay, non preoccuparti se non ti va  di dirmelo! ma non tenerti sempre tutto dentro mh?" gli spiegai, annuì.
sorrisi leggermente accarezzandogli il viso.
"vieni ti preparo una cioccolata calda" commentai, lui annuì e lo aiutai ad alzarsi.

era seduto sul piano della cucina e nu guardava ma non era lì presente, era altrove.
Sapevo come si sentiva, percepivo i suoi sentimenti.
si sentiva vuoto, spento.
Aveva bisogno di qualcuno, una spalla, qualcuno da amare.
se solo non fossimo così cechi o così stupidi da fuggire ogni volta.
Felix ti giuro se fosse tutto così semplice te l'avrei ripetuto ogni giorno, ogni ora che ti amo, avrei baciato quelle lentiggini una ad una  per farti capire quanto siano belle, ti avrei abbracciato ogni volta che ne avessi avuto la possibilità. Due idioti, due perfetti idioti.
mia mamma avrebbe detto
"𝘩𝘺𝘶𝘯𝘫𝘪𝘯 𝘩𝘢𝘪 𝘪𝘭 𝘱𝘳𝘰𝘴𝘤𝘪𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘴𝘶𝘨𝘭𝘪 𝘰𝘤𝘤𝘩𝘪?" come darle torto, donna saggia.
Tutti la propria anima gemella, ma è così difficile da comprendere.
Non è per tutti andate avanti con il cuore che è diviso in due metà.
È un ragazzino però sente un peso e primo poi si spezzerà.
Si sente inutile.
Ha un mostro dentro che non riesce a tirare via, lo capivo, nell'ultimo periodo ballava, nella notte lo vedevo ballare con rabbia, le lacrime agli occhi.
Quel mostro,demone, che lo divorava dentro lo sfogava ballando.
Senza una coreografia preparata, come van Gogh che non utilizzava il disegno preparatorio prima di dipingere.
Lui era una arista e tutto lo sfogava sulla sua tela, Felix nell'aria, nello spazio che lo circondava.
"hyunjin" richiamò la mia attenzione facendomi notare che la cioccolata era pronta, la servì in due tazze e presi il suoi biscotti preferiti, mi sorrise, ricambiai quel bellissimo sorriso che avrei guardato per ore.

Bevevo nel silenzio la cioccolata, ma la mano di Felix prese la mia facendo incrociare le mie dita alle sue. La sua mano era fredda rispetto alla mia ma era piacevole.
"grazie" mormorò
"non se ne parla, non mi devi ringraziare" lo rimproverai, ridacchiò.
"va bene non lo farò più" scherzò
Gli accarezzai il viso e lo vidi sorridere, amava le coccole e io amo fargliele.



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-1😭💜

𝐃𝐚𝐧𝐜𝐞 𝐖𝐢𝐭𝐡 𝐌𝐞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora