5. La fine

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-dove andiamo?
Chiede Jimin... Mentre si accorge che abbiamo fatto l'ennesimo giro a vuoto.
-io non ho un posto dove portarti... A meno che non prendo una stanza in un albergo.

È silenzio per alcuni minuti...

-Jk non sto più al dormitorio del campo D... Ho preso in affitto un posto poco lontano dall'università...

È così andiamo a casa di Jimin.
La sua casa è un loft sopra un supermercato.
-costava poco...
Si giustifica...
-l'hai fatto carino...
-beh mancano molte cose... Ma almeno ho lo spazio per esercitarmi con la danza... Vedi ci sono pure gli specchi... Era adibito ad una sartoria.. Gli specchi sono quelli dei camerini di prova.
Tae è andato a vivere con Jin ovviamente ed io ho deciso di cambiare aria e ho lasciato il dormitorio.
Quel vecchio bancone c'era già così l'ho utilizzato per il vano cucina... Certo è da dipingere lo farò prima o poi... I barattoli di vernice bianca li ho comprati.... Mi deciderò a farlo prima o poi...
I miei genitori mi hanno regalato quel fantastico divano gigantesco... il tappeto e  la tv, erano un po' contrari preferivano stessi al dormitorio... Ma alla fine per loro l'importante è che io stia bene. Mio padre è impegnato nella sua campagna politica vuole diventare ministro... Non hanno molto tempo per me...
Tae invece mi ha regalato il letto... Io ho comprato il tavolo le sedie il forno e il frigo e la sbarra per la danza... Un salasso.... Ora devo stare buono per un po' e non affrontare spese. Perché si guadagno qualcosa a teatro ma arrivo alla fine del mese giusto giusto... Potrei chiedere i soldi a mio padre ma ho ancora un po' di amor proprio....non posso sventolare la mia indipendenza e poi correre a chiedere aiuto alla prima difficoltà.

-sei coraggioso Jimin... Vorrei essere come te... Hai lasciato Suga... cambiato casa rendendo un posto come questo già carino... Prendi le tue decisioni....mentre io mi lascio trascinare dagli eventi...
-non mi sembra... Oggi hai preso una tua decisione...e non era facile....mi hai difeso davanti a tutti e l'ho apprezzato. Non so se in questa decisione includi anche me ma forse non è il momento di parlarne.
Detto questo con gli occhi lucidi recupera per me le lenzuola e una coperta per farmi il letto.

Dormo sul fantastico divano...
La mattina al mio risveglio vengo solleticato dal profumo del caffè e dei blinis appena fatti...
Mi fa gesto di sedermi servendomi subito il caffè..
-buongiorno...
Mi dice con un sorriso dolcissimo.
-io oggi ho delle lezioni in università... Quando vai via chiudi la porta le chiavi puoi metterle nel vaso di fiori fuori.
-Jimin non abbiamo parlato di niente...
-no e non intendo farlo... Risolvi i tuoi problemi con Sunyu.
Se poi resterà la possibilità di un "noi" ne parleremo.
Questo è il mio nuovo numero di telefono l'ho cambiato dopo che ho lasciato Suga.

È così mi presento al lavoro...la sorpresa è amara... I miei clienti sono stati tutti contattati e spostati in appuntamento con Sunyu.
La segretaria mi ha detto che Sunyu vuole parlarmi ed è libera alle 12.00 mi aspetta al caffè di sotto.
Recupero un po' dei miei effetti personali che avevo in studio... Credo già di aver capito l'aria che tira.

Oggi non è un caso se fa freddissimo... Sunyu si è seduta nei tavolini fuori...
-fa freddo potevi sederti dentro...
Esordisco io...
-ci metteremo 10 minuti... 
Non ci sono saluti fra noi solo freddezza...
-ti dò ancora una possibilità... Ritorna sui tuoi passi... Ritorna da me... E tutto sarà come prima.
-no...non posso.
Rispondo inchinando la testa... Sono dispiaciuto per quanto accaduto.
-sei un pazzo stai buttando tutto all'aria... La nostra vita felice... Il tuo lavoro...
Dice tirando su il naso... Ma poi continua con cattiveria...
hai preso la tua decisione... Vattene da casa mia... Prendi le tue cose...
Seok Jin ed io siamo i soci di maggioranza tu non avevi un soldo quando ti sei unito a noi...quel 5% che ti abbiamo concesso era per averti con noi...perche sapevamo che eri bravo... Cercati un altro posto... Non ti voglio fra i piedi ti liquidero' quel poco che ti spetta. Non voglio più lavorare con te... Non ti voglio più vedere.
Spero di non incrociare più la mia strada con la tua e del tuo ragazzino... Perché se accadrà non ci andrò leggera.

Mi alzo... Non ascoltandola più... Salgo in auto e guido fino a casa nostra... Che improvvisamente mi sembra triste e silenziosa.... Non ha colore non ha rumori...a differenza di quella di Jimin mezza vuota ma con toni vivaci piena di personalità. Prendo due grosse valigie riempiendole della mia vita... Carico in auto 3 grandi scatoloni con tutte le mie cose... Parto.... Per realizzare che non so dove andare... E che l'unica cosa che possiedo è quest'auto e quattro soldi in banca....

Chiamo Jimin... Faccio il suo numero... Lui riconosce il mio...
-JK? Jk?.... Sei tu?!?! Sei li...rispondi...

Ma a me non viene la voce per rispondere...
Sento un suo sospiro...
-JK ti aspetto a casa... Sai dove sono le chiavi.

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