K A T S U K I

Non credo sarei in grado di spiegare come sono tornato ai dormitori, se qualcuno me lo chiedesse. So solo che mi tremano le mani, ho l'impressione di non riuscire a mettere a fuoco ciò che mi circonda perché la mia testa è impegnata su tutt'altro.

So per certo di aver fissato Izuku per un tempo che mi è sembrato interminabile, anche dopo che è sparito tra gli alberi. A primo impatto, sembrava tutto un grande incubo.

È difficile da capire, ma mi sento come se avessi perso qualcosa di davvero importante. Forse ho perso lui, alla fine ci sono riuscito.

Continuo a sentire le sue parole rimbombarmi nella testa.

Volevo solo che prendessi quella cazzo di mano.

Non ho avuto paura quando i Villain hanno attaccato la scuola, e nemmeno quando mi hanno rapito.

Non ho avuto paura quando Shigaraki mi ha usato come scudo per limitare All Might, né quando i Nomu hanno invaso la città.

Ho sempre provato un senso di pace e di conforto nella violenza, perché è così che sono cresciuto. Ho imparato a trasformare il terrore in forza e non ho mai davvero ragionato sulle conseguenze delle mie azioni.

Mia madre mi ha insegnato a non avere punti deboli.

Amare qualcuno vuol dire averne, io non ero fatto per amare. Non mi sono mai posto il problema finché non c'è stata in ballo la vita di Izuku.

Quel giorno ho avuto paura. L'ho spinto via a rischio della mia stessa vita perché non credevo di riuscire a sopportare l'idea che gli succedesse qualcosa. Ho smesso di pensare, credevo di impazzire.

Quel giorno ho capito che Izuku era il mio punto debole e forse per questo non sono sorpreso di avere paura anche adesso.

Ho paura di averlo perso per sempre, per quanto poco senso possa avere visto che non posso davvero dire che sia mai stato mio.

Eppure, lo ammetto, pensavo di poter sempre tornare da lui in un modo o nell'altro e che lui mi avrebbe aspettato tendendomi la mano fino al giorno in cui non fossi stato pronto a stringerla.

Sono stato un idiota, perché non potevo davvero pretendere che rimanesse fermo a subire ogni mio comportamento sbagliato.

E ora guardo la porta di camera sua e penso di aver fatto la mia ennesima stronzata.

Vorrei davvero bussare e chiedergli scusa, vorrei esserne in grado.

Non è colpa sua se ho sempre rovinato tutto, se non sono mai stato in grado di affrontare i miei demoni. Ci ha provato così tanto, vorrei con tutto me stesso essere ciò di cui ha bisogno. Ma non lo sono, è evidente.

In fondo, come posso dargli torto se ha deciso di arrendersi?

È stato il primo a difendermi quando tutti pensavano che sarei stato molto più bravo come Villain che come eroe; adesso non riesco a non pensare che avessero ragione.

Era lui a spronarmi ad essere meglio di così. Se perdo lui, io chi sono?

Probabilmente non ho capito nemmeno dove volesse arrivare stasera, non capisco mai davvero le cose importanti. Vorrei non essere sempre così...come? Non trovo nemmeno l'aggettivo adatto.

So solo che tutti i sentimenti che ho seppellito per anni stanno risalendo a galla come fossero una mina pronta ad esplodere e per una volta non c'entrano niente le mie mani sudate.

If the world was endingDove le storie prendono vita. Scoprilo ora