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"Tu racontes que tu l'aimes mais c'est toi qui lui fait du mal.
M'appelle pas "mi amor", on s'était dit "à la muerte".
Y'a pas d'nanani, nanana, ce soir ma belle dit : "Non non non"".

Canticchiava Zaccaria, mentre guidava, tamburellando le dita sul volante per tenere il ritmo.

Erano le tre di notte e i due si stavano dirigendo verso casa del ragazzo.

Più passava il tempo e più Zaccaria non capiva cosa gli avesse fatto quella ragazza.
Non si era mai comportato così.
Non gli era mai capitato di legarsi così a una ragazza.
Non si era mai confidato, così, con qualcuno.
Qualcuno che non fosse Mohamed o Sami.
Non aveva mai portato una delle ragazze che aveva frequentato a casa.
E soprattutto non gli era mai capitato di essere così confuso.

Eppure lei era l'eccezione.
Nonostante si conoscessero così poco.

Zaccaria scosse la testa.
Quella sera non voleva altri pensieri.

Poi si girò verso Bianca, che stava dormendo, ed un sorriso spontaneo gli si formò sul viso.

"Non avere grandi aspettative sulla casa" disse amaramente Zaccaria mentre salivano le scale del condominio.
"Non mi interessano queste cose" rispose la ragazza posando la sua mano sul viso del cantante.
A quel gesto il moro sorrise.

"Sai quante volte c'ho dormito qua fuori" ammise Baby infilando le chiavi nella toppa della porta.
"Perché?" domandò ingenuamente la ragazza.
"Perché magari in giro avevo fatto danno" rispose il ragazzo per poi entrare nel piccolo appartamento.

La casa era piccola e spoglia.

"Meriteresti di meglio" disse per poi grattarsi la nuca.
"I posti migliori di Milano, un giorno ti ci porto" mormorò per poi sedersi sul divano, seguito dalla ragazza.

Nel frattempo Zaccaria accese una canna.
La passò alla bionda e le iniziò ad accarezzare i lunghi capelli biondi.

"È buona" aspirò la bionda per poi ridacchiare.
"Un po' forte" continuò per poi passarla al moro.

"Ci credo chérie" rispose il ragazzo per poi portare il braccio sulla coscia nuda della ragazza, stringendola.

A quel contatto Bianca si voltò verso Zaccaria, guardandolo, mentre lui le sbuffò il fumo in faccia.

"Vieni qui" sussurrò il cantante.
"Dai" continuò per poi prenderla dai fianchi e farla stendere su di lui.

I due diedero vita ad un bacio passionale.

Quando Bianca iniziò a sollevare la maglia del ragazzo lui si fermò, a qualche centimetro dalla sua bocca.

Stava iniziando ad indugiare.

"Chérie, non correre" le disse per poi toccarle una guancia.
"Non mi sembra di correre, mi va" mormorò Bianca guardandolo negli occhi.
"Anche a me" sussurrò Zaccaria.
"Ma vorrei che fosse un po' più speciale di così" disse.

E perfino per lui sembrava strano aver detto quelle parole.

"Con te" aggiunse.
"Dai" disse Bianca sentendosi le guance andare in fiamme.
"Che fai? Ti imbarazzi?" sorrise il cantante.

E no.
Non si era solo imbarazzata.
Aveva il cuore a mille ed era finalmente consapevole che Zaccaria stesse diventando il suo punto debole.

Ma Chérie | Baby Gang Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora