Capitolo 12: La verità.

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Sì, lo so, tipo è da mesi che non aggiorno, e mi dispiace...e trascorre molto tempo da un capitolo all'altro ma la scuola mi tiene abbastanza impegnata, spero di rifarmi con questo nuovo capitolo. Ci sono delle nuove rivelazioni per la nostra protagonista..Vi auguro una piacevole lettura, se vi piace cliccate una stellina..Ps: dopo aver letto finalmente la verità è quella che pensavate? Commentate con ciò che avevate pensato e cosa invece vi ha colpito..Alla prossima, baci :*

Al suono della voce i tre ragazzi si voltarono insieme alla bestia.

<< Cosa vi prende? Qualcuno vi ha morso la lingua o cosa? Soprattutto a te, ricciolina! >> Anemens indicò Alessya e le rivolse uno sguardo pieno di rabbia.

"Ricciolina?" pensò lei confusa.

<< Ehm...ho dimenticato di avvisarti che il muta-forma dura per poco tempo, diciamo 10 minuti...ehm scusa... >> Le rispose Mederit come se le avesse letto nel pensiero.

Il ragazzo pieno di rabbia si avvicinò a lei e i suoi occhi sprigionarono un bagliore accecante : << cosa pensavi di fare andando sul mondo terreno? Volevi farti ammazzare? Se questo era il tuo scopo, potevi anche chiedermelo lo avrei fatto con piacere! >> la scosse con forza, tanto che Alessya avvertì dolore.

<< Hai finito lo spettacolo? >> Rispose lei alzando gli occhi al cielo.

<< Anemens, calmati, non vorrai litigare di nuovo, vero? >> Lo rimproverò Lumber.

<< Litigare, io? No, risolveremo tutto in modo civile. >> Rispose lui con un sorrisetto malefico.

<< Per fortuna. >> Sorrise l'altro.

"Io non mi fido, è troppo calmo, sicuramente avrà in mente qualcosa!" pensò Mederit.

<< Per "modo civile" cosa intendi? >> Alessya lo guardò dall'alto in basso, per analizzare ogni singolo dettaglio che potesse aiutarla a scoprire cosa stesse tramando.

<< Passerai una notte in cella, così ci penserai due volte prima di scappare! >> I suoi occhi divennero di un oro intenso, che impaurirono la ragazza e persino la bestia in loro compagnia.

<< No! Questo non lo accetto! Anemens adesso stai esagerando, in cella scontano le proprie pene persone poco raccomandabili, non vorrai mandarla con certa gente vero?! È pericoloso e poco salutare, quell'ambiente è così sporco e freddo e se prendesse un raffreddore? Il grande Signore ci ridurrebbe tutti in cenere! >> Lumber era così teso che le sue guance si accesero di un rosso intenso e i suoi bellissimi occhi diventarono pieni di rabbia e di rimprovero allo stesso tempo.

<< Va bene. >> Rispose la ricciolina indifferente.

<< Ti va bene? >> Mederit la guardò stupita, lo si poteva leggere dalla sua espressione, la bocca semiaperta, gli occhi spalancati, le mani che si muovevano incerte.

<< Sì, sinceramente non mi importa, nessuno vuole darmi delle risposte certe, a nessuno sembra interessi la scomparsa dei miei genitori, di come io mi senta...e quando provo a costruire da sola una solida base per ripartire e andare avanti, questa si sgretola come la sabbia, mai forte, troppo debole. Sono così stanca delle vostre stupide sentenze, delle vostre moralità, del vostro modo di pensare e soprattutto di un certo individuo, che sta di fronte a me, in questo preciso momento, con uno sguardo più idiota che fiero e che lo rende peggiore di tutti voi messi assieme. Non avrete mai la mia fiducia e non mi farò mai mettere i piedi in testa, sappiatelo. >>

Sentì la guancia bruciare, le tempie le pulsarono, qualcosa l'aveva colpita o meglio dire qualcuno, cadde a terra più per la sorpresa che per il colpo, Anemens le era addosso, le teneva i polsi bloccati a terra, con le sue mani, così forte, i loro nasi si sfioravano appena, le girava la testa, lui cominciò a gridare, i suoi occhi non erano più dorati ma neri, non si distinguevano più le pupille, era così spaventava, sentiva la voce di lui appena, ma sapeva che le sue parole erano cariche di odio, i suoi timpani erano andati a quel paese e non ne sapeva il motivo, improvvisamente vide solo buio, ma aveva ancora la sensazione del suo respiro caldo sul collo e questo non la tranquillizzava.

The Prophecy of the spirits- L'equilibrio perduto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora