Capitolo 11: "Non finisce qui!"

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È passato molto tempo lo so, chiedo perdono! Ecco il nuovo capitolo, come sempre sarò contenta di leggere le vostre opinioni nei commenti. Baci :*


Lumber ridacchiò vedendo la nuova Alessya: << Così sei più inquietante del solito! >>

La ricciolina si voltò rispondendogli con uno sguardo gelido che lo fece rabbrividire.

<< Okay, calmati! Non arrabbiarti, stavo solo scherzando! >> Precisò impaurito.

<< Bene, adesso come esco da questa bolla? >>

Mederit con un semplice schiocco delle dita aprì una fessura abbastanza grande da far passare Alessya.

<< Beh...cioè...ecco...ehm...grazie...grazie davvero... >> Disse a entrambi imbarazzata e talmente piano che la sentirono appena.

<< Vuoi compagnia? >> Le chiese il biondino.

Scosse la testa e uscì dalla fessura che si rinchiuse subito dopo.

Il coraggio dimostrato poco tempo prima svanì e cominciò ad innervosirsi sempre di più. Guardò meglio il negozio: dalla vetrina che recitava " Amici a quattro zampe!" s'intravedeva cosa ci fosse dentro, la stanza era stata tinteggiata con un giallo limone, le mattonelle erano di un bianco splendente, vi erano vari scaffali contenenti articoli per animali e come ogni negozio di questa categoria vi erano anche dei cuccioli in dei box pronti ad essere adottati. Dopo aver dato una veloce occhiata notò dietro il bancone una figura nella penombra. Da quel poco che vide le sembrò un uomo.

Fece un respiro profondo e non solo per l'agitazione ma per l'aria calda che le stava bruciando i polmoni.

Si voltò un'ultima volta, Mederit e Lumber le sorrisero ma lei non ricambiò. Strinse i denti e con finta aria di eccitazione entrò in negozio recitando una patetica scena per passare inosservata:

<< Cucciolino bello! Oh ma quanto sei bello? Sei un amore, piccolo della mamma! Ma che musino e guarda le zampette! Penso che ti adotterò. Sei troppo tenero! >> Sorrise più volte come un' ebete e fece varie facce idiote. Il cagnolino che scelse per mettere in atto il suo piano era il più brutto fra tutti. La guardò con i suoi teneri occhioni e cominciò ad abbaiare freneticamente.

<< Penso che al cucciolo tu non piaccia. >> L'uomo dietro il bancone si avvicinò a lei con una risatina.

Alessya si girò continuando la sua commedia: << non importa, lo prenderò lo stesso! >> Sorrise nuovamente.

L'uomo in realtà ere un ragazzo presumibilmente della sua età o poco più, alto, con un sorriso mozzafiato e degli occhi azzurro cielo.

<< Sai i cani hanno un buon fiuto. >> Sorrise di nuovo.

La ragazza lo guardò con aria interrogativa, cosa c'entrava quell'affermazione con l'adozione di un cucciolo?

<< E  sono anche bravi nel riconoscere le emozioni. >> Aggiunse lui prima che Alessya potesse dire qualunque cosa.

<< E con questo? >> Il cuore le batteva forte e i lamenti del cucciolo la rendevano nervosa.

<< Sentono anche il puzzo. Sai, il tuo odore è davvero forte, quasi nauseante, una semplice mutazione non può nasconderti da me. Ti credevo più sveglia. >>

Dalla schiena del ragazzo spuntarono in tutto il loro splendore delle grandi e forti ali bianche e una debole luce illuminava il palmo della sua mano.

<< Venire sulla terra non è stata una bella idea. >> Disse con tono ironico.

Il cucciolo cominciò ad avere delle convulsioni ed Alessya in preda allo spavento lo lasciò cadere a terra, tutti gli altri cominciarono ad abbaiare.

The Prophecy of the spirits- L'equilibrio perduto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora