Capitolo 5: L'inzio di una nuova storia.

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Capitolo 5.

Poco a poco la luce cominciò a disperdersi per la stanza, e con essa anche le urla incessanti della ragazza. Temevano il peggio, forse non era riuscita a padroneggiare la sua energia.

Si alzò da terra ed ancora barcollante si avviò a piccoli passi verso il letto, nella speranza di trovare il corpo della ragazza, integro e senza alcuna ferita.

Gli altri lo raggiunsero poco dopo, sostenendosi a vicenda per non perdere l'equilibrio.

Non si riusciva a vedere molto, poiché il letto era circondato da una barriera di luce accecante. Quindi cercò di collegare la mente con quella di Alessya.

Cercò con tutte le sue forze dei segnali di onde elettromagnetiche, pochi minuti dopo le percepì, anche se deboli.

<< È ancora viva. >> I due dietro annuirono raggiungendolo.

<< Cosa pensi di fare? >> Gli chiese Lumber toccando la barriera, ma scansò subito la mano poiché si scottò.

<< Dovresti fare più attenzione, sei un babbeo. >> Lo riprese Mederit ridendo.

<< Cercherò di mettermi in contatto con la sua mente e cercherò di riportarla alla realtà. Spero che riesca a riprendere il controllo del suo corpo. >> Rispose chiudendo gli occhi e alzando le mani verso la barriera.

Percepì di nuovo quelle deboli onde elettromagnetiche, si concentrò ancora di più. Ormai lo scudo che proteggeva la mente di Alessya era debole, quindi credeva di riuscire a penetrarvi. Così fu. Inizialmente vedeva solo buio, nient'altro, cercò in modo attento, in ogni angolo, un segnale di vita. Poteva sentire il suo respiro sempre più affannato, così s'impegnò di più, e la vide: teneva le ginocchia strette alle braccia e piagnucolava dondolandosi avanti e indietro. Era persa nella sua mente, nelle sue paure, fantasie e pensieri, non si capacitava di cosa stesse accadendo o dove fosse. Poi sentì un calore avvolgerla e si sentì più rassicurata. Sollevò lo sguardo, vide una piccola luce girarle intorno e le parlava:

<< Sei ancora viva, hai solo perso il controllo del tuo corpo. >>

<< Cosa vuoi dire? >>

<< Che la tua energia si è impossessata del tuo corpo e della tua mente, impedendoti qualsiasi gesto di tua volontà. >>

<< E perché? >>

<< Non posso spiegartelo adesso. Cerca di seguirmi e di non fare domande. >>

<< Ma...dove sono? >>

<< Sei persa nella tua mente, dove sono custoditi i tuoi pensieri, le tue paure, tutto ciò che sei. >>

<< Ma chi sei? >>

<< Seguimi e non fare domande! >> Le ordinò la piccola sfera allontanandosi da lei.

Non poté che seguirla augurandosi in cuor suo, che la portasse fuori da quel posto. Non c'era niente, nessuna parete, colore, porte o il pavimento, solo buio. Ad ogni passo sentiva un brivido salirle lungo la schiena e l'ansia aumentare. Camminò nell'oscurità seguendo la luce finché davanti ai suoi occhi non si materializzò una figura, era sua madre.

<< Mamma cosa ci fai qui? >>

<< Dammi la mano, ti aiuterò io ad uscire da qui. >>

Chiuse gli occhi strizzandoli e li riaprì ritrovandosi ancora la figura di sua madre. Fu tentata di porgerle la mano, ma la voce di prima parlò:

<< è solo una fantasia di tua madre, non toccarla o ti ritroverai di nuovo persa nell'oblio. >>

The Prophecy of the spirits- L'equilibrio perduto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora