Punto su di te

due

"Mentre ti guardo tu
Sei bella da confondere
Sei il sole visto da vicino
Un fuoco che mi brucia vivo"
Irama Icaro

Alessia

Mi sveglio verso le nove del mattino e mi infilo subito nella doccia.
Lascio che il getto d'acqua caldo scorta a goccia sulle mia pelle.
Dopo sarei andata a fare una sorpresa a Marcel.
Non sa che sono arrivata ieri qui a New Orleans.
Questa nuova esperienza qui l'ho presa per un nuovo inizio.
Ricominciare senza lasciare il passato alle spalle.
Perché ricominciare é cambiare vita.
Si può cambiare vita.
Si possono cambiare giornate.
Abitudini.
Modi di pensare.
Ma non si dimentica il passato e non si cambia se stessi,si ci migliora soltanto.
Il mio passato bene o male che sia mi ha resa ciò che sono adesso,mi ha aiutata a crescere in fretta,in modo diverso rispetto alle persone della mia età,anche se so di essere diversa da loro.
E forse è anche grazie a ciò che sono se parlo così.
Chiudo il getto d'acqua e afferro l'asciugamano bianca appesa di fianco a me e poi avvolgo il mio corpo.
Arrivo vicino alla valigia-devo ancora finire di sistemare le mie cose,anche se sono a buon punto-
Estraggo un jeans chiaro leggermente largo sulle gambe,una maglia bianca a maniche lunghe che arriva fin sopra all'ombelico e le mie converse bianche.
Mi trucco con mascara e correttore e lascio i miei capelli al naturale.
Scendo di sotto e faccio colazione velocemente.
Non vedo l'ora di rivedere Marcel,insieme a Rebekah.
Loro,sono gli unici a sapere del fatto che io sia un tribido,e chi sia mio padre.
Li ho conosciuti tre anni fa,quando per motivi di sopravvivenza vennero a vivere a Beacon Hills.
Marcel per me é tutto,é la mia famiglia.
Rebekah é come una sorella,so che ha dei fratelli,mi ha parlato molto di loro:Klaus,Kol e Elijah.

Afferro le chiavi di casa e chiudo la porta alle mie spalle.
Lavora in una palestra per vampiri,anche se adesso che ci penso non so minimamente dove si trova.
Perfetto.
Mi ritrovo a chiedere informazioni ai passanti.
Dove uno di quest'ultimo mi guarda come se fossi un qualcosa di strano sulla faccia della terra.
Sarà che avrà notato che sono nuova qui in città.
Dopo vari tentativi e aver seguito mille indicazioni sbagliate per mille volte arrivo fuori alla palestra.
Entro e noto un sacco di persone-vampiri-colpire sacchi e allenarsi tra loro.
Poi vedo Marcel girato di spalle che parla con uno che dovrebbe essere un suo allievo.
Gli copro gli occhi con entrambe le mani.
"Rebekah so che sei tu"risponde come se fosse la cosa più ovvia.
"Non sai più distinguere la tua migliore amica dalla tua ragazza"si volta e subito ci stringiamo in un abbraccio.
"Potevi dirmelo quando saresti venuta"
"Volevo farti una sorpresa"
"Ed é riuscita.Quanto mi sei mancata"
"Anche tu"ci stacchiamo dall'abbraccio
"Rebekah?"chiedo,mi é mancata tanto anche lei
"Proprio dietro di te"mi volto e la vedo all'entrata,accompagnata da un uomo di gran bell'aspetto.
No Alessia,non ti far fregare.
"No, Alessia!"viene verso di me e ci abbracciamo
"Perché non mi hai detto che saresti arrivata oggi?!"dice ciò che ha detto Marcel poco fa mentre io tossisco
"Reb,mi stai strozzando"ridiamo entrambe e ci stacchiamo dall'abbraccio
"Non sai quanto ci sei mancata"
"Anche voi Reb"
"Sai,non so se sono pronto a sopportarti un'altra volta"dice Marcel,gli lancio un occhiataccia e lui scoppia a ridere
"Non venirmi a parlare di sopportare,ho dovuto sopportarti anche per telefono"
"Non avrai sopportato quanto noi i tuoi 5 minuti...anzi no,cinque minuti sono pochi"ridiamo entrambi
La mia attenzione però si concentra sull'uomo di bell'aspetto di fronte a me.
É bellissimo
Gli occhi e i capelli scuri,la pelle chiara e quel pizzico di barba che lo rende ancora più attraente.
Per non parlare del fisico muscoloso coperto da un completo elegante.
"Elijah, piacere"dice, porgendomi la mano.
Ho notato che anche lui mi stava scrutando.
"Alessia"quando gli stringo la mano sento una scia di brividi percorrermi il corpo.