"Mi prenderò cura di te
Di ogni cosa che farai
Sarò sempre qui al tuo fianco
Non lo scordare mai
Mi prenderò cura di te"
Qua solo -mi prenderò cura di teAlessia
Visto l'orario sarei dovuta crollare nel letto in meno di un secondo.
Ma non ci riesco.
La notte credo che sia il momento in cui le persone che durante il giorno si mostrano più forti,diventano più deboli,più vulnerabili.
Penso a tutto ciò che ho perso,in confronto a ciò che ho avuto.
Ho perso la mia famiglia.
Ho perso i miei amici-per colpa mia,per colpa di quella sera-
Non riesco a perdonarmi.
É stato un incidente.
É stato un errore.
É stata tutta colpa mia.
Mi alzo di scatto dal letto camminando per la stanza e passandomi una mano tra i capelli, bevo un sorso d'acqua cercando di mandare giù anche tutti i pensieri.
Ma non ci riesco.
Come ci si scappa da un senso di colpa che ti tormenta?
Nonostante sia stato un incidente che non sarebbe mai successo,se quella sera sarei rimasta a casa.
A distogliermi dai miei pensieri è un rumore che proviene fuori.
Apro la finestra e vedo un gatto impigliato su un albero.
É così piccolo.
Mi arrampico sulla finestra,cercando di arrivare all'albero proprio vicino ad essa.
L'afferro e lui inizia a miagolare e a leccarmi il viso.
"Sei proprio dolce sai"dico accarezzandolo
Subito dopo mi rendo conto che per accarezzare il gattino ho tolto la mano dal ramo dove mi stavo mantenendo e finisco per cadere ai piedi dell'albero.
Impreco contro me stessa mentre la i vicini si affacciano dalla finestra e mi guardano incuriositi
"É tutto apposto"urlo in modo che mi possano sentire e loro fanno segno di "okey"con la mano.
La porta di casa è chiusa quindi mi tocca fare un incantesimo per farla aprire.
Entro e chiudo la porta alle mie spalle.
Le mie notti sono sempre le più movimentate.
Mi butto a peso morto sul letto,sperando di porre fine a questa lunga nottata.°°°
"Mi stai dicendo che sei caduta da un albero per far scendere un gatto?"mi chiede Marcel,ridendo provando a colpirmi,mo schivo il suo colpo e gli tiro un pugno
"Si era impigliato e dovevo salvarlo"mi giustifico
"La parte peggiore é stata quando si sono affacciati i vicini"
"Credo che su di te si potrebbe girare un film"
"Intitolato"le sventure di Alessia""continuo tirandogli un calcio.
"Hey Elijah"quando sento Marcel pronunciare quel nome mi volto e le mie labbra si aprono in un sorriso come il suo.
Non ne posso fare a meno.
Sono felice,senza saperne il perché.
"Sai Elijah,credo che tu possa essere il regista che fa al caso di Alessia"mentre Marcel cerca di mettermi in ridicolo,uso questo a mio vantaggio per attaccarlo,lo faccio cadere e lui mi guarda sorpreso
Mentre lui é distratto sfrutto quest'occasione e di conseguenza ho vinto io questa specie di "sfida"
"Così non vale"
"Vale eccome"dico ricevendo uno sguardo soddisfatto da Elijah
"Di che si tratta,vuoi girare un film?"domanda divertito
"No,vedi e che le sue sventure sono così straordinarie che ci si potrebbe fare un film,io glie l'ho soltanto proposto"
"Come mai sei qui?"domando voltandomi verso di lui,ci guardiamo negli occhi e ho una strana fitta allo stomaco.
Mi piace quando mi guarda,e mi fa fastidio come mi fa sentire quando lo fa,ma non ne posso fare a meno.
"Avevo bisogno di schiarirmi le idee"
"E avevi bisogno di allenarti"completo la frase al suo posto
"Esatto"
Ci sorridiamo e ci guardiamo per secondi indecifrabili.
Amo i suoi occhi.
Sono scuri,marroni.
Si percepisce la sincerità in uno sguardo.
Si percepisce il buon cuore che ha.
Io riesco a percepirlo.
Mi riprendo dal mio stato di trans quando Marcel mi tira una gomitata sul braccio,gli lancio un occhiataccia mentre lui mi guarda divertito.
"Io vado a telefonare mia moglie"dice facendomi l'occhiolino
"Ti va di allenarci insieme?"mi propone mentre io annuisco
"Sei sicuro di ciò che dici?"rispondo divertita con tono provocatorio
"Mai stato così sicuro in vita mia"risponde allo stesso tono
Gli lancio il primo pugno e lui riesce a schivarlo
"Riflessi pronti"dico provocando una sua risata
"Anche tu vedo"dice riferendosi al pugno che ho schivato
"Ho dovuto imparare abbastanza in fretta"
"Piena di nemici?"
"Più che piena,esattamente come te.Sai,Reb mi ha parlato tanto di voi e so come siete messi,quindi,siamo simili in questo"
"Dico che siamo simili anche per altro"
Non mi lascia contra battere che mi blocca al muro
I nostri volti sono a pochi centimetri di distanza,quelle labbra erano così vicine e ho una voglia dannata di baciarle, esattamente come lui.
La situazione si capovolge e adesso sono io a bloccarlo al muro tenendolo per un braccio
"Ti distrai facilmente"
"Sei tu a distrarmi"
"Hey ma che...ho interrotto qualcosa?"domanda Rebekah entrando nella stanza
"No"ci stacchiamo entrambi
"Hai battuto davvero mio marito e mio fratello"io e Elijah ci guardiamo divertiti
"Io adesso devo andare,ho delle faccende da sbrigare"dice,ma noto che rimane ancora affianco a me, Rebekah inizia a ridere ed io inutile dire che non ci sto capendo molto
"Non può andarsene se ti sei agguantata al suo braccio"abbassò lo sguardo e vedo che é vero
"Lei fa sempre così"dice ridendo provocando la risata mia e di Elijah
"Adesso devo andare"dice quando mollo la presa
Elijah se ne va,ma prima di andarsene mi da un ultimo sguardo.
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Punto su di te
RomanceDicevano che il nostro era un amore impossibile ma quello che non sapevano era che noi due l'impossibile sapevamo farlo benissimo.