2. Un po' stanco

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Il giorno dopo tornai a scuola un po' più tranquillo.. tre giorni erano bastati per tranquillizzarmi.

Finalmente mi ero convinto del fatto che fosse solo una frase detta senza troppo peso, senza un motivo apparente.

Camminando per i corridori, diretto verso la mia classe, lo vidi.

Quei capelli voluminosi, verdi come il prato, occhi brillanti color smeraldo, e quelle lentiggini che gli pitturavano le guance.. per non parlare di quel suo sorriso che aveva stampato in faccia, quel sorriso che illuminava qualsiasi cosa gli stesse intorno.

Rideva e scherzava come al solito con il suo gruppetto di amici, ovvero 'robot' 'faccia tonda' e 'bastardo a metà', quelle comparse che gli stavano sempre attorno.

La sua risata riecheggiava tra i corridoi.. sarei riuscito a riconoscere la sua risata ovunque, era quella di un bambino.

Non era un offesa, anzi! Intendevo dire che la sua risata era sincera e genuina come quella dei bambini.. era pura.

Camminando dietro di loro, finalmente arrivammo in classe e ci sedemmo.

Appena notò la mia presenza lo vidi venire verso di me.

K: "giorno.."
I: "buongiorno Kacchan"
K: "Oggi pomeriggio ti ricordo che dobbiamo allenarci"
I: "sisi lo so, l'avevo quasi dimenticato visto che sono successe un paio di cose questo weekend.."

Il weekend.. era meglio dimenticare quei tre giorni infernali che avevi passato a torturarmi inutilmente.

K: "Tzk! non dimenticare gli impegni con me"
I: "eh? Ma ho detto che l'ho ricordato "
K: "sisi.. come vuoi"

La campanella suonò e tutti fummo obbligati a raggiungere i nostri posti.

Durante le lezioni notai il nerd distratto, cosa non da lui.

Intendiamoci.. anche il verde ogni tanto si distraeva, ma era una cosa momentanea.

Invece oggi aveva passato una buona mezz'ora a guardare fuori la finestra chi sa cosa.

Ovviamente fu richiamato da prof, ma non ebbe punizioni o cose simili visto che era la prima volta per lui.

Durante lo spacco, mi recai in mensa cercandolo con lo sguardo.

Una volta trovato presi un vassoio con un po' di cibo e mi sedetti di fronte a lui.

K: "ma che fai? Ti fai richiamare dal prof?!"
I: "eh? Oh.. sei tu"
K: "si, ti volevo parlare"

I: "parlare?"
K: "si, come mai eri distratto? Non è da te"
I: "Aww Kacchan sei preoccupato per me?"

Ma che domanda era?! Odiavo quando faceva così..

K: "Tzk! E che se sei stanco non possiamo allenarci dopo"
I: "tranquillo, se dici che sei preoccupato per me non passerai per debole.. comunque e che ieri notte non ho dormito bene"
K: "non hai dormito bene?"
I: "mmh, stavo facendo.. una ricerca"

Una ricerca? Era sempre il solito!
Si buttava a capofitto nelle cose senza prendersi cura di se..

K: "non fa bene dormire poco.. per oggi saltiamo l'allenamento-"
I: "eh?! No! Sto benissimo.. voglio allenarmi"
K: "bene! Ma se svieni non ti prendo intesi?"
I: "intesi!"

Vinceva sempre lui, non ero capace di dirgli di no.. mi aveva sempre avuto in pugno lui.

La giornata passò tranquillamente tra una lezione e l'altra, e quando finalmente l'orario scolastico fu terminato uscii dalla struttura inzieme a Izuku.

I: "cosa vogliamo fare oggi? Un po' di corpo a corpo o.."
K: "no oggi corsa, così alleniamo la resistenza"

Tornammo entrambi a casa, l'una accanto all'altra, posammo le cose e dopo esserci cambiati iniziammo l'allenamento.

K: "dai sei lento! Stiamo correndo solo da 30 min"
I: "K-Kacchan aspetta.. vai troppo veloce"
K: "se non riesci a stare al mio passo e vuoi rallentare, come credi di poter migliorare?"

Non ebbi risposta, così mi girai trovandolo accovacciato a terra.

Raggiunsi il verde per poi abbassarmi al suo livello.

Lo trovai sudato e leggermente scolorito, che stesse veramente per svenire e io lo avrei dovuto portare a casa?

K: "tutto bene?!"
I: "eh?! Mmh si, scusa.."

Era pallido

I: "ho bisogno di un minuto di pausa.."

Ok che non aveva dormito, ma aveva un'aria così afflitta e esausta, pareva quasi un cadavere.

K: "dai incamminiamoci verso casa"
I: "eh? Di già?!"
K: "si.. è inutile continuare se sei stanco e non hai le forze"
I: "s-scusa.."

Mentre ci avviavano a casa, passeggiando questa volta, il telefono del verde suonò.

I: "mamma cosa c'è?.. mmh.. o-ok.. sisi tranquilla.. va bene.. ciao"

too young for thisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora