La Maledizione della Prima Luna

Eclissi di Sangue

Ormai ci siamo.
Sta calando la notte, all'orizzonte si vede già la luna sorgere.
Tra non molto si colorerà di un rosso talmente accesso da sembrare sangue.

Perché non mi sento affatto tranquilla? È l'effetto che la luna ha su di me forse?
È come se volesse parlarmi, sussurrarmi qualcosa, avvertirmi di qualche pericolo.
Al momento è completamente piena.
Ogni volta che la guardo in tutto il suo splendore mi viene in mente il giorno della mia nascita.
In qualche mondo sono collegata a essa e non ne comprendo il motivo.

" Athena, sei sicura di volerlo fare? Ti fidi così tanto di quel Rafael?"

Kilian è sempre stato diffidente con tutti, fino a poco fa ha detto la stessa identica cosa su Kin. Perché è così schivo nei confronti di coloro che non fanno parte del branco? È come se fosse sempre sulla difensiva quando si tratta degli estranei.

" Lo conosco quello sguardo ragazzina. Sei convinta che io abbia difficoltà a socializzare con chi non conosco. Ma ti sbagli. Io sospetto solo di coloro che reputo delle possibili minacce e voglio dirti che il più delle volte ci ho sempre preso."

A cosa si riferisce? O più che altro a chi?

" Stai alludendo a qualcuno in particolare per caso?"

Non so perché ma mi sento punta nel vivo.
Mi giro verso di lui e lo incito a continuare il suo discorso. Voglio che vada fino in fondo.

" Tua madre Camilla. All'epoca dei fatti non era propriamente dalla nostra parte. Fortunatamente poi nel tempo le cose sono cambiate. Tuttavia all'inizio nessuno si è accorto del suo doppio gioco, persino Viktor era talmente cieco da non accorgersi che in realtà fosse una nostra nemica. Ma io no. Io ci vedevo benissimo solo che nessuno voleva credermi. E adesso sto facendo la stessa cosa con te scricciolo. Lo faccio per il tuo bene. Tu, come tuo padre, avete troppa fiducia nel prossimo. Da una parte è un pregio, ma dall'altra può rivelarsi un grande difetto. Perciò voglio solo che tu stia attenta e che mantenga alta la guardia.
Perlomeno fallo frontalmente, a guardarti le spalle ci penserò sempre io."

Mi sorride.
Anche se in qualche modo mi sono sentita offesa quando ha nominato mia madre, capisco perfettamente che ciò che mi vuole dire. Io apprezzo il fatto che voglia proteggermi, lo ha sempre fatto fin da quando ero piccola. È sempre stato pronto ad afferrarmi ogni volta che cadevo.
Per questo per me, lui è come se fosse davvero uno zio. O perlomeno un fratello maggiore che non ho mai avuto.

" Grazie."

Questo dolce momento però viene interrotto da quelle due pesti che mi ritrovo come cugini.

" Ma che scena commovente. Vero Dam?
Vorrei piangere però credo di aver esaurito tutte le mie lacrime quando ero rinchiuso in quella gabbia."

Mi scappa da ridere. Credo che per la prima volta si siano spaventati davvero. Pensavo che questa esperienza li aiutasse a maturare ma mi sbagliavo di grosso. Sono peggio di prima.

Quando cresceranno?

" Hai ragione Nic. E lo sai di chi è tutta la colpa? Ma della nostra cara cuginetta per averci trascinati in questo guaio."

Cosa? Piccoli bugiardi che non sono altro!
Li prendo entrambi dalle orecchie e gliele tiro abbastanza da farli piegare in due.

" Ma se siete stati voi che avete minacciato di raccontare tutto ai miei genitori se non vi avessi parlato di Rafael e della missione! Siete davvero delle canaglie!"

" Athena! Smettila! Tra te e Kilian credo che prima o poi ci farete diventare sordi!"

Forse non è una cattiva idea così smetterebbero di impicciarsi negli affari degli altri!