Partenza

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Mi trovo in una situazione scomoda, di quelle che non augurerei a nessuno.
Da una parte vorrei raccontare tutto a Byron, confidarmi con lui, togliergli quell'espressione addolorata dal viso, dirgli che tra me e Rafael non c'è nulla. Purtroppo però le cose non stanno così. Ho un legame, ancora non so di che tipo, con il lupo che mi salvò anni fa. Perciò... quale dovrebbe essere la mia risposta alla sua domanda?

" Spezzagli il cuore, come lui ha fatto con te."

Cosa? Chi ha parlato?

D'istinto mi guardo attorno per cercare la provenienza di quella voce. Ma a parte me e il mio compagno attorno a noi non c'è nessuno.
Forse l'ho immaginato?

" Affatto, è reale come lo sono i sentimenti che che dentro di te stanno piano piano crescendo per Rafael. Perciò quale sarà la tua scelta giovane lupa?"

Perfetto sto impazzendo. Sento qualcuno che parla nella mia testa. Forse tutto questo stress mi sta portando alla follia. Devo smetterla di tormentarmi.
E poi se ci penso è vero, Byron ci ha messo pochi secondi per rifiutarmi e non gli è importato minimamente di ferirmi perciò perché dovrei avere dei riguardi nei suoi confronti? Quegli stessi riguardi che lui non ha avuto per me?

" Non devo darti nessuna spiegazione. Come hai detto tu alla festa, ognuno deve andare per la sua strada, di conseguenza ciò che io faccio o non faccio non sono affari tuoi. Tornatene a casa tua con la coda tra le gambe e non venire più qui."

È sbalordito. Non riesce a credere alle parole che ho appena pronunciato. In realtà anch'io sono scioccata dal modo in cui le ho dette. Ho usato un tono duro, cattivo, che solitamente non mi appartiene. Che mi succede? Quando mai sono stata così perfida?

" Athena..."

I suoi occhi, i suoi bellissimi occhi zaffiri, mi stanno mostrando tutta la sofferenza che gli ho causato. Dovrei sentirmi felice, contenta di averlo rifiutato come lui ha fatto con me, allora perché sento una stretta al cuore?
Come se qualcuno lo avesse preso tra le mani e lo stesse stringendo, con l'intento di distruggerlo.
Credo sia dovuto al legame tra di noi, mi sta dando dei segnali precisi, mi sta dicendo che ho appena ferito l'altra metà di me: il mio compagno.

Mi sento così combattuta. Non riesco più a capire cosa devo fare. Ho la testa confusa, mi sento ad un bivio e non so quale direzione prendere.

" Hai ragione, sono stato io a cominciare. È colpa mia se ti ho allontanata in quel modo. Le mie aspirazioni in quel momento hanno preso il sopravvento ma... subito dopo averti detto quelle frasi me ne sono pentito amaramente. In più vederti tra le braccia di un altro, mentre ti sfiora la schiena o tocca il tuo volto, ha provocato in me una tale gelosia da diventare cieco. Così ho deciso che anche se sarà difficile e ci vorrà del tempo, ti riconquisterò, diventerai di nuovo mia. Non ti lascerò a nessun altro che non sia io."

Byron... non l'ho mai visto così determinato prima d'ora.
Il mio istinto mi dice di saltagli addosso e abbracciarlo. Ma la voce dentro di me dice altro.

"Lo perdonerei così in fretta? Sei così debole Athena?"

Basta. Sono stanca di questo conflitto interiore. Non ne posso più!

Mi alzo di scatto dal tavolo e decido di andarmene alla svelta. Devo assolutamente rimanere da sola, ho bisogno di pace e tranquillità.
Ho la testa che mi scoppia.

" Scusa ma, non posso più intrattenermi in tua compagnia. Ho delle faccende da sbrigare. Ne riparliamo un'altra volta. Ah un'ultima cosa, puoi rimanere quanto vuoi, prima sono stata davvero scortese con te. Mi dispiace."

Il suo sguardo torna sereno. Sembra che le mie scuse lo abbiano rasserenato un po'. Beato lui, io invece sento come una tempesta dentro di me che sta per spazzare via tutto ciò che trova sul proprio cammino.
Devo assolutamente calmarmi.

La Maledizione della Prima LunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora