Capitolo 22

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POV'S PERCY

Mi sveglio di soprassalto, impensierito per la scena che ho visto. Non mi rendo conto che c'è Annabeth seduta accanto a me finché non mi parla

-Percy sta calmo sono io-

-Dei Annabeth! Mi hai fatto spaventare!  Che ci fai qui?-

-Scusa non riuscivo a prendere sonno e sono venuta ma tu dormivi. La coda strana è che stavi sudando come se corressi. Tutto a posto?-

-No. Abbiamo un problema.- racconto ad Annabeth ciò che ho sognato e lei annuisce.

-Sì abbiamo un grosso problema. Sai per caso quando può essere successo?-

-Purtroppo no. É difficile capire che ore sono nell' Ade. Ma è passata una settimana da quando abbiamo ricevuto quel messaggio/sogno quindi, secondo i miei calcoli, non dovrebbero essere troppo lontani dal campo-

-Dobbiamo dirlo a Chirone- scuoto la testa e lei mi guarda male

-se glielo diciamo- le dico- lui manderà una squadra di ricerca e lo dirà al campo Giove e quindi a Frank. Inoltre è piena notte domani Frank tornerà è meglio se glielo diciamo domani e lo facciamo noi.- lei, titubante, annuisce.

-ora vado, notte Percy-

-Devi proprio andare? Tanto ormai nessuno si meraviglia che sei qui- ribatte io, facendole posto sotto le coperte

-Sai, puoi essere molto convincente alle volte-

-lo so. Su vieni qui-. Lei si toglie le scarpe e entra sotto le coperte. Io la circondo con un braccio e lei appoggia una mano e il viso sul mio petto. Dopo un po si addormenta e, ascoltando i suoi respiri, lo faccio anche io.

POV'S ANNABETH

Mi sveglio con il profumo dell' acqua salmastra che emana. È sveglio e mi sta guardando. Non si è mosso di un centimetro per non svegliarmi presto perché so che si sarà svegliato molto prima di me.

-Che ore sono?- gli chiedo

-Le 4:50 del mattino-

-E tu quando ti sei svegliato?-

-Circa 45 minuti fa. Ma non volevo svegliare te- mi risponde lui

-Già l' avevo intuito-. Mi metto a sedere e lo bacio. Lui sorride e poi mi bisbiglia all' orecchio 

-Sai, non mi dispiace averti tutta la notte tra le mie braccia- lo guardo in quei suoi occhi verdi e mi ci perdo, sognando come sarebbe la nostra vita se.. bhe se non fossimo Semidei.

-Non dispiace neanche a me- dico io alla fine. 

-Vado a farmi una doccia, tra poco dovrebbe arrivare Frank al Campo e poi andremo a parlare con Chirone, okay?-

-Okay. Io vado ci vediamo al Padiglione per la colazione-. Lui esce da sotto le coperte e va a farsi la doccia, io mi rimetto le scarpe e mi avvio verso la casa 6. Naturalmente doveva esserci un miracolo in atto affinché tutti dormissero e non venissi scoperta, ma ovviamente non c' era alcun miracolo. Infatti fuori dalla porta c' erano Malcom e... Johanna. Provo a oltrepassarli ma senza successo perchè Malcom mi nota e mi chiede

-Dove sei stata stanotte Annie?-

-Lo  sai dov' ero. Non riuscivo a prendere sonno. E comunque non devo mica rendere conto a te per quello che faccio-

-Ma certo scusa, ora non posso nemmeno informarmi su dove se ne va la mia sorellina nel cuore della notte-

-IO NON SONO LA SORELLINA DI NESSUNO!- sbraito io a Malcom -Inoltre non sono un' idiota, so quello che faccio, e nè tanto meno sono una bambina! Sono anche più grande di te. Ora devo sbrigarmi, abbiamo un altro problema- 

-che problema Annabeth?- lo ignoro e me ne vado. Dopo mezz' ora vado al padiglione per la colazione. Proprio mentre finiamo di mangiare, l' Aquila Frank atterra nel prato antistante al padiglione e ci viene incontro.

-Abbiamo notizie di Hazel e Nico?- dice lui

-Forse è meglio che ne parliamo con Chirone, da un' altra parte- dice Percy prima che io potessi parlare. Dapprima Frank ci guarda male ma poi annuisce e andiamo verso l' arena di tiro con l' arco, dove Chirone sta dando lezioni in questo momento.








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