È passato ormai più di un anno e mezzo da quando si è iniziato a parlare di DAD,didattica a distanza, per far fronte ai limiti imposti dalla pandemia di covid-19 riguardo alla scuola.
Seppu con molti problemi noi studenti siamo riusciti a non perdere completamente questi anni di scuola ma, prossimi (si spera) alla fine dell'emergenza sanitaria mi sorge una domanda: cosa ne sarà della DAD?
La logica mi suggerisce che potrebbe essere utilizzata come sostegno alla didattica in presenza: è il caso di alunni con impossibilità di andare a scuola, magari per un intervento medico, per molti giorni (come praticamente sta venendo utilizzata in questo periodo quando ci sono uno o due persone positive al covid); un altro modo per sfruttare la dad sono i corsi on-line con gente proveniente da più città magari lontane per cui è difficile trovarsi in un luogo: personalmente partecipo alle Olimpiadi di astronomia e il comitato organizza lezioni di preparazione in questo modo che trovo sinceramente molto comodo. Oltre a questi due esempi non trovo altro modo di usare la dad perché i limiti tecnici rimangono: il maggior problema è la scarsa interattività tra docenti e studenti; molti professori non chiedono le videocamere accese neppure fanno domande, inoltre a quelle poche poste non viene data risposta portando a una successiva domanda: "ragazzi, mi sentite?", legata al fatto che le connessioni sono instabili e c'è il rischio che la lezione si interrompa, cosa che non in una lezione in presenza non può accadere; inoltre c'è da dire che poche scuole (sul totale) sono dotate di una buona attrezzatura per collegarsi a internet oltre a professori all'avanguardia, e, seppur il rimedio possa semplicemente essere il rinnovamento delle tecnologie, le nostre scuole hanno un mucchio di altre criticità più rilevanti, come edifici pericolanti o peggio la mancanza di personale, dunque sarà difficile ovviare al problema tecnologico in poco tempo.
Un'altra difficoltà è la mancata interazione faccia a faccia: in un mondo sempre più digitalizzato in cui si parla di mondi virtuali, usando più la dad (per qualunque motivo) della didattica in presenza si rischia di perdere il contatto con la realtà; realtà in cui confrontarsi di persona con un professore, che invece percepiremmo invece solo come uno schermo che parla.
Un fatto che sembra positivo é la possibilità di svegliarsi poco prima della lezione; facendo questo però nella mia esperienza e chiedendo anche i miei amici ho notato che si va a letto più tardi perché il solo fatto che non doversi preparare la mattina per uscire fa sentire più tranquilli, di conseguenza le ore di sonno sono le stesse, se non di meno.
In conclusione la DAD è uno strumento sì utile che ci ha aiutato in questo anno e mezzo di pandemia e continuerà a fare fino alla fine, ma che non può assolutamente sostituire o aiutare la didattica in presenza, se non nei casi descritti, alla luce di tutti i suoi lati negativi.
STAI LEGGENDO
Riflessioni
Saggisticaappunti dei miei pensieri divaganti che finalmente ho deciso di scrivere