25 Giugno 1891
Il ballo organizzato dalla famiglia di Rose, la misteriosa ragazza in compagnia di Cotton, si sarebbe tenuto quella sera.
Josephine dopo aver inviato la sua lettera al fratello Edward in cui gli raccontava gli ultimi dettagli di quelle settimane in campagna, inizò con i preparatativi per la festa. Nonostante il pensiero e la nostalgia dei suoi cari a Londra sapeva che quel briciolo di normalità poteva servire a vagarsi e a scollarsi da dosso tutta quella tristezza. Del resto aveva appena diciannove anni, sebbene negli ultimi mesi se ne sentisse venti in più.Claudette, Rebecca e Jospehine pronte per la serata si diressero con la carrozza verso la dimora dei Majer, Claudette aveva il volto più rilassato sebbene ogni giorno il pensiero del figlio le bussava nella testa, purtroppo da Londra non giunse nessuna novità, nessuna speranza all'orizzonte che ponesse fine a quella agonia.
Capirono che erano vicine all'abitazione dal suono dei violini in lontananza, man mano che si avvicinavano la casa diventò sempre più visibile, era grande, bianca e illuminata. La luna piena e le stelle creavano un atmosfera davvero suggestiva, sulla destra un grande lago incorniciava il luogo.
Scesero dalla carrozza, il ticchettio dei loro tacchi sulla ghiaia sotto ai loro piedi, l'odore degli alberi in fiore, il rumore dell'acqua in lontanza, era davvero un posto delizioso.
Furono accolte dalla servitù, la grande porta di ingresso spalancata, la sala già piena di gente i fiori in ogni angolo e la musica di una piccola orchestra rendevano l'inizio del ballo di per sè promettente.
Rose scorse le tre donne da lontano e si avvicinò con movimenti fluidi e con camminata elegante, era bella nel suo abito lavanda, i capelli scuri intrecciati e le guance rosee la rendevano una piccola fata dei boschi. La ragazza rappresentava indubbiamente una spina nel fianco per Josephine, non c'era dubbio, era davver gelosa di Rose.
<<Oh siete giunte, finalmente! Che piacere vedervi...Siete stupende...avete avuto difficoltà lungo la strada?>> chiese calorosamente Rose.
<<No cara, ti ringrazio, il posto è incantevole e siamo felicissime di esser qui, finalmente un ballo per aprire l'estate!>> esclamò Claudette felice.
Alle spalle di Rose giunsero i signori Majer incuriositi dalle attenzioni di Rose nei confronti delle tre donne.
<<Buonasera signore, sono Rufus Majer e questa è mia moglie, Diana Mortensen, piacere di fare la vostra conoscenza>> disse il signor Majer con voce roca.
<<Buonasera signori Majer, sono Claudette Cliffer e le due deliziose fanciulle sono le mie figlie, Rebecca e Josephine, vi ringraziamo per l'invito e mi congratulo per la vostra splendida dimora, è tutto davvero impeccabile>> disse Claudette.
<<Cliffer...sospirò Rufus...oh lei è la moglie del Dottor Cliffer, suppongo?>> disse Rufus toccandosi i baffi, Diana quasi sussultò non appena capì di quale medico si trattasse, fatto che non sfuggì di certo alla cara Claudette facendola sprofondare nell'imbarazzo.
<<Oh beh... vi auguro davvero una piacevole serata>> concluse Rufus percependo l'imbarazzo della cara Claudette.Dopo una mezzora di balli, Josephine decise di sedersi per riposare i piedi stanchi, i tacchi le facevano davvero male, non era più abituata a ballare così.
Rebecca, non aveva smesso di ballare neanche un secondo, attirando l'attenzione di Ronald, il fratello di Rose. Del resto Rebecca stava crescendo e la sua bellezza non passava inosservata.
Josephine decise di prendere una boccata d'aria, l'aria bollente nella sala, data dalle molte persone, quasi le fecero mancare il respiro. Si diresse verso il giardino nel retro della sala da ballo, lontana dagli occhi indiscreti delle numerose dame che di tanto in tanto lanciavano occhiate sia a lei che a Rebecca. Claudette, per sua fortuna, chiacchierava con vecchie amiche, anche lei sembrava divertirsi.
L'aria fresca della sera diedero immediato sollievo alla pelle accaldata di Josephine, osservava il cielo pensando ad Edward, pregando che stesse bene.
<<Ah eccoti qui...>> la voce di Rose interruppe i pensieri di Josephine.
<<Oh si...faceva molto caldo, ho deciso di prendere un pò di aria...>>
<<Vorrei chiarire due cose, cara Josephine...>> interruppe Rose in modo sgarbato << ti ho invitato qui semplicemente per osservarti, non di certo perchè avevo voglia di averti al mio ballo...sia chiaro...vedi...ho capito dagli occhi e dall'atteggiamento di Cotton un certo interesse nei tuoi confronti... forse non lo sai ma io e Cotton siamo lontani cugini... e nonostante il mio matrimonio sia oggetto di trattative tra la mia famiglia e quella dei Parrens, non escludo un colpo di scena...potrei riuscire ad irretire Cotton e farlo mio...mi son spiegata?>> concluse Rose con uno sguardo maligno.
La finta gentilezza di Rose era stata architettata solo per mettere in guardia Josephine, aveva ragione a pensare che sotto a quell'atteggiamento si nascondesse altro.
Josephine prese coraggio, guardò negli occhi la bella Rose e disse in modo pacato << Non capisco... di che cosa ti preoccupi...se sei sicura delle tue armi di seduzione per quale motivo hai deciso di volermi qui sapendo che Cotton mi avrebbe vista, se sei così certa di un suo interesse nei miei confronti dovresti cercare di allontarmi da lui...ma ti svelo un segreto...non penso che ti libererai facilmente di me, Rose...tengo molto a Cotton e lotterò per averlo>>
Rose rimase immobile con gli occhi sgranati, non pronunciò altro e Josephine rientrò nella grande sala in cerca di Cotton.

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I Cliffer
RomanceLondra 1890, la famiglia Cliffer è una nota famiglia dell'alta borghesia londinese. Dietro alle vite tranquille di questa famiglia si celano segreti, scandali, amori, tragedie. Ma tutto ha inizio durante un ballo poco prima di Natale, il corpo di u...