Furono ore di trepidante attesa, nessuno risciva a capire cosa fosse successo, Claudette invitò tutti alla calma, si mise sulla poltrona con un libro cercando in tutti i modi di non dare troppo nell'occhio. Era terribilmente in pensiero ma non voleva far preoccupare i nonni e i figli.
La sorella di Claudette e i fratelli del marito decisero di tornare a casa pregandola di tenerli informati, non erano convinti di voler lasciare da sola la donna e gli anziani genitori ma non potendo fare altro rimasero sino alle due del mattino. Un'ora dopo dei due Cliffer ancora non si vedeva l'ombra.
Josephine andava avanti indietro per il corridoio della casa, in preda al panico più assoluto.
Sentirono il rumore della porta chiudersi e i passi pesanti di qualcuno, era il Dottor Cliffer senza Edward.
<<Claudette, Rebecca, Simon, Jopsephine...venite nel mio studio, devo parlarvi di un fatto molto grave>>
Furono ore angoscianti e piene di domande
<<Come ha potuto fare questo..Edward?>> gridò tremando Claudette.
Era saltato fuori che le impronte digitali di Edward furono trovate sopra l'arma del delitto che avrebbe ucciso Sir Ball. Non si era trattato di suicidio ma di un efferato omicidio che vedeva il maggiore dei figli Cliffer al centro delle indagini.
Josephine si sentiva come protagonista di un incubo senza fine, cosa c'entrava Edward con il signor Ball? Non li aveva mai visti parlare durante le tante feste della società, mai nessun legame, se non cenni di saluto per strada e convenevoli. Oltretutto Edward detestava la nobiltà.
Alle sei del mattino riuscì ad addormentarsi consapevole di una cosa, suo fratello non avrebbe mai potuto uccidere quell'uomo.25 Dicembre 1890
Alle dieci del mattino il quartiere era già informato sui fatti, Edward indagato per omicidio e la famiglia al centro di un enorme scandalo.
Giunsero in casa i parenti, piuttosto scossi per Claudette che faticava a stare in piedi. I nonni cercavano di tirar su il morale convinti dell'innocenza del nipote, le cuoche cucinarono più del dovuto per sopperire alla mancanza di sonno e allo stress generale.
Fu un pomeriggio molto triste per la famiglia, cercano di allietarlo con qualche canzone ma nessuno sembrava tranquillo.
I fratelli del Dottor Cliffer duscussero con il fratello su quale avvocato scegliere per scarcerare Edward. Avrebbero scelto il più costoso fra tutti se fosse stato necessario, anche loro erano certi dell'innocenza di Edward.
Il Natale passò e con lui anche il ricordo di una famiglia un tempo felice, perfetta.28 Dicembre 1890
In città ormai tutti sapevano di Edward e del suo coinvolgimento nelle indagini, fu chiamato l'avvocato Christopher Floor, un ottimo avvocato molto conosciuto in città e che vantava di ottima fama.
Ascoltò la testimonianza di Edward, una cosa era certa. Il ragazzo non era presente alla festa, nel foglio delle presenze di quella sera il suo nome non apparve sottolineato. Chiaro segnale che qualcuno stava cercando di incastrarlo.
Ma allora come era possibile che l'arma del delitto, un ferro ospedaliero trovato nei piani superiori del palazzo, nel punto dove era precipitato Sir Ball avesse l'impronta di Edwad. Si trattava di uno strumento a cui avevano accesso solo medici e infermiere. Dunque se qualcuno davvero voleva incastrarlo, doveva per forza far parte di uno studio medico o dell'ospedale dove Edward lavorava e faceva interventi chirurgici.3 Gennaio 1891
Le indagini proseguivano serrate, per la famiglia Cliffer ogni giorno poteva rappresentare la speranza di una scarcerazione. Il Dottor Cliffer tornò a lavoro nonostante la moglie non fosse d'accordo, l'omicidio di Sir Ball aveva generato uno spartiacque in società, c'è chi credeva ciecamente nell'innocenza del ragazzo, chi invece mostrava dubbi, altri adirittura lo davano colpevole per via del suo carattere schivo e taciturno.
Rebecca e Josephine si resero conto, durante i pomeriggi nella sala da the, degli schieramenti riguardo agli eventi, c'era chi le salutava calorosamente e chi invece distoglieva lo sguardo immediatamente. Fu proprio Josephine ad insistere nell'uscire e continuare la vita di sempre, Rebecca non era dell'idea, temeva che una tale esposizione le avrebbe date in pasto a cattiverie e calunnie gratuite.
Quell'evento che tanto l'aveva scossa portò in Josephine saggezza, nonostante la drammaticità della situzione e un fratello in carcere, si sentiva cambiata, in positivo. Si sentiva più matura e meno insicura nei confronti della vita, sapeva che doveca affrontare la realtà, nonostante tutto e tutti.
Quell'evento aveva cambiato la vita non solo sua ma di tutta la famiglia, Simon aveva smesso di metter in ridicolo la famiglia con i suoi atteggiamenti, per la prima volta si stava mostrando maturo e responsabile, non tornava tardi la sera e lavorava sodo.
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I Cliffer
RomanceLondra 1890, la famiglia Cliffer è una nota famiglia dell'alta borghesia londinese. Dietro alle vite tranquille di questa famiglia si celano segreti, scandali, amori, tragedie. Ma tutto ha inizio durante un ballo poco prima di Natale, il corpo di u...