My enemy.

I Black e Narcissa

«Giuliana...» mi sentì chiamare da Black
«Che c'è? Non è bastato?» mi girai verso di lui
«Io...dovevo farlo» ansimò
«Sei davvero un'idiota...ai piedi della tua famiglia perché non hai il coraggio di prendere la tua vita in mano e fuggire da tutto questo schifo... Sirius aveva ragione» lo guardai dall'alto verso l'alto.

Stette zitto. Aveva incassato il colpo. Lo vidi ragionare sulle mie parole, le analizzava e concludeva che sì, avevo ragione.

Alla fine dei conti lo pensavo, ma gli volevo troppo bene per dirglielo.

Non che io e lui ci conoscessimo da molto, anzi, non ci conoscevamo quasi affatto.

Però è come se sapessi che non era come gli altri.

«Se solo fosse facile» tentò di difendersi
«Non lo è, ma non ci hai mai nemmeno provato. Sirius l'ha fatto» dissi mantenendo quel tono glaciale che avevo assunto.

«Io non sono Sirius.» si innervosì
«Lo so. Ma non sei nemmeno furbo.» dissi
«Sai cosa sarebbe poco furbo? Farsi uccidere dalla propria famiglia perché non si rispettano i criteri. Credi che a me piaccia uccidere? Maledire? O qualsiasi altra sciocchezza che toglie il respiro alle anime umane? Te lo dico io cos'è furbo, avere potere.».

Annegò ogni mio dubbio, era cambiato. Non era più il ragazzino che al promo anno stava solo ai piedi di Mulciber e Rosier per potere, no,bora lui orchestrava i giochi.

I Black hanno sempre amato organizzare queste cose, se non lui, Narcissa.

Avevo sempre pensato che chi scappava da questa vita aveva coraggio, ma lui non avendone per fuggire ne dimostra stando lì, con quelle persone sudice e prive di buon senso.

Stava veramente dalla parte di Lord Voldemort per la sua famiglia o perché lui amava stare al centro del circo?

«Bene Black, vivi alla luce dell'ombra. Magari qualche tuo amichetto ti donerà abbastanza potere da capire quanto schifo fai ad accettare questa vita.»

Volevo andarmene da quei corridoi.

Freddi e umidi.

Non tornai nemmeno nella mia sala comune però, andai direttamente in biblioteca.

Volevo sapere quanti Black furono diseredati per aver disobbedito agli ordini o fatto qualche cazzata.

Entrai e mi diressi subito agli scaffali dove vi erano tutti gli alberi genialogici, volevo sapere.

Per curiosità, ecco.

Cercai e trovai Weasley, Abbot, Paciok, Finnigan, Thomas, Zabini, Parkinson...e gli altri?

Girogavai per i corridoi in cerca del cognome "Black" ma non vi era traccia.

A dir la verità mancavano anche altri cognomi...Mulciber, Rosier, Malfoy, Potter, Mckinnon...dove sono?

Mi sedetti su una sedia riflettendo su dove potessero essere queste Casate, non trovando però, nessuna soluzione concreta.

Vidi passare Narcissa con in mano un grosso accumulo di libri e si stava avvicinando a me.

«Ti vedo spesso qui» disse mantenendo il suo tono altezzoso
«Sì, è calmo» risposi.

Perché stava parlando con me?

«Devi solo saperle cercare, cercavo questo libro introvabile a chi non sa cercare» mi mostrò un libro dalla copertina vecchia ma non trasandata.

Se ne andò.

Senza dire nient'altro.

Introvabile a chi non sa cercare?...

Il reparto proebito.

Mi alzai e mi diressi lì cercando di non farmi vedere da nessuno.

Questo reparto era in una stanza a parte della biblioteca.

Non aveva finestre, solo un lampadario a candele che però non era acceso, quindi mi feci luce con la bacchetta.

Trovai lo scaffale, suppongo, giusto e mi misi a cercare.

Trovai molte famiglie che conoscevo, alcune di qui avevo sentito parlare, altre erano amiche di famiglie, e altre famosi Mangiamorte.

Dopo un po' trovai Black e, dato che nessuno passava per di là, decisi di portare con me il libro.

Lo avrei analizzato meglio in stanza.

Tornai in sala comune cercando di rimanere più furtiva possibile e lasciai il libro in stanza dato che a breve si avrebbe pranzato.

Scesi in Sala Grande e trovai Lily ad aspettarmi abbastanza in ansia

«Come sta Emm?» mi chiesa
«Non lo so...non sono stata a trovarla» dissi abbattuta
«E dov'eri?» chiese stranita
«Studiavo» mentí.

Lei ci credette e andò a sedersi al suo tavolo, dove James non perse tempo a consolarla.

Iniziai a mangiare non curante degli sguardi che mi arrivavano, da Black, ma non Regulus Black.

I'M BAAACK. ECCO IL NUOVO CAPITOLOOO