Erano passate due settimane da quel giorno, mi divertii molto con loro ma per il restante tempo non sapevo che fare.
Emmeline è finalmente uscita dall'infermeria e ha ripreso la sua routine.
Sono felice per lei.
Volevo convincerla a dire a Silente ciò che è successo, ma lei non voleva.
Diceva che è troppo pericoloso o che magari le farà qualcosa.
Non riusciva a capire che potrebbe fare ancora del male.
Non sapevo nemmeno come si chiamava lui. Credo Alex...o Alexis...Alexander? Vabbè una roba simile.
Oggi c'era il giorno libero quindi niente lezioni, ma dal tronde, non c'era molto da fare.
Sarei andata con Emmeline a fare shopping forse, ma aveva un'appuntamento con Sirius.
Avete capito bene, Sirius Black.
Alla fine gliela avevo presentata ed erano usciti a bere qualcosa in giro.
Per quanto riguarda James, lui era con Lily.
Credevo si stessero frequentando ma non ne avevo ancora la prova certa.
Remus, probabilmente, dava ripetizioni a Peter. Poverini anche la domenica devono studiare.
Decisi di andare a fare un giro per il bosco, tanto per fare qualcosa, e, magari, avrei parlato un po' con Hagrid.
Mi vestì e uscì della stanza e poi dal castello, incamminandomi per la selva oscura.
Sì mettiamoci a fare Dante.
Camminai pensando anche al fatto di non aver visto Regulus in questi giorni. Era sparito.
Non che io ci tenessi, prima avrei fatto i salti di gioia nel vederlo, ma mi sento in colpa pensando che devo illuderlo e riferire tutto a Silente.
Perché avevo accettato? Avrei preferito starne fuori.
Ma avrebbe dovuto farlo qualcun'altra...
Pensavo a tutto ciò ma non vidi che stavo andando a sbattere contro qualcun'altro.
«Oh scusami» dissi
«Fa niente» disse.Parli del diavolo e spuntano le corna...
Regulus.
«Oh, anche tu qui?» chiesi
«Sì, ci vengo quando non ho niente da fare» rispose
«Non vai ad Hogsmead?»
«No, non avrei niente da fare lì» sorrise.Ci ritrovammo a camminare per i sentieri senza sapere nemmeno dove stavamo andando, però andava bene così.
«Oh, credevo stessi con i tuoi amici» sorrisi
«E tu? I tuoi?» chiese
«Tutti hanno che fare» risposi.«Come una bella ragazza come te non sa che fare?» rise
«No» risi «E un bel ragazzo come te?».Bello davvero.
«Dovrei studiare, ma nessuna materia è più interessante di te» disse
«Nemmeno Astronomia?» credevo scherzasse e scherzai anche io
«No, non se hai le stelle negli occhi» si fermò e mi fermai anche io.Mi mise una ciocca di capelli dietro gli occhi e si avvicinò a me.
L'aria attorno a noi sembrò assentarsi per secondo infiniti, quando invece ero io che trattenevo il respiro.
Ci avvicinammo sempre di più fino a far combaciare le labbra.
Fu un bacio lento, ma coinvolgente.
Non so quanto tempo passò, ma a me sembrò un tempo impossibile da calcolare.
Dopo una manciata di minuti ci staccammo per riprendere aria e ci guardammo negli occhi.
Che c'è Regulus? Anche tu ti sei perso nelle iridi della persone di fronte a te? A me capita spesso.
«Almeno abbiamo trovato che fare» rise e risi anche io.
______________________________________
Più il tempo passava più gli appuntamenti lì continuavano.
Letteralmente avevamo trovato che fare.
Stavamo lì a baciarci, senza fare domande su niente e nessuno. In modo tale da non rovinare l'atmosfera.
Non eravamo certi di niente, eravamo solo felici.
Di una cosa ero certa però; non lo avrei detto a Silente.
______________________________________ETTENZIONE:
Ora come ora la storia è finita, perché non ho idee, o meglio, è difficile metterle bene in ordine tenendo conto di ciò che scrissi in precedenza.
Se avrò idee tornerò, fino ad allora, purtroppo, questo è il finale.
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My enemy.
ФанфикCosa succede quando un piano non và come dovrebbe andare? ATTENZIONE: -linguaggio scurrile