Raggio di luna

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Era il 21 Dicembre, i tetti di Velaris erano ricoperti da soffici strati di neve, per le strade si potevano sentire bambini ridere lanciandosi palle di neve, e vedere il fumo uscire dai camini delle case. Ma quell'atmosfera magica venne rovinata da un'imprecazione che, miei cari lettori, venne sentita in tutta Prythian: "Per le tette della madre Az! Non puoi lanciarmi palle di neve in faccia! Rovinerai questo bel faccino" disse Cass accigliato, ma con un leggero sorriso furbo a tradire la sua rabbia, e scaglió Az nella neve.
Cassian e Azriel erano i fratelli per scelta e bracci destri del signore supremo della corte della notte Rhysand, che in quel momento stava ridendo per l'infantilità indistinguibile di Cass.
Tuttavia il divertimento finì quando Nuala, un'ombra con sembianza da donna, disse al signore supremo "Il momento è arrivato, vostra madre vi aspetta alla Corte degli incubi"; bastarono quelle poche parole a far sbiancare il più temuto signore supremo, le cui mani cominciarono a tremare, e subito i suoi fratelli gli furono ai fianchi, anche loro molto spaventati.
Per digerire la notizia volarono fino alla Corte, in un viaggio che sembrava interminabile e in compagnia del silenzio totale tra i tre.
Quando arrivarono in quella montagna, calarono le maschere di temibili guerrieri ed entrarono a passo certo e svelto fino alle camere regali della madre che stavo urlando per i dolori del parto.
Rhys le fu subito vicino, accarezzandole la fronte piena di sudore, e le guardò gli occhi blu notte con riflessi violacei proprio come i suoi; i due fratelli si posizionarono entrambi ai lati della porta incerti su cosa fare e preoccupati.
La donna li guardò tutti e tre e urlando disse "portatemi una qualche cazzo di droga per il dolore, idioti", la guaritrice all'altro lato del letto scosse la testa e disse che ormai mancava poco e che poteva vedere la testa.
Le urla della donna si intensificarono, Rhys poteva sentire la sua mano venire quasi fatta a pezzi dalla stretta della donna che raggiunse il suo massimo accompagnato da un lamento di dolore del signore supremo e una risata da parte della guaritrice.
"Un'ultima spinta mia signora" disse, e poi i tre Illyrian, i tre guerrieri più temuti, i tre uomini con ali da demone e sguardo d'acciaio, sentirono il suono più dolce al mondo: il primo pianto del loro piccolo fratellino, e lacrime calde uscirono dai loro occhi.
Il piccolino venne subito dato alle cure della seconda guaritrice più giovane, un'apprendista, che lo pulì con aria incerta e subito andò all'orecchio della levatrice anziana bisbigliando qualcosa; allora guardò l'ex signora suprema con sguardo preoccupato e disse "mia signora, è una femmina".
A quelle parole Rhys, prese la bambina tra le braccia e la porse alla madre la quale era consapevole che il marito avrebbe avuto una terribile reazione, poiché questo bambino era stato voluto per essere un futuro governante della Corte degli Incubi, ruolo per cui una donna era assolutamente indegna secondo lui.
La donna guardò il figlio maggiore negli occhi, e con gioia ma allo stesso tempo paura gli disse "giurami che la proteggerai. Rhys giurami che qualunque cosa accada tu la proteggerai", il giovane con lacrime sgorganti rispose "al costo della mia stessa vita".
Gli altri due guerrieri Illyrian con una mano sul cuore ripeterono le stesse parole e accarezzando prima la guancia della donna, andarono dalla piccola che aveva pelle candida, ciglia lunghe e scure che nascondevano grandi occhi viola che guardavano il fratello, piccoli boccoli corvini e due ali Illyrian alla vista morbide come velluto e nere come la notte.
Davanti quella piccola nuova vita si sentirono così impotenti e i loro cuori pieni di meraviglia.
Così suo fratello, il suo protettore, disse "Selene. Si chiamerà Selene, la dolce luna della mia vita", la madre inclinò la testa in segno di consenso.
Così nella notte più lunga dell'anno, quando la luna piena era alta in cielo, nacque Selene; la notizia si diffuse in tutta Velaris e ci fu musica tutta la notte e festeggiamenti per la nuova piccola principessa.
E in tutta quella gioia e allegria nessuno si preoccupó della reazione del padre, in quel momento alla corte d'Autunno per una visita al suo fidato amico Beron, vantandosi del suo nuovo erede maschio in arrivo.
Nessuno si accorse che al momento della nascita della piccola, le ombre nelle profondità della biblioteca si mossero in una danza, uscendo dal loro nascondiglio.

La corte di luna e sospiriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora