Felicità

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Selene si risveglió la mattina seguente nella sua stanza alla corte della Notte, sorridendo al pensiero  della notte precedente; si rigirò tra le coperte domandandosi se fosse stato un sogno o una dolce realtà.
Helion doveva averla riportata a casa mentre era addormentata tra le sue braccia, con una delicatezza tale da non farla svegliare.
Helion era così, un perfetto ossimoro: estremamente potente, maestoso e temibile... ma allo stesso tempo delicato e premuroso.
Si alzò dal letto avvolgendosi nella sua vestaglia di seta nera che le metteva in evidenza ogni forma, e si diresse nella sala da pranzo.
Silenziosa come un'ombra si sedette al fianco di Cassian che quasi non si strozzò per lo spavento.
-"Selene cazzo! Devi smetterla di camminare in questo modo!"
-"Mi dispiace Cass" rispose, mostrando il più innocente dei sorrisi.
Si servì una fetta di torta alle mele, mentre suo fratello e gli zii parlavano tra di loro.
Selene era come racchiusa in una bolla, nei ricordi della sera prima che le facevano arricciare le dita dei piedi.
Arrossiva al solo pensiero dei baci di Helion e dei suoi occhi ambra che le entravano nell'anima.
Sapeva che Helion aveva fatto in modo che il suo odore sparisse da lei, ma aveva paura che in qualche modo suo fratello potesse leggerle la
Mente, così decise di finire in fretta la colazione.
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Prima settimane e poi mesi passarono.
Gli incontri segreti e occasionali tra il signore supremo della corte del giorno, e la futura signora suprema della corte della notte divennero veri e propri appuntamenti per poi trasformarsi in una storia d'amore.
Helion capì che Selene era ciò che gli mancava: spensieratezza e felicità. Erano luce ed ombra, erano l'uno l'opposto dell'altra, e proprio forse per questo si completavano.
Amava osservarla leggere, amava girare con lei nella biblioteca, amava parlare con lei della loro giornata, amava baciarla, stringerla a se, condividere ogni piccola parte di se.
Selene amava vederlo impegnato nei doveri della propria corte, amava vedere quanto tenesse alla sua gente, amava dormire stretta tra le sue braccia, amava passargli le dita tra i capelli soffici, amava osservarlo dormire: era così imponente ma allo stesso tempo così fragile.
Lei capì che nella sua vita era ormai il suo sole, la sua allegria.
Tutto sembrava così perfetto.

La corte di luna e sospiriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora