La corte di primavera

117 2 0
                                    

Quando Madja varcò il confine che portava alla Corte di Primavera, le sembrava che l'inverno non avesse scalfito neanche un centimetro di quella terra.
I ciliegi erano in fiore, e vi erano meravigliosi cespugli di rose di ogni colore, che fiancheggiavano il viale che portava alla tenuta del signore supremo.
Passeggiando sotto il tepore primaverile, la donna cercó di sembrava disinvolta e non preoccupata per la saluta della sua principessa e del futuro erede della sua corte.
Arrivó all'ingresso dove la attendeva Goya, sua amica di infanzia, con cui condivideva, oltre che le sue doti da guaritrice, anche i più bei ricordi di una gioventù ormai passata da decenni.
Appena vide l'amica si strinsero in un caldo abbraccio, entrambe con occhi lucidi di emozione, visti gli anni trascorsi dall'ultimo incontro.
-"Cara amica mia. Come stai?" Chiese Goya.
-"sfortunatalmente preoccupata, possiamo parlare in un posto più appartato?"
La donna annuì e non percorsero l'ampio corridoio, imboccando poi delle scale che scendevano nei sotterranei della tenuta, dove si trovava la sua stanza.
-"abiti nei sotterranei?" Domandò con aria sorpresa
-"Sai meglio di me che il nostro signore supremo non è molto....mmmm....accomodante con la servitù"
-"Ma tu sei una guaritrice Goya! Non fai parte della servitù"
-"lo so amica mia, lo so. Purtroppo nella nostra corte vengono rispettati con rigidità i ruoli imposti dalle convenzioni sociali, e si può salire di livello solo facendo grandi favori al signore supremo. Comunque parliamo di te, come posso aiutarti?"
Ci furono minuti di pausa. Madja si guardò i palmi delle mani alla ricerca delle migliori parole con cui iniziare il discorso senza svelare il segreto della sua principessa, lo aveva promesso.
-"Alla mia corte ho un caso singolare, mai visto prima. Una donna, una Fae di alto livello con linea di sangue purissima, aspetta un figlio da un uomo altrettanto puro, e il bambino sembra avere bisogno di troppa energia....sta risucchiando quasi ogni forza della madre. Sembrerebbe che il corpo della madre non riesca a sostenere il bambino."
-"è una caso singolare, sai meglio di me che i Fae puri tendono a procreare esclusivamente tra loro. Non mi pare di aver mai sentito un caso simile..."
Goya cercò di esaminare tutti i casi passati di gravidanze difficili, ma non ne ricordò nessuno simile.
-"amica mia mi serve tempo per pensare, devo consultare il mio archivio....ho l'abitudine di segnarmi i casi più particolari come anche chi mi ha preceduto, ma mi ci vorrà del tempo. Perché non riposi dopo il lungo viaggio, mentre faccio le mie ricerche?"
-"Oh grazie cara, accetto molto volentieri."
Madja si distese sul letto della collega, mentre Goya iniziò le ricerche.
*************************
-"Madja.....Madja sveglia!" Bisbigliò
-"mh?"
-"Credo di aver trovato qualcosa.... A quanto pare, molto tempo fa, c'è stato un caso di incesto in cui due compenetri della corte d'autunno, i cui nomi non sono menzionati, hanno avuto un figlio. La gravidanza è stata molto sofferta perché il bambino sembrava succhiare le energie della madre fino purtroppo alla morte di quest'ultima durante il parto. Il bambino invece è sopravvissuto e ha preso possesso del titolo che spettava ai genitori... qui è aggiunto anche che sin da piccolo erano evidenti le sue eccezionali capacità.
Però questo coinvolge due membri della famiglia del signore supremo, in particolare due che si contendevano il titolo di futuri signori supremi, quindi Fae molto potenti..."
Goya si interruppe scrutando l'amica.
-"questa faccenda riguarda il tuo signore supremo?" Chiese con eccessiva curiosità
-"non posso aggiungere nulla, sai che alla base del nostro mestiere c'è la riservatezza" disse, con tono fermo, Madja.
-" Oh certo, certo." Sembrò ricomporsi, ma poi aggiunse :"riconosco quando menti, ti ricordo che siamo cresciute insieme....
Se non riguarda lui....riguarda un membro della sua famiglia? La sorella forse?"
-"non aggiungerò nulla Goya, mi dispiace. E se non hai nessun consiglio professionale da darmi, sono costretta ad andarmene."
-"Non ho nessun consiglio perché l'unico caso di cui abbiamo testimonianze si è concluso con la morte della madre del bambino. Mi dispiace ma non posso aiutarti"
-"ti ringrazio dell'aiuto comunque. Gradirei non raccontassi del nostro incontro a nessuno, e che lo considerassi come una confidenza tra amiche."
-"certamente cara."
Si strinsero la mano, e Madja ripartì per la sua corte, con il cuore spezzato e nessuna idea su come poter riferire al proprio signore supremo l'imminente morte della sorella.
Invece Goya, era in trepidante attesa per il ritorno del suo signore supremo, così da aggiornarlo sulla questione.  

La corte di luna e sospiriDove le storie prendono vita. Scoprilo ora