Capitolo 1

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Il vento muoveva le tende della camera, il sole batteva sulla coperta, e si sentiva il rumore delle onde del mare in lontananza, aprii leggermente gli occhi per poi richiuderli e riprendere a dormire. Ma poco dopo suonó il campanello della porta d'entrata. La voglia di alzarsi era pari a zero, sul piú bello che avevo ripreso il sonno. Qualcuno si divertiva a suonare il campanello senza staccare il dito,era insopportabile. Fu la volta buona che mi alzai dal letto. Mentre camminavo mi tappavo le orecchie per il suono fastidioso, i pantaloni strisciavano nel pavimento, fino a quando raggiunsi la porta e l'aprii di scatto. Saró stata intordita, ma davanti a me c'era Ayrton Senna impazziente, era venuto a cercarmi per la corsa mattutina. Ero sbalordita. Da addormentata mi svegliai immediatamente.
"Aspetta un'attimo, ma...tu sei Ayrton? Con fare sospetto
"Si... Elisabel...tutto bene?
"Ma tu non sei..." mi tappai la bocca
"Cosa sono..."
"Nulla nulla...tranquillo..." mi toccai la faccia e non sentii nessuna ruga in viso
"Sei sicura di star bene?" con fare preoccupato
"Certamente! "
"Hai dei atteggiamenti strani...meglio che vai a darti una rinfrescata " intanto con il braccio indicava il corridoio
"Vado subito. Aspettami "
Intanto che camminavo lui da dietro mi diceva
" peró sbrigati che dobbiamo andare a correre...già siamo in ritardo"
"Si arrivo" mamma quanto insiste
Corsi in bagno immediatamente, mi guardai allo specchio e tutto un tratto mollai un urlo. Ero completamente senza rughe i capelli erano cosí perfetti e lisci e la pelle meravigliosa con quella carnaggione tra lo scuro e il chiaro. Ero ringiovanita, non avevo piú quei quarantanove anni ma ne dimostravo venti.
Ayrton arrivó in bagno con velocità per vedere che succedeva, mi toccó la fronte per sentire se avevo la febbre. Intanto lo guardavo dritto negli occhi, lo volevo abbracciare e stringere forte, restare ore e ore alle sue braccia e dirli quanto mi mancava...anzi quanto ci mancava, rivederlo di nuovo era un sogno... Un sogno diventato reatà.
Mi vestii con una velocità estrema. Mi infilai un paio di pantaloni corti con una canotta e presi le scarpe vicino al bagno e le infilai. Peró un piccolo dubbio c'é l'avevo, volevo sapere se era realmente vero di essere tornata indietro con il tempo, perció mi recai in cucina dove sul muro si trovava il calendario di quell'anno. Chiusi gli occhi e li riaprii tutto su un colpo, ero nel 1990, era Gennaio e oggi era Martedí. Era scritto tutto in portoghese, il che vuol dire che ero in Brasile. Vicino di me c'era una casa, una casa fantastica, era la casa di Ayrton Senna. E lui ogni mattina mi veniva a prendere per la corsa mattutina, e da li che ci siamo conosciuti. Adesso la mia vita sta ricominciando da capo!.
Intanto Ayrton impaziente, continuava ad andare avanti e indietro tra il bordo piscina. Mi presentai da lui dicendo
"Possiamo andare? " intanto mi toccavo i capelli, incredula di essere ritornata giovane.
"Vamos!"

1990Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora