1. Incomprensioni con se stessi

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Mi svegliai per colpa di alcuni raggi del sole che picchiavano sul mio viso, svogliatamente mi alzai, presi il telefono e controllai l'ora, erano le 07:50 e tra dieci minuti iniziava scuola, impanicato mi misi le prime cose che trovavo nell'armadio andai a prendere lo zaino e mi diressi verso scuola correndo.

Non mi sono ancora presentato, sono Hinata Shoyo frequento il liceo Karasuno, sono del primo anno e faccio parte del club di pallavolo.

Appena arrivo corro verso la mia classe, perfortuna deve ancora arrivare il prof, mi siedo al mio solito banco non prestando minimamente attenzione alla lezione appena iniziata. Annoiato girai la testa e mi ritrovai gli occhi di Kageyama puntati addosso, arrossi violentemente per poi guardare fuori dalla finestra, non lo sopportavo proprio, era nel mio stesso club ma non andavamo tanto daccordo.
Finalmente finì questa giornata di scuola e mi diressi verso l'uscita, non facendo attenzione alle persone attorno a me, caddi sopra a kageyama, appena alzai lo sguardo lo vidi con quella sua espressione arrabbiata mentre mi scrutava il viso, mi alzai e iniziai a correre per poi incamminarmi verso casa.
Appena arrivai trovai già pronto a tavola, mia madre aveva preparato del riso freddo, mi chiese subito come era andata a scuola
"noioso come al solito, niente di nuovo" dissi ripensando al momento in cui caddi sopra kageyama, rabbrividii a quell'immagine e andai in camera mia per iniziare a prepararmi.
Entrai in bagno togliendomi la maglia per poi aprire il rubinetto della doccia, mi spogliai e mi ci buttai dentro, appena finí mi diressi in camera mia con solo l'asciugamano in vita.
Ma appena entrai non ero da solo, c'era kageyama seduto sul letto che mi guardava, subito dopo divenne tutto rosso in faccia, era così carino con quell'espressione.
HINATA COSA STAI PENSANDO
preso dalla vergogna lo sbattei fuori da camera mia per vestirmi, subito dopo lo feci rientrare.
"Cosa ci fai qui?" gli chiesi mentre mi guardava con io suo solito sguardo glaciale
"In realtà non lo so, ma mi sono ritrovato davanti casa tua inconsciamente"
lo guardai perplesso, si ricorda della mia esistenza fuori dal campo?
"beh allora andiamo agli allenamenti insieme?" gli chiesi mentre mi facevo rosso, mi guardò per un'attimo e poi annuì.
Non ho mai capito questo ragazzo, era sempre stato per conto suo e ora si ritrova sul mio letto mentre decidiamo di andare insieme agli allenamenti

KAGEYAMA POV

Ero appena uscito da scuola e vidi il piccoletto correre, decisi di seguirlo, non so per quale motivo in realtà, ma sentivo il bisogno di parlargli, anche se non sapevo di preciso di cosa, bussai alla porta e sua madre mi aprì, sfoggiò uno dei suoi sorrisi più belli per poi dirmi di andare in camera di Hinata dove molto probabilmente lo avrei trovato.
C'era la porta aperta in camera sua così decisi di entrare, non c'era nessuno.
Un senso di panico iniziò a girarmi nello stomaco

"perché sono qui?"

"da quando in qua mi importa qualcosa di lui?"

stavo per andarmene quando entrò con solo un'asciugamano in vita, sentii le guance andarmi a fuoco, lui rimase lì a fissarmi fino a quando non mi buttò fuori da camera sua, dopo cinque minuti mi riaprì la porta e lo trovai vestito, perfortuna, mi fece entrare.
"Che cosa ci fai qui?"

non sapevo cosa rispondere, perché ero qui?

"In realtà non lo so, ma mi sono ritrovato davanti casa tua inconsciamente" dissi mente mi punzecchiavo la pelle con le dita, rimanemmo a guardarci per un po'

"allora andiamo agli allenamenti insieme?"

gli diedi una risposta positiva, per poi iniziare a parlare della nuova veloce su cui ci stavamo allenando.

Dieci minuti dopo partimmo per andare in palestra.

Appena arrivammo Tanaka saltò addosso a Hinata, e un senso di gelosia mi iniziò a ronzare nello stomaco, ma che cosa dico, quel piccoletto non potrà mai essere importante per me, se non in campo.

HINATA POV:

stavamo per finire l'allenamento, Kageyama era più distaccato del solito, ma non ci feci molto caso, in fine dei conti stavamo andando bene, eravamo un'ottima squadra, unita.
Ukai comunicò il termine dell'allenamento e andammo tutti a cambiarci in spogliatoio.
Uscii per tornare a casa, mentre camminavo mi misi le cuffiette con la musica, dall'altra parte del marciapiede c'eri tu, avvolte ci scambiavamo degli sguardi fugaci, ma niente di più.
Entrai in casa, salutai mia madre e mia sorella e andai in camera mia, non avevo tanta fame, presi in mano il telefono e scrissi a kenma, anche se a distanza, c'era sempre per me

KENMA

ei kenma, come
stai?

ei hinata, bene dai tu?

quello
spilungone mi farà
uscire fuori di testa.

mh Kageyama?

si.

secondo me prima
o poi vi fidanzerete

COSA STAI
DICENDO SONO
ETERO

convinto tu, vai
a dormire capra
che domani fai
tardi a scuola

MA CAPRA A CHI

notte

notte

spensi il telefono e iniziai a pensare a quello sgorbio cresciuto di un kageyama,
io sono etero, vero?
A me piacciono le donne, no?
Non sono attratto dagli uomini, e non proverò mai niente per bakeyama, lui non vorrebbe mai uno come me, e io non vorrei mai nessuno come lui, non vorrei mai stare con un uomo, non sono contro gli omosessuali, anzi li supporto al meglio, kenma è omosessuale e io sono felicissimo per lui ma non credo che io possa mai amare un uomo, non so se riuscirò ad amare mai qualcuno, l'unico mio pensiero fisso è la pallavolo,
l'unico mio amore sarà sempre la pallavolo,
mi basta per amare no?
e se non fosse abbastanza?
e se un giorno mi innamorassi di una persona?
cosa farei in quel momento?
se avessi bisogno di una persona affianco nella mia vita che dovrei fare in quel momento?
Con un grosso mal di testa riuscii ad addormentarmi con delle lacrime amare che mi solcavano la guancia.

SPAZIO AUTRICE

Questa è la mia prima storia, spero vi possa piacere, scusate per eventuali errori ^^

Un filo che ci unisce - kagehinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora