Per l'eternità pt.6

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Stai rischiando la vita, caro'.
Non me la ricordo più quella storia, Luigi dissi
solo una favola.
Oh,è una delle mie preferite rispose lui, fermandosi
alle mie spalle. M'irrigidii all'istante, a disagio. Le sue origini
si perdono nella notte dei tempi continuò. Ne esistono molte versioni. In alcune, la bambina si salva, ma a
me piace di più il finale tradizionale, quello di Perrault
E. e sarebbe? chiesi immobile.
Nonna, che BOCCA grande che hai! recitò Luigi
avvicinandosi così tanto che sentii le sue labbra sfiorarmi,
quasi mordermi, l'orecchio.
Per mangiarti meglio, E detto questo, il lupo cattivo
si avventa sulla piccola Cappuccetto Rosso e la divora in
un sol boccone.
Tremai per la sua vicinanza e per le ovvie somiglianze
fra il destino della piccola Cappuccetto Rosso e il mio.
Non trovi sia semplicemente perfetto come finale?
disse ridendo soddisfatto.
Preferisco il lieto fine.
Pronunciando queste parole, Luigi rise ancora più
forte.
Non sono venuta qui per parlare di favole dissi, distogliendo l'attenzione da quel discorso sinistro.
Corri a casa allora, Cappuccetto rosso disse Luigi
prendendomi per le spalle e rigirandomi verso il cancello.
È tardi e rischi di diventare preda di lupi cattivi. Che cosa
dovrei scrivere ai tuoi genitori in tal caso? Dovrei dirgli
che ho lasciato che ti facessero del male, dopo che sono stati cosi
gentili con me?
Questa volta rabbrividii più che altro per il freddo e
mi divincolai dalla sua presa. Voglio che tu mi faccia entrare, devo parlarti. Sono venuta per proporti uno
scambio.
Luigi esitò e inclinò la testa, con fare divertito. Uno
scambio? Ma non c'è proprio nulla che tu possa offrirmi
disse, ma intuii che le mie parole avevano solleticato la
sua curiosità. Sbaglio?
Si, sbagli.
E questo scambio... prevede che tu ritorni a casa, a selargius ?
Si, potrei anche andarmene dissi. Da questo mondo.
Per sempre.
Hai tutta la mia attenzione confessò allora Luigi,
toccandomi di nuovo una spalla. Stai tremando. Sono
stato davvero un maleducato a bloccarti qui, al freddo.
Non sei abituata alle rigide temperature primaverili dei Carpazi Andiamo dentro. Là potrò mostrarti il peggio di
me, e allora si che l'unico conforto che avrai sarà il disprezzo nei miei confronti
Percorremmo il sentiero fianco a fianco. Il passo di Luigi era sicuro su quel terreno familiare, mentre io camminavo insicura
a una scarpinata notturna. D'un tratto, come a volermi
sostenere, mi prese per il gomito, cosi sentii che la speranza
di una pace fra Dragomir ed gli Strangis non era del
tutto andata perduta. Ma forse mi sbagliavo perché, non
appena la pesante porta di legno del castello si richiuse
dietro di noi e ci ritrovammo in un maestoso atrio di
pietra a mala pena illuminato da una ventina di torce appese
alle pareti, Luigi esclamò : Sei cosciente di aver appena
dichiarato guerra agli strangis , vero? Tu sei la mia
prima prigioniera. Così dicendo, si voltò e chiuse la porta a chiavi
Stai scherzando, vero?
Niente di più sbagliato da dire. Mi guardò con occhi di
fuoco e disse: La cosa triste, Carola, è che credevo che
ormai avessi imparato a non fidarti di me.
Mentre lo fissavo malinconica, lui tirò fuori da dietro la
schiena un oggetto che aveva tenuto dietro la schiena
per tutto il tempo in cui ero rimasta sola con lui nel bosco.
Era un appuntito paletto.

𝙿𝚛𝚘𝚖𝚎𝚜𝚜𝚒 𝚟𝚊𝚖𝚙𝚒𝚛𝚒 𝚟𝚎𝚛𝚜𝚒𝚘𝚗𝚎 𝚒𝚗𝚎𝚍𝚒𝚝𝚊Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora