Chapter 4

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POV Sofia:

Dopo avermi guardato il braccio e aver festeggiando con della Coca Cola, iniziamo a parlare.

"Allora visto che non ci conosciamo molto bene cosa ne dice di parlarmi un po' di te?" Mi chiede Riccardo
"Oddio la vuoi proprio sapere la mia storia? Ti annoierai a morte te lo dico." Rispondo
"Ti ascolto" ribatte sorridendo
"Allora mi chiamo Sofia De Angelis, ho 17 anni e sono nata il 6 ottobre 2004 e abitavo a Milano, mi sono trasferita a Roma per inseguire il mio sogno cioè il ballo e niente fine" dico
"La tua famiglia? Hai fratelli o sorelle?" Mi chiede sorridendo
Proprio la domanda che non volevo sentire, i miei occhi si riempiono di lacrime e credo che lui se ne accorga.
"Ho detto qualcosa che non va?" Mi ribatte accarezzandomi la coscia.
"No no tutto ok e solo che è una storia un po' complicata, i miei genitori non sanno dove sono e non penso gliene importi più di tanto, sono sempre stat un errore per loro, tutto quello che facevo, i miei sforzi, il mio impegno scolastico non erano mai abbastanza per i miei genitori. Sono nata per sbaglio e questo per loro nom doveva succedere, mio fratello è il cocco della famiglia ogni cosa che fa, loro si complimentano con loro dicendo di aver avuto il miglior figlio del mondo. Non ho mai ricevuto un regalo, non ho mai festeggiato il mio compleanno, ha scuola venivo presa di mira perché mi piaceva ballare, sono stata con un ragazzo che mi usava solo per i suoi scopi e per questo ho deciso di abbandonare la mia città natale per inseguire il mio sogno: ballare" dico tutto ad un fiato.

Lui rimane sconcertato ma nonostante tutto continua ad accarezzarmi la gambe, forse per farmi capire che lui, nonostante ci conosciamo da poco, c'è e ci sarà sempre.

"mi dispiace che una ragazza come te abbia dovuto subire una tortura del genere, non te lo meriti" mi dice abbracciandomi.
Oramai i suoi abbracci per me sono normali e mi sto abituando sempre di più alla sua presenza nella mia vita.

"Tranquillo ci sono abituata" dico facendo un sorriso sghembo.
"Ti farò stare meglio io, non ti preoccupare e fidati di me!" Ribatte prendendomi il viso tra le mani e lasciarmi un leggere bacio sulla fronte.

"Tu invece che mi racconti di te?" Chiedo a mia volta
"Niente di che, mi chiamo Riccardo Fabbriconi, ho 18 anni e sono nato il 10 febbraio del 2003, abito in un piccolo paese vicino al lago di Garda e mi sono trasferito a Roma per inseguire il mio sogno: cantare. La mia famiglia mi ha sempre appoggiato e sono molto felice di questo, e niente questa è la mia vita descritta in breve" mi dice sorridendo.

A sentire la parola "cantare" i miei occhi si illuminano e inizio a sorridere come una pazza.

"Oddio che bello, ma hai già scritto qualcosa, intendo testi o canzoni?" Chiedo estasiata
"Beh si in realtà si, ma più che altro solo quello che pensavo in quel momento, mi ricordo dopo aver finito le medie e aver passato l'esame, ho descritto la mia felicità in quel momento" mi rivela imbarazzato
"E per caso li hai portati a Roma?" Ribatto
"Si si ma perché questa domanda?" Mi guarda lui confuso
"Me lo puoi far sentire" chiedo speranzosa
"Adesso no" mi dice

Ammetto che rimango un po' male però dopo tutto non ci conosciamo da tanto ed è normale che non voglia farmelo sentire.

"Però ti prometto che quando sarà finito, sarai la prima a sentirlo" mi dice all'orecchio
A quelle sua parole non ci vedo più dalla felicità è gli salto addosso abbracciandolo come non ho mai abbracciato nessuno in vita mia
"Grazie grazie grazie" dico emozionata
"Farei di tutto per vederti felice, Sofi" ribatte dandomi un bacio sulla guancia.

Questo ragazzo mi farà impazzire, anzi lo ha già fatto.

Spazio autrice!
Ciao guys, come stai?
Capitolo un po' diverso, oggi i nostri due personaggi si sono confidati e sono venuti fuori tante cose, come andrà a finire?
Lo scoprirete leggendo!
Ciauuuu ✨

𝒯𝒾 𝓋ℴ𝓇𝓇ℯ𝒾 𝒶𝓂𝒶𝓇ℯ 𝓂𝒶 𝓈𝒷𝒶𝑔𝓁𝒾ℴ 𝓈ℯ𝓂𝓅𝓇ℯ - ℬ𝓁𝒶𝓃𝒸ℴ Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora