-CAPITOLO 9-

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Il giorno successivo mi svegliai tardi, era lunedi ma ne io ne gli altri alunni di Lorella avevano lezioni.

Erano le nove e quando andai in camera di Alex, stava ancora dormendo, li buttai su di lui di botto.

Inaspettatamente era molto reattivo e appena venne svegliato di scatto mi prese e mi mise sotto di lui, eravamo mezzi arrotolato nelle coperte.

V:"ehm, ehm io dovrei andare a fare colazione"

Sentii le mie guance in fiamme.

Lui sorrise, timido, timido? Ma dov'è che è timido lui?!

A:"non credo che tu andrai da nessuna parte, mi piace questa posizione"

Avevamo le faccine a pochi centimetri di distanza.

V:"già, credo stia cominciando a piacere anche a me"

Misi le mie mani sulle sue guance e lo incoraggiati ad avvicinarsi, percepivo il suo calore ed ero inondata dal suo calore, i nostri nasi si tavano toccando quando luigi entrò nella stanza.

L:"senti Alex sono appena tornato, hai mica..."

Si interruppe quando ci vide, un sorriso mi si stampò in faccia.

Io e Alex scattammo subito in piedi imbarazzati, le lenzuola volarono ai piedi di luigi.

V:"i-io credo proprio che dovrei andare"

Dissi grattandomi la nuca, imbarazzata.

Quando raggiunsi la cucina trovai serena sfinita sul divano, era tornata in anticipo dalle lezioni.

Le mie guance erano ancora in fiamme.

S:"ou Val, tutto ok?"

V:"si si ho solo un po' caldo"

Dissi facendomi vento con la mano ricordandomi del contatto che c'era stato fra i nostri corpi.

Ahhhhhhh, quel ragazzo mi farà impazzire.

***

Io e Alex non parlammo almeno fino alle due.

Luigi ci teneva sempre d'occhio con un sorriso da carogna.

Alle tre io, Alex, Flaza e Tommaso andammo ad una lezione di ballo collettiva che ci aveva organizzato Lorella.

***

x:"bene, Tommaso, Flaza continuate così"

x:"voi due invece siete un disastro"

L'istruttore ci stava insegnando a ballare un valzer, già un valzer, quando mai mi sarebbe potuto servire?

Io e Alex cercavamo di stare il più lontano possibile e questo ci impediva di ballare decentemente, Flaza e Tommy stavano ridendo.

x:"dovete avvicinarvi di più"

v:"Fin lì c'ero arrivata anche io ma NOI preferiamo la distanza"

x:"ho capito, c'è tensione qua"

L'uomo di mezz'età ci sorrise, si avvicinò e ci spinse l'una contro l'altro.

Appena i nostri corpi si toccarono sentì il suo profumo e il suo calore circondarmi.

***

Eravamo tornati alle sei, andai subito a pulire il salotto, poi mi sdraiai sul letto e mi diedi alla lettura presi il primo libro in valigia "Gli insopportabili" ( e si, esiste sul serio).

All'ora di cena mangiai con gli altri, ma non trovai Alex al tavolo.

dopo mangiato andai a dormire con la speranza che il giorno dopo sarebbe stato migliore di questo.

Il Tuo Sorriso è Come Il Sole/Alessandro rinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora