-17 ottobre-

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"sai che sei un rompicazzino?" "Ino?" Mi chiese Luigi "no, hai ragione, sei un rompicazzone" lui mi guardò male "gne gne gne" alzai gli occhi al cielo "tra quanto hai intenzione di baciare quel povero cristo?" Spalancai gli occhi scioccata "non fare la finta sorpresa, lui me ne parla tutti i giorni, bacialo, così mi lascia stare" "Luigi Strangis ti giuro che ti uccido se continui" "che ha fatto?" Ci interruppe il moro "niente, vero lù?" lui passò lo sguardo tra me e Alex "vero vero" "mi vado a preparare per la puntata che è meglio và" andai in camera, feci una doccia veloce e mi vestì, avevo messo dei cargo neri ed una maglia nera attillata, sta volta niente felpa, Maria me l'aveva proibita, raggiunsi i ragazzi nello studio e mi posizionai al banco.

La giornata non prometteva niente di buono, noi cantanti eravamo stati brontolato per l'atteggiamento che alcuni di noi avevano con i vocal coach, per questo avevamo subito tutti il provvedimento di scegliere un pezzo italiano tra quelli proposti dalla redazione e cantarlo davanti ad un giudice esterno "faccio entrare Ermal Meta" sentii il naso e gli occhi pizzicare, una lacrima mi bagnò il viso, l'asciugai subito e mi feci piccola piccola dietro il banco, mi ricordavo di quando io, mamma e papà ogni volta che facevamo un tratto di strada in macchina e dovevamo ascoltare della musica per passare il tempo mettevamo sempre Ermal Meta, la nostra preferita era "vietato morire", a risvegliarmi dai miei pensieri fu l'inizio dell'esibizioni, neanche quella di Alex riuscì a distrarmi, mi sentì chiamare, era Maria "Vale?" Io continuavo a guardare il vuoto "mh?" "Tocca a te" mi svegliai solo a quelle parole, portai la maglietta a Lorella, lei mi salutò, io sorrisi incerta e andai al centro "che hai?" Chiese Maria "niente, canto 'come un pittore' dei Modà" Maria mi guardò incerta, ma fece comunque partire la base.

"Ciao, semplicemente, ciao
Difficile trovar parole molto serie
Tenterò di disegnare
Come un pittore
Farò in modo
Di arrivare dritto al cuore
Con la forza del colore
Guarda senza parlare
Azzurro come te
Come il cielo e il mare
E giallo come luce del sole
Rosso come le cose che mi fai
Provare
Ciao, semplicemente, ciao
Disegno l'erba verde come la speranza
E come frutta ancora acerba
E adesso un po' di blu
Come la notte
Il bianco come le sue stelle
Con le sfumature gialle
E l'aria puoi solo respirarla
Azzurro come te
Come il cielo e il mare
E giallo come luce del sole
Rosso come le cose che mi fai
Provare
Per le tempeste, non ho il colore
Con quel che resta, disegno un fiore
Ora che è estate, ora che è amore
Azzurro come te
Come il cielo e il mare
E giallo come luce del sole
Rosso come le cose che mi fai
Provare"

Avevo provate a metterci tutto il sentimento che potevo, ma l'unica cosa a cui ero riuscita a pensare guardando il cantante davanti a me era i miei genitori Ermal mi sorrise, provai a fare altrettanto, ma ne uscì una smorfia "mi sei piaciuta tantissimo, l'unica cosa che ho da ridire è che mi sembravi un po' altrove, ti dò otto" ero prima ma non riuscivo a sorridere "scusa Ermal, Vale, che hai?" "Niente" cercai di trattenere le lacrime, la vista ormai mi si era offuscata, vedevo tutto sfocato, non mi ero nemmeno accorta che Maria si era alzata e era di fronte a me "hai gli occhi lucidi, non mi sembra che non sia nulla" "sto bene" la voce mi si ruppe e scoppiai a piangere come una stupida bambina, la conduttrice mi abbracciò "non è per quello che ti ha detto Ermal, vero?" "No" appena mi fui calmata mi staccai dall'abbraccio "spiegami" mi guardai attorno, Alex mi stava guardando teso "è una cosa stupida, è tutto ok, sono pronta, posso cantare" "non fare la testarda e di che succede" a parlare sta volta era stato Alex "è-è che, Ermal, mi ricorda quando viaggiavo con i miei genitori, lo ascoltavamo sempre e averlo visto mi ci ha fatto pensare, tutto qua, sono una stupida, andiamo avanti" "non sei una stupida e non devi pretendere di essere la più forte, anzi tutti hanno il diritto e il bisogno di sfogarsi sennò va a finire tutto in un crollò nervoso, mancano anche a me, ma loro non vorrebbero che tu gli piangessi" mi disse mio zio "ti voglio bene" "anch'io" mi asciugai le lacrime "se potessi darti un'abbraccio in questo momento te lo darei" sorrisi ad Ermal "grazie" Maria mi sorrise e tornò a posto, capendo che quella situazione mi avrebbe soltanto messa più a disagio.
Cominciai a cantare 'Lost boy' di Ruth B.

"There was a time when I was alone
Nowhere to go and no place to call home
My only friend was the man in the Moon
And even, sometimes, he would go away, too
Then one night, as I closed my eyes
I saw a shadow flying high
He came to me with the sweetest smile
Told me he wanted to talk for a while
He said, "Peter Pan, that's what they call me
I promise that you'll never be lonely"
And ever since that day
I am a Lost Boy from Neverland
Usually hanging out with Peter Pan
And when we're bored, we play in the woods
Always on the run from Captain Hook
"Run, run, Lost Boy", they say to me
"Away from all of reality"
Neverland is home to Lost Boys like me
And Lost Boys like me are free
Neverland is home to Lost Boys like me
And Lost Boys like me are free
He sprinkled me in pixie dust and told me to believe
Believe in him and believe in me
Together, we will fly away in a cloud of green
To your beautiful destiny
As we soared above the town that never loved me
I realized I finally had a family
Soon enough, we reached Neverland
Peacefully, my feet hit the sand
And ever since that day
I am a Lost Boy from Neverland
Usually hanging out with Peter Pan
And when we're bored, we play in the woods
Always on the run from Captain Hook
"Run, run, Lost Boy", they say to me
"Away from all of reality"
Neverland is home to Lost Boys like me
And Lost Boys like me are free
Neverland is home to Lost Boys like me
And Lost Boys like me are free
Peter Pan, Tinker Bell, Wendy Darling
Even Captain Hook, you are my perfect storybook
Neverland, I love you so
You are now my home sweet home
Forever a Lost Boy at last
Peter Pan, Tinker Bell, Wendy Darling
Even Captain Hook, you are my perfect storybook
Neverland, I love you so
You are now my home sweet home
Forever a Lost Boy at last
And for always, I will say
I am a Lost Boy from Neverland
Usually hanging out with Peter Pan
And when we're bored, we play in the woods
Always on the run from Captain Hook
"Run, run, Lost Boy", they say to me
"Away from all of reality"
Neverland is home to Lost Boys like me
And Lost Boys like me are free
Neverland is home to Lost Boys like me
And Lost Boys like me are free"

"Sei stata bravissima" mi sorrise Lorella "grazie" "Rudy?" Chiese Maria, lui mi guardò e sorrise "mi hai fatto venire i brividi, mi sei piaciuta molto" "grazie" non riuscivo a trattenere il sorriso, mi strinsi tra le braccia "posso andare?" "Certo" andai a posto, mentre la puntata andava avanti Alex mi prese la mano nella sua

***
Sono viva babiessss, spero mi possiate perdonare, so che mi amate, mi sono presa un bel po' di tempo per me, spero che questo tempo abbia giovato alla mia scrittura, a giudicare sarete voi <3

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 03 ⏰

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Il Tuo Sorriso è Come Il Sole/Alessandro rinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora