DAY 3: ALCOHOL
«Signor Rengoku, che ne direbbe di organizzare una cena aziendale per festeggiare l'accordo con l'impresa Kamado?» Se ne uscì di punto in bianco Hakuji, entrando nell'ufficio del suo direttore senza nemmeno bussare, esaltato per quell'idea che gli era venuta mentre sistemava il fascicolo dell'ultima trattativa.
«Un'altra cena aziendale, signor Akaza? Non ricorda com'è andata a finire l'ultima che abbiamo fatto?» Chiese Kyojuro con le folte sopracciglia aggrottate e lo sguardo fisso sul suo segretario, guardandolo come se avesse davanti una strana creatura mitologica con due teste.
«A me sembra sia andata oltre le più rosee aspettative.» Rispose candidamente Hakuji, il sorriso birichino sulle labbra.
La cena a cui stava facendo riferimento il suo superiore l'aveva ben impressa nella mente, come un marchio infuocato e indelebile. Un mese dopo essere stato assunto, i suoi colleghi avevano insistito per andare tutti insieme a festeggiare, coinvolgendo anche il direttore Rengoku. Inizialmente, Akaza aveva pensato di rifiutare quella proposta, ma si era ritrovato ad accettare senza ulteriori ripensamenti quando venne a conoscenza che il più bell'uomo su cui avesse mai posato lo sguardo aveva detto che avrebbe partecipato più che volentieri. Ne era rimasto letteralmente folgorato, la prima volta che lo aveva incontrato durante il colloquio, e aveva deciso che avrebbe sfruttato ogni occasione per passare quanto più tempo possibile insieme a lui.
Così, sistemato di tutto punto e pronto a sfoderare ogni arma a sua disposizione per farsi notare, si era presentato al locale in perfetto orario. Per sua fortuna, durante la cena finì seduto proprio di fronte al bel direttore e passò tutta la serata a guardarlo e parlare come se si conoscessero da tutta la vita, scoprendo lati di lui davvero interessanti: Kyojuro era letteralmente un uomo d'oro, fatto tutto d'un pezzo ma sempre disponibile per chiunque ne avesse bisogno, primogenito della famiglia Rengoku diventato direttore non appena compiuta la maggiore età e appassionato di Kendō, sport che praticava a livello non agonistico. Era praticamente l'uomo perfetto per lui.
Passò l'intera serata in allegria, parlando del più e del meno anche con gli altri dipendenti che gli avevano dato il benvenuto in quell'azienda come se fosse entrato a far parte di una grande famiglia allargata. Mangiò fino a scoppiare e il suo bicchiere fu riempito di vino così spesso che, ad un certo punto, perse il conto di quante volte lo aveva svuotato, cominciando a sentire la testa leggera come una piuma e il corpo pesante come un macigno. Solitamente reggeva benissimo l'alcool, ma quella sera aveva davvero esagerato con quella bevanda alcolica lievemente frizzante che era scesa lungo la sua gola come fosse acqua.
A fine cena si ritrovò spalmato contro la superficie lignea del tavolo, incapace di alzare la testa o di muovere anche un solo muscolo. Sentì i suoi colleghi proporre di concludere la serata andando a fare baldoria da qualche altra parte, e prima che potesse provare a rifiutare perché non riusciva nemmeno a tenersi in piedi, due braccia forti lo avevano sollevato senza problemi, sorreggendolo per evitare di farlo cadere con la faccia dritta contro il pavimento.
«Vi ringrazio per l'invito, ma mi ritiro. Per stasera ho già dato abbastanza e domani mattina ho un meeting a cui devo presentarmi in perfetta forma.» Disse quello che capì essere il direttore. «Credo che anche il signor Akaza non sia in grado di seguirvi. Lo accompagno a casa.» Concluse stringendolo un po' di più a sé.
Aveva un buon odore, il suo attraente superiore, e un corpo davvero possente. Riusciva a percepire i muscoli scolpiti dal Kendō anche attraverso gli strati di vestiti che indossavano. Si ritrovò improvvisamente a fantasticare sul fisico prestante dell'altro, a desiderare di poterlo vedere nudo e di averlo tutto per sé. Erano pensieri che gli avevano attraversato la mente altre svariate volte, durante le ore di lavoro passate insieme, e che aveva segregato nell'angolo più remoto e recondito della sua fantasia in quanto erano direttore e segretario e non potevano di certo intraprendere qualcosa che andasse oltre l'ambito lavorativo. Sarebbe stato decisamente sconveniente.
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Fall in love with you || Kimetsu no Yaiba/Demon Slayer
FanfictionRaccolta di one-shot per la "RenKaza week 2022: winter edition" Day 1: Cuddling - "Altri cinque minuti" Day 2: Modern AU - "Mi assumerò le mie responsabilità" Day 3: Alcohol - "Oltre le più rosee aspettative" Day 4: Sickness/Illness - "Dillo che, i...