6. PREOCCUPATIONS MAKE WAY

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KYLA'S POV

Bastardo. Stronzo. Coglione. Che diamine voleva da me? Solo Dio lo sa. La cosa che più mi fa rabbia è che...non riesco a non pensarci.
Va al diavolo Meyers, ho cose più importanti a cui pensare, come trascorrere una notte divertente con Adam, il tizio che ho accalappiato stasera. È alto, non molto atletico ma non male, e da come si muoveva su di me in discoteca, direi che ci sa fare.
Lo portai nella casa abbandonata vicino casa mia che io e la mia banda usavamo come rifugio, ma avendo poche riunioni insieme, era spesso e volentieri vuota.
Armeggiai pochi secondi con la serratura, e non appena entrai Adam mi afferrò per i fianchi e mi scaraventò sul divano. Ci spogliammo e cominciai a lasciargli baci sul collo, a quel punto la sua erezione si sentì parecchio.
Pochi minuti dopo ci ritrovammo completamente nudi, con lui che entrava e usciva in me con un ritmo sempre più veloce.
Cacciai un gemito per quel piacere, era davvero in gamba, ma inspiegabilmente mi ritrovai davanti agli occhi Chris, e quel bacio, ancora una volta.
Era già successo, ma perchè adesso? Perchè dovevo ricordarlo mentre facevo sesso con un tizio che non c'entrava assolutamente nulla con Meyers? A quel punto, la mia mente ormai percorreva immagini riguardanti solo Chris senza che io volessi, e Adam non mi provocava più alcun tipo di piacere, sentii la foga del sesso sparire del tutto in un botto. Più spingeva, più pensavo a Christian.
Sembrava che fossi finita in un limbo di ricordi senza riuscire ad uscirne. Così, con uno spintone veloce mi liberai da sotto al suo corpo.
"Che ti prende?" -disse con un respiro irregolare e la fronte sudata.
"Devo andare!" -raccolsi i vestiti e mi vestii rapidamente senza dare ulteriori spiegazioni.
"Ma che è successo? Non ti è piaciuto?"
"Ti ho detto che devo andare, okay? Prendi la tua roba e sparisci." -il ragazzo si rivestì velocemente andando via furibondo.
"Troia!" -disse quasi sottovoce ma abbastanza forte da far in modo che sentissi.
Che diamine mi stava succedendo? Misi una mano nei capelli confusa. Quel maledetto mi stava facendo impazzire.
Guardai l'ora, ed erano le 04:00 del mattino.
Decisi di tornare a casa, così m'incamminai.
Dopo pochi isolati, riconobbi mio padre seduto su una sedia nel giardino di casa. Sicuramente era ubriaco fradicio.
Entrai nel giardino, e continuava a guardare davanti a sè, senza dire una parola. Niente insulti, niente puzza di alcool. Non era ubriaco.
La cosa mi parve piuttosto strana, ma a pensarci, mio padre restava solo in qualsiasi posto quando era immerso nei suoi pensieri.
Feci per entrare in casa, ma una macchina attirò la mia attenzione.
Era una grossa Range Rover bianca, che fece apparire mio fratello con un'espressione serena. Immediatamente lo seguii.
"Dov'eri?" -gli dissi correndo verso di lui che prendeva le chiavi di casa.
"Possibile che ti ritrovi ovunque e a chiedermi sempre la stessa cosa?" -rispose armeggiando con la serratura.
"Tu perché non mi rispondi? Vai via a destra e a manca senza farti vedere per ore."
"Sono con amici, te l'ho già detto mille volte. Non rompere Kyla." -aprì la porta e mi superò come se nulla fosse.
"E secondo te dovrei crederci? Cazzo, guardami!" -lo strattonai un braccio facendolo voltare per guardarmi.
"Che cazzo vuoi?! Eh?! È la mia vita Kyla, con chi sto e cosa faccio non sono affari tuoi! Esco e non do fastidio a nessuno, perciò non dare fastidio a me. Smettila con queste domande del cazzo, e fatti gli affari tuoi maledizione!"
"Ma come fai a dire cose del genere? Ti rendi conto che siamo rimasti soli? Nostra madre ci ha abbandonati, nostro padre si ubriaca e sfoga su di me...come puoi chiedermi di lasciarti in pace? Noi dovremmo essere una famiglia. Lavoro e mando avanti tutto questo da sola, ma per quanto pensi possa resistere? Io sono sola, Josh. Per quanto sia facile lavarsene le mani come fai tu, purtroppo i problemi ci sono, e vanno affrontati. Ora siamo rimasti io e te a badare a questa famiglia che ci resta. Non puoi abbandonarci. Non puoi lasciare me e i tuoi fratelli così. Perciò smettila di scappare, e prendi le redini in mano anche tu una volta tanto!" -corsi velocemente di sopra lasciando Josh con un'espressione sbigottita. Mi chiusi in camera e mi gettai sul letto. Delle lacrime uscirono incontrollate bagnandomi l'intero viso. Ero così fragile e vulnerabile, non potevo essere io. Non piangevo mai.
Ma la verità era che mi dimostravo invincibile, però quando ero sola e ripensavo a tutto quello che non avevo, scoprivo chi ero veramente.
Potevo essere forte, potevo essere acciaio, ma ero umana anch'io, e a volte, in silenzio, crollavo. Velocemente mi rifugiai in bagno, chiusi a chiave, e guardai il mio riflesso nell'enorme specchio sopra il lavandino.
Tutto ciò che vedevo era una ragazza stanca, stanca della vita che aveva, una ragazza sola, col trucco colato e gli occhi rossi e gonfi di lacrime.
No, non ero io.
Non potevo permettere che l'immagine che tutti avevano di me, della ragazza forte, menefreghista e stronza venisse scordata.
Non potevo permettere che i miei fratelli mi vedessero così.
Loro dovevano seguire il mio esempio, essere guerrieri, mai fragili. Così aprii la fontana, mi sciacquai la faccia, e mi asciugai.
Assunsi la mia solita espressione dominante e...eccomi qui. La ragazza stronza di sempre, la cacciatrice e mai la preda, la donna alfa. Mi riconobbi immediatamente, ero troppo forte per crollare o per piangere. Uscii dal bagno e andai in camera per prendere dei vestiti comodi, avevo bisogno di riposo. Mentre prendevo l'occorrente, il telefono squillò.

(Conversazione telefonica):
-Talìa, dimmi.-
-Dove cazzo sei finita? Sei a casa?-
-Sì, perché?-
-Be', sei sparita all'improvviso, grazie per aver avvisato, stronza.-
-Scusa Talìa, ero con un tipo e non ti ho trovata per avvertirti.- mentii, la verità era che ero troppo incazzata dopo la scenata di...Chris.
-Okay, non importa. Ci vediamo.-
-Talìa no, aspetta. Convoca i ragazzi oggi, ho bisogno di una riunione.-
-Okay, a più tardi allora.-

Riagganciai, e dopo una doccia e un bel po' di riposo, venni svegliata da Liam che mi saltava addosso.
"Sorellonaaa! Svegliatiiii!"
"Mhm...Liam? Che ti prende?"
"Ho fameeee!"
"Arrivo arrivo. Ma che ore sono?"
"Non lo so." -disse ingenuamente. Già, avevo scordato che Liam avesse cinque anni e che non sapesse vedere l'orologio.
Allungai la mano afferrando la sveglia digitale e guardai ancora con gli occhi socchiusi l'ora. Le 13:40.
"Oh merda!" -scesi dal letto e andai a preparare il pranzo.
"A tavola!" -gridai per farmi sentire da tutti. Mio padre si unì assieme ai miei fratelli, tutti tranne Joshua, che uscì come al solito senza dare alcuna spiegazione.
Alle 17:00 mi avviai al rifugio, e quando arrivarono tutti cominciai la riunione.
"Allora ragazzi, questo è un favore che vi chiedo, più che una riunione."
"Che succede?" -rispose Connor.
"Mio fratello da un periodo a questa parte è molto strano. Esce di casa e torna dopo ore, se non giorni, e la cosa comincia a preoccuparmi."
"Be', sarà con amici, no?" -intervenì Dave.
"Anche lui ha detto così, ma sinceramente non gli credo neanche un po', e si vede benissimo che mente. Inoltre...l'ho visto salire e uscire da una Range Rover bianca un po' di volte. Voglio che scopriate cosa combina, proprio non mi convince e inizio ad essere preoccupata."
"Va bene, cosa vuoi che facciamo?" -disse Talìa.
"Voi nulla, lascerò che se ne occupino Aaron, Dave e Connor ad indagare. Comunque, se tu e Kendra trovate qualcosa di sospetto, avvisatemi. Qualsiasi cosa vediate venite a dirmelo tutti quanti, chiaro?"
"Chiaro." -dissero all'unisolo tutti.
Ero soddisfatta, la mia era una bella squadra, e ci aiutavamo sempre gli uni con gli altri.

CHRIS'S POV

Passai la notte con Stacey a giocare ai videogame e a vedere dei film. Stare con lei mi faceva bene, mi distraeva e mi piaceva sempre.
Arrivò il giorno dopo, e scendemmo di sotto dove trovai anche Sandy e Viktor, i miei genitori adottivi.
"Buongiorno." -dissi stendendo i muscoli.
"Chris? Che ci fai qui?" -domandò Sandy.
"Anche per me è un piacere rivederti, mamma."
"Non è questo, sono solo...sorpresa." -disse guardando Viktor.
"Be', bentornato ragazzo." -Viktor si avvicinò e mi strinse in un abbraccio, seguito subito da Sandy.
Non ero mai andato molto d'accordo con loro due, ma mi volevano bene, in fondo.
"Cosa volete per colazione?" -chiese la donna.
"Oh, io e Chris andiamo a mangiare un boccone fuori, vero?" -intervenì Stacey guardandomi con intesa.
"Sì, infatti. Magari un'altra volta." -dopo circa mezz'ora uscimmo di casa e andammo al bar a fare colazione.
"Okay Chris, ieri ti ho parlato del mio pensiero e ti ho fatto distrarre con i videogame, adesso però basta."
"Mhm?" -dissi confuso mentre addentavo il mio cornetto all'amarena.
"Sai di cosa parlo, Kyla." -mi strozzai e tossii a quel nome.
"Andiamo fratellino, tu sei cotto."
"Assolutamente no! Io non mi innamoro."
"Potrebbe essere la volta buona."
"Ascoltami bene bimba, io non mi sono mai innamorato e mai lo farò, e se dovesse succedere non sarà una stronza che cerca in tutti i modi di farmi arrabbiare a farmi perdere la testa. Capisco il tuo carattere romantico, ma io non piaccio a lei e lei non piace a me, fine della storia. Francamente, non so nemmeno perchè ne stiamo parlando."
"Senti, devi smetterla di prendermi in giro. Ieri mi hai espressamente detto che ti senti legato a lei. Non parlarne non esorcizzerà quello che provi. Fidati, ci ho provato io che ho negato fino alla fine i miei sentimenti per Jeremy, perchè pensavo che la nostra sarebbe stata una relazione sbagliata. E guardaci ora, stiamo insieme da un po' e siamo felici."
"Voglio dimenticarla Stacey, lei non è per me, e per qualche assurdo motivo mi odia a morte."
"Ti hanno mai detto che le cose irraggiungibili vengono odiate perchè non possiamo averle? Lei ti "odia" perchè sicuramente la pensa come te e non vuole accettare che le piaci. Fattene una ragione."
"E cosa dovrei fare...per quanto io mi sforzi non riesco proprio ad avvicinarmi. Però, c'è qualcosa in lei...non lo so, sento che non è come vuole far credere. Vorrei sapere chi è davvero Kyla Ross."
"E allora fallo! È una tipa dura, ormai si è capito, e non sarà facile, ma tu provaci. Se ti piace davvero, prova a capire chi è davvero, cosa nasconde."
"Ci proverò." -dissi determinato.

KYLA'S POV

Passarono i giorni, ma nessuno dei ragazzi trovò risposte necessarie per capirci qualcosa. Josh stava facendo qualcosa di pesante, e me lo stava nascondendo.

Steel [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora